Rete Lilliput di Massa Carrara



(in archivio dal 1 ottobre 2001)
Terrorismo e pace

Dalla Rete Lilliput di Massa Carrara riveviamo e pubblichiamo.

“Occhio per occhio rende il mondo cieco” (Gandhi)

Uccidere deliberatamente anche un solo essere umano che non sta minacciando la nostra o l’altrui vita è un crimine.
Alcuni di noi basano questa convinzione su quella che chiamiamo legge della coscienza, altri legge di Dio, altri legge della ragione: tutti però siamo d’accordo sulla condanna. Per questo ci battiamo da anni contro ogni espressione della “cultura della morte, della vendetta, dell’omicidio”. A favore dell’abolizione della pena capitale o perché le controversie fra i popoli si risolvano nel dialogo e non con la violenza o la guerra. Alcuni di noi si spingono anche più in la, chiedendo che il “non uccidere” riguardi anche i feti umani, gli animali, gli embrioni in vitro.
La nostra condanna per l’inaudite stragi che han colpito migliaia e migliaia di innocenti a New York, Washington, Pittsburgh è quindi totale e senza attenuanti. Non usiamo altri sostantivi più “coloriti” soltanto perché “totale” ci appare il termine più adeguato: tutti gli altri termini (“orrenda strage”, “crimine contro l’umanità” ecc.) ci sembrano sottointesi e contenuti dentro tale “totalità”.
Profonda è quindi la pena per le vittime statunitensi (e di altri paesi, compresi, sembra, nostri connazionali), le loro famiglie e conoscenti, i cittadini statunitensi e di tutto il mondo civile profondamente offesi nelle loro coscienze e nei loro sentimenti. Per loro chi fra noi è credente ha sinceramente pregato.
Grande è pure il nostro timore perché qualcuno (stato, gruppo…) possa, in reazione a tali crimini o in una successiva reazione a catena, allargare a altri innocenti gli omicidi, in una spirale senza fondo, senza razionalità e Giustizia.
Speriamo quindi che si possa risalire presto ai veri organizzatori e mandanti, e che questi possano essere portati a rispondere, di fronte ad un tribunale internazionale, dei loro crimini e possano essere condannati ad una giusta pena.
Vorremmo aggiungere che ognuno di noi in questi giorni ha cercato o si è fatto un’idea, più o meno confusa o condivisa, di quali possano essere le cause, gli interessi storici, culturali, strategici, economici che possono stare dietro a questi terribili episodi. Quello che vorremmo invitare a considerare, anche in vista del prossimo vertice NATO (in cui sembra che non verranno prese in considerazione altre opzioni se non quelle militari), è la necessità di inquadrare tali omicidi nella realtà quotidiana dell’ingiustizia nel nostro mondo, per imboccare percorsi impervi ma coraggiosi: strade diverse dalla violenza e per costruire “un mondo diverso e possibile”.
La violenza infatti non ha mai dimostrato, nei millenni, di essere in grado di condurre ad una convivenza giusta e serena fra gli uomini.
Non sappiamo quale sarà lo spaventoso numero finale, terminata la pietosa raccolta dei corpi, degli innocenti che han trovato la morte nei quattro attentati statunitensi. Vorremmo invitarti a considerare che una logica molto simile (uccidere degli innocenti per incutere terrore nell’avversario) ha già prodotto milioni e milioni di omicidi nella storia, non ultimi i 140.000 innocenti uccisi a Hiroschima e Nagasaki. Vorremmo invitarti a riflettere sulle tante vittime quotidiane per sottosviluppo, fame, sevizie, torture, lavori forzati, condanne a morte, espropri di terre, squadroni della morte, violenze sessuali, ma anche per malattie facilmente curabili se tutti gli uomini potessero disporre di una assistenza sanitaria minimale, oppure alle speculazioni sul latte in polvere (50.000 bambini morti all’anno per una propaganda dissennata),o alle vittime delle decine di guerre che, in silenzio, si stanno combattendo proprio in questi giorni nel mondo (molto spesso per interessi economici quali petrolio, materie prime, preziosi o per scelte “strategiche” che fan comodo alle nostre economie).
Oppure invitarti a considerare, per quanto riguarda il “nostro mondo”, le vittime quotidiane di una logica che pone il profitto al di sopra di ogni altra considerazione (incidenti sul lavoro, tumori legati al commercio di tabacco od all’inquinamento industriale, racket della prostituzione o dell'immigrazione clandestina ecc.).
Il numero totale di queste vittime innocenti supera, ogni giorno, di molto le vittime degli attentati statunitensi, anche se non arrivano agli “onori” delle edizioni speciali, alle no-stop televisive, ai dibattiti parlamentari. Anche se nessuno ci fa conoscere in diretta televisiva le loro strazianti e coinvolgenti storie personali…
Rivolgiamo quindi un appello, nel nostro piccolo di movimento per una globalizzazione della giustizia e dei diritti, alla coscienza critica ed alla razionalità di ogni uomo, perché queste ultime ci siano la guida anche in questi giorni tremendi.
Scriveva don Mazzolari “Se siamo in un mondo senza pace, la colpa non è di questi o di quelli, ma di tutti. Se dopo venti secoli di Vangelo siamo in un mondo senza pace, i cristiani devono avere la loro parte di colpa…. Se la colpa di un mondo senza pace è di tutti, e dei cristiani in modo particolare, l’opera della pace non può essere che un’opera comune” Lavoriamo perciò tutti per cancellare le ingiustizie su cui si radica e cresce l’odio fra gli uomini: questa è il solo modo efficace per prevenire le guerre, il terrorismo, le vendette.
Tutti noi possiamo farlo in molti modi. Dal livello più piccolo (i nostri rapporti personali ma anche, ad esempio, non investendo i nostri risparmi in fondi o banche - ce ne sono anche a livello locale - che traggono profitto dalla produzione e dal commercio di armi), salendo su fino al più elevato.
Abbiamo letto in questi giorni, ad esempio, le notizie che per la rappresaglia militare agli attentati il governo USA ha stanziato 40 miliardi di $, mentre gli speculatori han perso oltre 85 miliardi di $ nella contemporanea crisi borsistica. Ebbene perché non consideriamo (sono dati dell’Agenzia ONU per lo sviluppo) che con un intervento 10 volte meno costoso (la stima ONU è di 13 milardi di $) si potrebbe arrivare ad assicurare, a tutti gli abitanti del nostro pianeta, istruzione e sanità di base gratuita?
Non credete che un tale “investimento” (sponsorizzato, se proprio volete, dal cosiddetto “mondo civile”) produrrebbe molti più frutti di Pace e Giustizia fra i popoli?
Questo chiediamo in vista del vertice NATO; questo diremo marciando pacificamente da Perugia ad Assisi il prossimo 14 ottobre. Questo chiediamo a tutti gli uomini di buona volontà, e non la vendetta che non può portare la Pace.
(16 settembre 2001)

Rete Lilliput di Massa Carrara

INDICE