Tarso Genro
Nessuno di noi è obbligato ad appoggiare il fanatismo nazionalista di Bush
Il presidente Bush non rappresenta i valori politici e l'etica illuminista
dell'Occidente. Tanto per la forma come per il contenuto delle risposte che
pretende dare ai crudeli atti terroristi contro il popolo americano. Quando
Timoty McVeigh - un compatriota fanatico di Bush - fece esplodere un
edificio in Oklahoma, azione della stessa crudeltà di quella che è imputata
a Bin Laden, nessuno pensò ad attacchi contro colpevoli "in
generale". Nè contro fondamentalisti repubblicani "in astratto" o
psicopatici assassini in generale. La polizia e la Giustizia americana
cercarono i colpevoli concreti, quelli che commisero gli atti di barbarie.
Hitler volle legittimare la strage di un popolo, imputando a tutta una
comunità razziale e culturale caratteristiche negative di individui che
possono essere originari di qualunque etnia, razza o religione. Bush, nel
dire che attaccherà i paesi che daranno "rifugio" ai terroristi, sta
dicendo, in verità, che potrà uccidere innocenti. Siano essi bambini,
vecchi, adulti di ambo i sessi, che abitano in questi paesi e eventualmente
non sanno chi è nè concordano con Bin Laden.
Si tratta anche di una accusa astratta verso una nazione, creata attraverso
la descrizione di un tipo: religioso, mussulmano, che veste in un modo
differente, ha costumi e abitudini diversi dal nostro -un nemico obiettivo-
un certo tipo che si adatta ad una descrizione.
Questa descrizione è sostenuta dalla stampa americana e ci è imposta come
la descrizione di un assassino, affinchè accettiamo l'omicidio collettivo
come una "crudele e deplorevole necessità".
Una delle grandi conquiste dell'umanesimo moderno è la responsabilità
concreta dell'individuo o del gruppo associato davanti allo Stato, fissata
attraverso norme di natura penale che descrivono delitti, responsabilità e
pene. Il terrorismo è un delitto contro l'umanità perchè la sua
caratteristica più intima e essenziale è precisamente incolpare in astratto:
uccidere in generale per ottenere un fine politico o militare.
Non focalizzare il nemico come determina "l'etica di guerra" - se è
possibile che la guerra abbia un'etica - e come prescrivono norme e
trattati di Diritto Internazionale.
Il presidente Bush sta usando gli stessi fondamenti e la stessa etica del
terrorismo, teoricamente per combattere il terrorismo, cosa che non ha fatto
dentro il suo territorio nel caso Mc Veigh. Perchè? Perchè in verità in
questa caccia al terrore al di fuori del suo paese, persegue altri fini
oltre che il terrore: persegue gli interessi economici e geopolitici
americani in quella regione dell'Asia, a beneficio dell'impero e
presumibilmente del popolo americano. Per questo vuole usare il terrorismo
di Stato con l'appoggio dei suoi intimiditi alleati globali.
Nessuo di noi è obbligato ad appoggiare per nessuna ragione, politica o
morale, il fanatismo nazionalista di Bush. Così come non accettiamo gli atti
terroristici di New York e Washington, nè come risposta all'impero nè come
forma di lotta per cambiarlo. Radicalizzare la tolleranza, la fraternità e
il Diritto, contro tutte le forme di terrorismo e fanatismo, questo è il
cammino dell'Umanesimo.
(11 ottobre 2001)