Questa è la piramide forse più famosa di Palenque, quella "dell'astronauta",
per intenderci. La storia non la riracconto, è nella pagina precedente, suvvia.
Già il salire, con il caldo umido e terrificante che faceva, non è stato un
gioco da ragazzi. Ok, nulla di speciale, ma in alto ci arrivi bagnato fradicio.
In quella struttura sopra la piramide ci sono iscrizioni interessanti, che solo
una guida ti può spiegare. Davvero belle, perché si riconosce il modo in cui
scrivevano i numeri. E in matematica i Maya erano forti!!!
Dall'alto si può riscendere fino a terra da un cunicolo costruito all'interno
della piramide. Solo che non essendo stato fatto per i turisti non è certo
agevole. Inoltre se uno soffre di claustrofobia, la discesa e la risalita non
sono certo un divertimento. Poi bisogna stare attenti a non scivolare, perché
l'infernale umidità rende le pietre infide, e un capitombolo potrebbe rovinarvi
le vacanze, visto la lunghezza della scala. Che per la cronaca ha anche i
gradini irregolari. Però ne val la pena. Si arriva giù, si vede la camera
tombale di un re (non chiedetemi il nome, sono impronunciabili e irricordabili)
per poco tempo, perché tutti vogliono vedere, ma va bene lo stesso. La
soddisfazione è quella di arrivare fin lì e mettere i piedi dove 500 anni
fa ce li misero i costruttori. A me il pensiero di essere in un posto con una
storia così lunga, piena di avvenimenti, fa sempre impressione. Ormai, se
leggete le pagine del mio sito, dovreste averlo capito!


Foto scattata nel novembre 1996
Ultimo aggiornamento
domenica 10 febbraio 2002 23.52.03 +0100