Marocco

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Marocco in arabo: Magreb

Innanzitutto, una spiegazione: la scritta in arabo sopra significa.. Marocco! E sì, non è molto originale, ma è così. E iniziamo a dire qualche cosa su questo Paese.
Il 2001 mi ha portato ancora una volta in Africa. In Marocco appunto, che anche se non è l'Africa che sognavo da bambino, sempre Africa è!
Iniziamo con il dire che il Marocco è un paese bellissimo. Ci sono paesaggi che lasciano senza fiato, gole strettissime e profondissime, uad (non so bene come scrivere questo termine traslitterato in italiano) ovvero torrenti, perennemente secchi che quando si riempiono di pioggia diventano tumultuosi, lande sterminate, desolate e affascinanti, terra rossa, montagne di 3000 metri e, ragazzi, sì, il Sahara!!!! Non un deserto, ma il deserto.
Uno scatolone di sabbia infinito, che non può essere descritto. Ci vogliono tre righe per dire quello che hai visto, ma non si riesce a scrivere quello che hai provato a startene là, su una duna, ad aspettare che il sole cadesse sotto l'orizzonte, con il vento che ti fischia nelle orecchie, la sabbia che ti entra dappertutto, come fosse borotalco, e null'altro. Mitico, da provare, assolutamente da provare.

Il Paese è facilmente navigabile, nel senso che le strade non sono poi malvagie, anzi spesso sono belle. Ok, sono aiutati dal fatto che il gelo non gliele rovina... Comunque in macchina si gira benissimo. Noi eravamo in tre, con una Renault 19 con 92.000 chilometri all'attivo, affittata a Casablanca (città orribile!) e riconsegnata integra, ma solo esteriormente. I rumori che faceva alla consegna, dopo qualche migliaio di chilometri, non erano proprio rassicuranti.
Però non ci ha mai tradito. Se si esclude la volta che siamo stati colti da una tempesta di sabbia e la temperatura dell'acqua è andata alle stelle. Abbiamo dovuto fermarci, per evitare di vedere il vapore uscire dal cofano, come nelle migliori comiche. Solo che non era una comica. Eravamo in una strada dove non passava NESSUNO e non si vedeva a più di 10 metri, con un vento che spostava la macchina e una temperatura che faceva cuocere le uova.
Dopo una opportuna sosta, siamo ripartiti e abbiamo superato la nostra tempesta di sabbia! Anche questa una soddisfazione!

Siamo stati là in settembre, un mese perfetto! A nord della catena dell'Atlante la temperatura era paradisiaca. A sud si raggiungevano i 40/42°C di giorno. Insomma, un po' calduccio. Molto secco, quindi sopportabile, ma calduccio. Non ti veniva voglia di bere un punch...

La gente è molto gentile. A volte un po' insistente (eufemismo). Insomma, siete in un paese arabo, e tutti vogliono vendervi qualcosa, che vi interessi o no. E naturalmente vogliono contrattare, anche per una corsa in taxi. Uno stress totale. Ma mi aspettavo peggio, perché fondamentalmente ho incontrato gente molto simpatica e molto gentile.
Vi dirò di più, l'unico posto dove hanno tentato di fregarmi è stato... in banca! Sì, dove meno te lo aspetti. Invece in giro nei mercati, nei ristoranti, sui taxi, tutto ok, bastava mettersi d'accordo. Prima.
E una cosa che stupisce, è la gentilezza dei camionisti. Vi starete chiedendo "ma che dice, costui?", ma no, andate in Marocco e la cosa vi colpirà. Naturalmente andateci e girate in macchina!!!
Ti fanno passare, ti segnalano quando NON è il caso di sorpassare. Insomma, come i camionisti italiani...

Poi c'è la cucina marocchina. Per noi italiani, sempre pronti a dire che come in Itali non si mangia in nessun paese (che è ovviamente vero) la cucina marocchina è una piacevole sorpresa.
Io ho mangiato benissimo! Non sempre, non in tutti i ristoranti, ma spesso. Gran varietà di verdure e di carne. Non ho mai trovato pesce, ma essendo sull'Atlante, forse era chiedere troppo, non vi pare?
Il cuscus è assolutamente delizioso, ve lo portano con molti tipi di brodo, per ammorbidirlo, e se non ne trovate uno che vi piaccia, ragazzi, i viaggi no fanno per voi! A base di verdure, lo portano alla fine del pranzo, quindi lasciate un po' di spazio per questa delizia.
Non voglio stare qui a raccontarvi le ricette, ma uno stufato con i fichi richiede assolutamente una menzione. Era delizioso. Dopo il primo momento di sconcerto (fichi secchi con carne???) ci siamo serviti come cavallette in un campo di erba verde, e abbiamo fatto piazza pulita. E per finire una specie di umido do montone con le prugne. Lo so, mettono cose strane con la carne, ma con risultati eccellenti.
Il tutto annaffiato con dell'ottimo vino marocchino. Sì, non sto farneticando, il Marocco è molto tollerante in fatto di religione. Si fa un po' come si vuole, quindi se volete bere vino, non c'è problema. E questo vale anche per loro. Si produce anche la borra, in Marocco, ma il vino mi sembra migliore. La birra è accettabile, anche perché dissetandosi a vino si sarebbe sempre ubriachi!!

Come sempre, eccovi un po' di foto. Non sono all'altezza dei paesaggi, proprio a causa della grandezza, della vastità dei posti. Immaginatevi com'era, e poi andate a vedere di persona.
Giuro che l'ente per il turismo marocchino non mi ha dato una lira (pardon, un dyram).
Ah, dimenticavo: volete vedere una mappa della zona dove sono stato? Puoi vederne una piccola e una grande. A seconda della pazienza che hai...

Fai click sulle immagini per ingrandirle e avere qualche notizia in più
Io sui monti dell'Atlante Un passo sull'Atlante Il Sahara Nel deserto di notte Kasba
 


Tutte le foto sono state scattate da me, quindi non ci sono problemi di copyright :-)
La qualità degli ingrandimenti è buona, ma non eccellente. Non potevo mettere in linea foto da un megabyte l'una. Lo siento...

Ultimo aggiornamento  sabato 11 ottobre 2003 21.26.15 +0200