derSuchende



(in archivio dal 28 aprile 2001)
Lettera aperta a un amico

Caro amico,
non sono d'accordo con te.
Ti ho ascoltato mentre mi parlavi del tuo disinteresse per la vita politica e della tua ferma intenzione di non andare a votare alle prossime elezioni.
Sono d'accordo su tante cose che dici, ma non sono d'accordo sulle conclusioni.
Ci sono tanti segnali che confermano lo stato di totale afasia al quale è arrivata la scena politica italiana, nonostante quello che vorrebbero far credere la melassa dei cartelloni per strada e l'irruenza delle trasmissioni televisive dove lorsignori si parlano sopra e addosso.
Ma non stiamo parlando di un oggetto che si butta quando non funziona più, parliamo del sistema sociale nel quale viviamo, parliamo di chi fa e farà le scelte che coinvolgono la nostra vita. Vale la pena discuterne.
Alle recenti elezioni francesi il 38% delle persone non è andato alle urne. Alle elezioni USA siamo sulle stesse percentuali. In Italia il partito della gente che rinuncia o che vota scheda bianca è il secondo partito nazionale. Bene, ci credi che queste persone, questi milioni di elettori saranno rappresentati lo stesso, nonostante il loro rifiuto? Il meccanismo elettorale è congegnato in modo che i seggi in parlamento sono sempre quelli e chi non partecipa alle elezioni non conta. Accade che la formazione che prende un 30% di voti (calcolati, bada bene, sui votanti), deciderà per tutti, pur rappresentando, praticamente, il 18% degli elettori.
E' una legge sulla quale puoi non essere d'accordo, ma è questa. Non andare a votare è come non esistere, se questa vita politica ti fa sentire morto, tirarti fuori dal gioco è una morte un po' peggiore.
"Andate al mare" è il consiglio che dette a suo tempo Craxi, uno dei maggiori mestatori e intrugliatori della vita politica italiana. Ci ha regalato anni di sacrifici inutili; ci ha lasciato in dono Berlusconi e un'inflazione ingiustificabile. Ha contribuito a fondare un sistema organizzato per essere corruttibile. "Andate al mare", diceva.
Vai a votare, ti dico io, vai a votare. Poi, anche da queste pagine, ci sarà chi vorrà convincerti di questa o quella linea, formazione, persona. Non aderirò ad appelli di questo tipo. Ti dico solo: vai a votare, potrei tirare fuori argomenti seri, piagnucolosi o faceti sul tipo: pensa ai tuoi figli, al progresso del paese, l'Europa ci guarda, la parità, le grandi battaglie, le grandi conquiste e le grandi vittorie. Ma non è nel mio carattere, lasciamo perdere le facili parole e gli slogan. Altre persone ti suggeriranno partiti e candidati, ti daranno consigli dei quali tu potrai fare a meno. Io non mi unirò alla processione di quelli che ti elargiranno perle di saggezza né aderirò al coretto degli inviti e degli appelli che saranno ripetuti a valanga negli ultimi 10 giorni di campagna elettorale.
Ti dico solo: non andare al mare, vota, vai a votare perché è necessario che le teste pensanti lo facciano.
(16 marzo 2001)

derSuchende)

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(in archivio dal 18 febbraio 2001)
Chi tirai fili?

Senza dubbio è esplosa una bomba nella sede di un giornale dichiaratamente di sinistra. Senza dubbio accanto all'ordigno è stata pizzicata una persona dichiaratamente di destra. Senza dubbio qualche giorno fa si è fatto un gran parlare del terrorismo di sinistra. Senza dubbio questi fatti sono estremamente comodi e funzionali per chi basa la propria immagine sull'equidistanza dagli opposti estremismi e vive alimentandone la paura nella testa di tanta parte dell'elettorato.
Siamo a dicembre, un mese magico per il terrorismo di destra, molte cose nefaste, ricorderanno i meno giovani, sono avvenute nel mese di dicembre degli anni passati. La prima che viene in mente è Piazza Fontana, strage che il sistema politico e lo stato del tempo vollero attribuire agli Anarchici, ma che da subito si rivelò, almeno agli occhi di alcuni, azione di guerra organizzata e coordinata da strutture dello stato connesse ad ambienti politici precisi. Una strage di stato.
Torniamo al Manifesto.
La persona ferita, trovata accanto alla bomba esplosa, in un primo tempo ha affermato di non aver portato lui l'ordigno, ma di averlo notato per terra e di essersi avvicinato prima per controllare di cosa si trattava e poi, dopo aver capito, per spegnere qualcosa che stava fumando, forse una miccia. E … se fosse vero?
Invece di abbozzare il sorriso un terzo ebete, un terzo saccente e l'altro terzo supponente con il quale a sinistra si liquida chi non la pensa come il volantino appena distribuito, cerchiamo di ragionare.
Da sempre in Italia esistono legami forti tra ambienti della destra e mestatori a vario titolo della vita sociale, cito per sintesi solamente i servizi segreti e le organizzazioni massoniche di gelliana memoria. Ma se volete posso ricordarvi la Rosa dei (Venti) 20 e Gladio.
Queste organizzazioni pensano e organizzano in alto e incaricano dell'azione altri personaggi, di livello inferiore, fino a demandare le azioni più rischiose (il "lavoro sporco", come lo chiamano gli agenti USA) a piccoli soggetti, manovalanza, legata però all'organizzazione da fortissimi vincoli di sudditanza, dipendenza, segretezza. Quasi come la mafia? Si, come la mafia.
Si sa che avere a disposizione un buon esecutore è cosa oltremodo comoda. Ma avviene ogni tanto che l'esecutore, anche se apparentemente stupido, abbia l'occasione di vedere, ascoltare, leggere, capire insomma un qualcosa che sarebbe stato meglio non avesse fatto parte del suo bagaglio di memoria. A quel punto diventa un peso e un potenziale pericolo per l'organizzazione di cui ha memorizzato dati, persone, immagini, eventi che dovevano essere sì memorizzati, ma a livelli superiori al suo.
Semplicemente va eliminato. E' nella regola che l'ultimo incarico di un killer intelligente è quello di eliminare se stesso.
I sorridenti sono pregati di ripercorrere le misteriose cose accadute in Italia dall'incidente Mattei ad oggi, passando per il caso Ustica, del quale si sa tutto senza che le fonti ufficiali abbiano detto nulla. Si sa anche che decine di persone che sapevano o avevano visto qualcosa sono morte in circostanze strane, misteriose, inspiegabili. Ma l'importante è che siano morte, non racconteranno.
E se il tipino ferito al Manifesto non l'avesse portata lui la bomba, ma vi fosse stato attratto con una telefonata, un incarico qualsiasi innescato da chi se ne era servito fino ad allora e aveva, adesso, tutto l'interesse a dargli un avvertimento? Gli si fa fare qualche giorno di galera, gli si fa capire che se vogliamo fare qualcosa nei suoi confronti possiamo, lo fidelizziamo ancora di più (la paura è uno dei primi motori delle azioni e delle pulsioni umane) e se non capisce … sappiamo cosa fare. Ma se si vuole bene capirà. Capiranno anche gli altri che fanno il suo lavoro e che stanno avendo dei dubbi. Anche per loro un promemoria ogni tanto ci vuole.
E noi possiamo continuare. Noi chi? Risolviamo il nodo di una qualsiasi delle azioni di guerra che lo Stato ha perpetrato ai danni del paese, tramite l'organizzazione di Servizi, da 40 anni a questa parte e avremo trovato il capo del filo, il "noi".
Ah, un mese dopo la strage di stato di Milano del 12 dicembre, Armando Calzolari, 43 anni, uomo legatissimo agli ambienti di destra, ex ufficiale di coperta della Marina, allenatore di palestra, campione di lotta giapponese, nuotatore subacqueso, viene trovato morto a qualche chilometro da casa sua, affogato in una pozza d'acqua larga poco più di un metro e profonda poche decine di centimetri. La sua automobile, scomparsa per alcuni giorni, viene ritrovata prima di lui a 200 metri da casa perfettamente pulita: non c'erano nemmeno le impronte sul volante.
Poi, dopo molti anni, si verrà a sapere che era a conoscenza di qualcosa.
Come lui tanti altri, ripeto, morti in modo strano e a conoscenza di qualcosa di questa o quella strage. Azioni di guerra attuate dallo Stato contro il Paese.
Si, esacrazione, sdegno e solidarietà per la bomba al Manifesto, ma non facciamoci fregare ancora. Cosa hanno in mente al palazzo?
La solita cosa? Cerchiamo di non farla noi, allora, la solita cosa.
Di cosa era a conoscenza la persona che è rimasta ferita al Manifesto? Quali viaggi e quali frequentazioni ha avuto negli ultimi 12 mesi?
Chiunque abbia sospetti, certezze, dubbi ci scriva. Da anonimo. Raccogliere tutte le informazioni e adoperarle a confronto con quanto ci vorrà raccontare il palazzo, è uno dei nostri compiti.

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(in archivio dal 9 gennaio 2001)
Chi e' professionale?

Dunque è stato approvato il decreto legge che concede sgravi e agevolazioni alle imprese che assumono con contratto regolare i lavoratori iscritti nelle liste dei lavori socialmente utili.
La confindustria ha già dichiarato che é impraticabile assumere questi lavoratori data la loro "scarsa professionalità" (testuale).
La mia riflessione.
Conosco personalmente da anni, alcuni lavoratori che sono stati sbattuti fuori dalle ditte aderenti alla confindustria (nota per il proto: non è un errore, lo scrivo minuscolo per disprezzo) e che adesso svaccano il lunario con un milione o poco meno al mese, facendo lavori socialmente utili (pulizia giardini, caricamento dati a computer). Posso citare alcuni nomi? Italo S., laureato in Fisica, ha un'esperienza di oltre 15 anni in studi di affidabilità su sistemi e apparati elettronici per lo spazio; Walter T., diplomato in elettronica, ha oltre 15 anni di esperienza nelle tecniche ispettive su apparati dello stesso tipo; Patrizia B., ha oltre 20 anni di esperienza nella conduzione dell'Amministrazione del Personale in una grossa ditta del settore Difesa, Guglielmo S., perito, ha 25 anni di esperienza in progettazione e ingegnerizzazione di progetti in una ditta del settore Difesa, Alberto T., laureato in Chimica, ha condotto per 10 anni un laboratorio di analisi chimiche in un'industria del settore Difesa; Michelangelo D. S., elettrotecnico, ha lavorato per 10 anni alla pianificazione di processo nella stessa industria di Alberto T.
Non voglio proseguire l'elenco (che si riferisce a persone ex dipendenti di tre ditte diverse), e spero che sia chiara la professionalità di queste persone. Certamente non tutti i LSU rientrano nelle categorie che ho citato, ma non è fuorviante l'uscita della confindustria? Per quanto riguarda le figure che ho citato, spero che nella mente del lettore si insinui il dubbio: come cazzo fa una ditta privata a tenere dentro per 10 - 20 anni una persona con "scarsa professionalità", adibendola nel frattempo a mansioni altamente professionali? Come mai, nell'arco di un decennio lo "scarsamente professionale" ha potuto continuare a ricoprire le proprie mansioni, che comparivano in un organigramma regolarmente firmato, senza che i suoi superiori lo mettessero a pulire le cacate degli uccelli sui rami degli alberi del cortile aziendale? Che bei misteri, eh!?
Spero anche che qualche mente aperta si renda conto che la confindustria recita quella cialtronata, semplicemente perché i lavoratori in LSU sono stati sbattuti fuori dalle ditte sue aderenti. e è chiaro che lorsignori non sono assolutamente disposti a riprendere simpatizzanti della sinistra, ultraquarantenni, singles, teste libere, atei, separati ... categorie dalle quali fino ad ora io, lavoratore in una ditta colonna della confindustria laziale, ho visto prelevare anche a mie spese, quelli che lorsignori chiamano, amabilmente, "gli esuberi". Con questo decreto la repubblica si è esibita in uno dei suoi numeri ormai collaudati, della serie "mettere una pezza e fare bella figura". La confindustria non ha voluto essere da meno e ha risposto, da par suo, con una bordata di adeguata bassezza, rozzezza, presunzione, arroganza e volgarità.
I sindacati, a tutt'oggi, sono molto bravi ad occuparsi dei massimi sistemi, e altrettanto bravi a gettarsi con lucido entusiasmo in ogni trappola strategica che i signori del palazzo preparano. Spero che qualcuno dei loro leader, prima o poi, si svegli, si dimetta e ceda il proprio posto a chi è già sveglio e le cose le vede.
Per l'italiano nulla cambia, ovviamente. Il popolo italico continuerà come al solito, a confidare nello stellone, a cantare "regalaci un sogno" e a votare per il figlio scemo della balena (purtroppo quella solo scemi ha partorito, poverina).
Il popolo è felice, dopotutto ha le sue partite anche infrasettimanali, l'ultimo modello di qualunque giocattolo tecnologico, i giornali e i telegiornali, i calendari con le poppone. Non ha la contingenza che pure aveva qualche lustro fa, ma quella ha chiesto proprio lui di non percepirla (perché questa parola finisce con "pirla"?). Da quello che leggo non ha nemmeno la tutela della salute nel posto di lavoro, ma è giusto, perché spesso ha scelto di barattarla con quattro soldi d'aumento (quelli persi volontariamente con la contingenza?).
Ah, dimenticavo: l'uso massivo della poppona paraffinata lo hanno introdotto mezzo secolo fa gli americani. I mezzi moderni e i prezzi bassi, ne hanno permesso l'introduzione anche da noi. Negli USA hanno tirato giù dalle spese, a fucilate, l'allora presidente Kennedy, e ancora non si sa come sono andate le cose. Da noi, per non essere da meno, hanno tirato giù decine e decine di persone, da Milano, a Ustica, a Brescia, e via dicendo. A quando le elezioni nazionali che termineranno, tra lo sconcerto nazionale e lo sghignazzo mondiale, con un match pari tra un cretino di destra e un coglionazzo di sinistra?
Addio.

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