MASSIVE ATTACK: MEZZANINE

Circa Records (1998)

Dopo quasi quattro anni di silenzio ritornano, da Bristol, i 3 pionieri del Trip-hop. Quando nel 1991 uscì il loro primo disco “Blue Lines”, questo termine per identificare un genere musicale, che raggiunge nei Massive Attack e nei Portishead il suo punto artisticamente più alto, non esisteva nemmeno. Sono loro che hanno portato fuori dai piccoli club e all’attenzione degli appassionati di musica di tutto il mondo il sound ipnotico e inquietante di Bristol. Dopo l’uscita di “Protection” del 1994 i Massive si sono presi un lungo periodo di silenzio. Soltanto verso la fine del 97 era uscito in anticipo sull’album, il singolo “Rising Son”, e già si poteva notare una tendenza più cupa, più sinistra. Oddio, non che i Massive siano mai stati una band “solare”, ma lo stile di “Mezzanine” ci spinge, se possibile, ancora di più verso le nostre angosce più oscure, ci inquieta con orrori industriali (guardate lo scarafaggio meccanico di lamiere contorte in copertina, degno delle più ataviche ossessioni di Ballard), ci guida nei più oscuri recessi di questo nostro mondo ipertecnologico, gelandoci con i suoi eleganti e ipnotici groove. Su tre pezzi di “Mezzanine” (Teardrop, Black Milk, Group Four) ha collaborato, con la sua voce eterea, intangibile, Elizabeth (Liz) Fraser dei Cocteau Twins. Mezzanine, non è sicuramente un disco facile, ma anche per questo è di una bellezza superiore. Non vi staccherete facilmente da questo nuovo lavoro dei Massive che sfugge dai ristretti confini del trip-hop (che sta venendo saccheggiato un po’ da tutti, non ultima Madonna per il suo Frozen, ma con risultati ben diversi) per entrare a pieno diritto nella psichedelia. Saranno i Pink Floyd del terzo millennio ? Mi auguro proprio di sì.

Curiosità sul video Teardrop

L’intero video è basato sulle azioni di un bambino, non ancora nato, che canta nel ventre materno. Liz Fraser (Cocteau Twins), che è la voce che si è prestata a questo pezzo dei Massive era in attesa mentre stava registrando questa canzone. Il video è stato diretto da Walter Stern che ha già lavorato anche con Prodigy e Verve. Il bambino del video è un animatronic creato dalla Creature Effects. Ci sono volute sei settimane per costruirlo e dodici persone per muoverlo durante le riprese. La tecnologia dietro all’animazione del bambino è tutt’altro che banale. Un totale di venti servomotori sono stati installati nella testa del piccolo. Il movimento dello stesso veniva controllato da due microcomputer, che, a turno, erano gestiti da un computer centrale che conteneva i dati dei movimenti labiali, registrati durante il canto di “mamma” Liz.

A cura di JJF


Visitate il sito ufficiale dei Massive Attack : http://www.massiveattack.co.uk/index.html


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