Mimmo
Egregi signori
leggo dalle pagine dell'ospitale (per voi) Repubblica, una lunga lettera
aperta diretta ai pacifisti italiani.
Io marcerò per la pace e vorrei dirvi alcune cose.
La vostra lettera è dovuta probabilmente alla cattiva coscienza seguita
all'ennesimo voto "utile" che avete espresso in parlamento a favore
dell'attacco all'Afganistan. Una lettera in cui, penosamente, provate a dare
un colpo alla botte, dopo aver quasi sistemato il cerchio.
Giustificate la "reazione" statunitense con gli attentati che gli stessi
hanno subito.
Voglio dirvi che, avendo le prove, una reazione violenta contro i colpevoli,
sarebbe, per me, comprensibile. Ma dove sono queste prove? E quali prove
hanno condannato a morte le decine (per ora) civili colpiti dai
bombardamenti? E le ferite, la paura, le distruzioni che subiranno? Da cosa
sono giustificate? Quanto vale per voi la vita di un afgano?
Quando parlate dell'orrendo regime talibano, la vostra memoria è così
traballante da non ricordare chi ha armato, addestrato, e portato al potere
in quel martoriato paese questa congrega di fanatici? Non sono più i
"guerrieri della libertà" di reganiana memoria? E quanti sono nel mondo i
pazzi carnefici addestrati da questi apprendisti stregoni? Cosa mi dite
degli "amici", ad esempio il regime saudita? Sapete niente di come vengono
applicati i diritti umani in quel paese? O vogliamo ripassare un pò di
storia latino-americana?
I responsabili di crimini contro innocenti andrebbero sempre perseguiti
con rigore. Dovrebbe essere un principio universale, che se applicato,
limiterebbe il ricrearsi esponenziale di "giustizieri" in proprio.
Ma sapete darmi notizia dei Paesi che hanno ratificato la costituzione di un
Tribunale Internazionale sui crimini contro l'umanità? E di quelli che non
lo hanno fatto?
O perseguire i responsabili sta alla discrezione del più forte?
Veniamo poi all'ONU, trattato alla stregua di pannicello caldo da Stati che
normalmente lo snobbano.
Devo forse rammentarvi delle risoluzioni che imponevano la restituzione dei
Territori, mai attuate? Eppure neanche l'appello palestinese ad una forza
d'interposizione che salvaguardasse le loro vite, badate bene, le loro vite,
neanche i loro legittimi diritti, è mai stata presa in considerazione.
Sapevate anche che l'attuale premier israeliano è sotto procedimento
internazionale per crimini contro l'umanità?
Credo che arrivate all'abominio, nel dire che è quasi inutile procedere
negli accordi di pace, dato che potrebbe arrivare qualcuno a compiere un
attentato per sabotarli. Intanto sono arrivati quasi a mille i palestinesi
uccisi in questa tornata, di tutte le età. E migliaia i feriti. Volete forse
attendere che l'opera del carnefice vi sottragga alle vostre responsabilità?
Quanto vale per voi la vita di un palestinese?
E parlare dei milioni di morti irakeni (civili) a causa dell'embargo è
incitazione al terrorismo?
Ma vi guardate mai in televisione? E guardate mai le facce bramose e
soddisfatte che esplorano la potenza distruttrice degli USA? E il livore che
usate, voi e la gran parte dei media, contro chiunque parli di pace?
Solo la vostra devastante ipocrisia e subordinazione può permettervi di
votare la guerra e marciare per la pace. Dato che parlate di responsabilità,
almeno abbiate il coraggio di assumerle in pieno.
A non rivedervi
Mimmo
(11 ottobre 2001)