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Un paese di una bellezza incredibile, che ti prende e non ti lascia più. Torni in Italia e capisci che la febbre d'Africa non è una palla, una leggenda metropolitana: esiste veramente, e se la prendi, non ti passerà mai. Iniziamo con una nota: si dice Tanzanìa, non Tanzània. Almeno là io l'ho sempre sentito pronunciare in questo modo. Purtroppo andare in Africa costa. Costa caro. Almeno a viaggiare come ho fatto io. Ma che cosa avrai mai fatto? vi chiederete. Be, semplicissimo, sono andato in Tanzania per andare nei parchi nazionali. Se si va al mare si rischia di spender meno che in Sardegna, ma nei parchi si spende parecchio. Un esempio? Quando sono andato io, nel 1994, per entrare al Parco Nazionale di Serengeti ci volevano 20 dollari a testa al giorno, più 20 dollari per la macchina. E poi dovevate pagare un autista, dato che è proibito entrare al parco se non si è accompagnati da una guida autorizzata, e l'albergo. Insomma, una piccola fortuna. Ma ne vale la pena, e sì, se ne vale la pena! La Tanzania è bellissima, così, di primo acchito, con una natura selvaggia
che ti fa capire che sei in Africa. Terra rossa, acacie, strade che scorrono in
mezzo a pianure dove è l'uomo ad essere di troppo. O almeno è così che a
volte io mi sentivo. Cieli notturni con stelle che sembrano a portata di mano,
roba che neanche gli sceneggiatori di Hollywood, con nessun effetto speciale,
potrebbero ottenere. La Via Lattea che splende nel cielo. Qualcuno di voi se la
ricorda? Riesce a vederla dalle nostre città? No, vero? Ebbene là è una
striscia luminosa nel cielo, che lo attraversa tutto. Ma il vero motivo per andare in Tanzania, sono i parchi nazionali. Sono
bellissimi, e il governo proibisce praticamente tutto al loro interno. Almeno
nel Serengeti e al parco del lago Manyara. A Ngoro Ngoro i pastori possono
pascolare le pecore. I parchi sono una risorsa importantissima per la Tanzania.
Ce ne sono parecchi, ma io (purtroppo) sono stato solo in quelli che ho appena
citato. La mia guida, il mitico Ali, mi disse che non vedere qualcosa era un
motivo per tornare. Non bisogna mai andare in un posto e vedere tutto, si deve
sempre lasciare qualcosa. E io ho lasciato un sacco, a dire la verità. Ok, come al solito metto qualche foto a cui potete dare un'occhiata. Sono
state fatte tutte con al massimo un 100 mm, quindi quando vedete un animale
vicino, era VERAMENTE vicino, non c'è in mezzo un teleobiettivo. Tutte le foto sono state scattate da me, quindi non ci sono problemi di copyright :-) La qualità degli ingrandimenti è buona, ma non eccellente. Non potevo mettere in linea foto da un megabyte l'una. Lo siento... Ultimo aggiornamento domenica 01 dicembre 2002 15.04.12 +0100 |