Telepatia sperimentale
La telepatia sperimentale ha una cronistoria storica della maggiore
importanza ; naturalmente qui dobbiamo limitarci a notizie sommarie;
l'argomento, che � oltremodo interessante, � del pari vastissimo. La
trasmissione del pensiero si osserv� per la prima volta nello stato magnetico.
Per la prima volta, circa 60 anni or sono, fu rivelata l'esistenza di
una facolt� di trasmissione indipendente dal magnetismo animale. La cronistoria
degli esperimenti dimostra quello che sempre accade nel campo delle ricerche:
incertezze, successi parziali e notevoli insuccessi ; ma chi affronti lo studio
de fenomeni naturali deve essere armato di fede, di pazienza, di perseveranza.
Vediamo quello che fu la elettricit� nei suoi primordi e quello che sar� domani
; consideriamo i primi, incerti esperimenti del nostro grande Marconi,
paragoniamoli ai miracoli recentissimi da lui ottenuti, e avremo la visione di
un avvenire che appena la pi� vivace immaginazione pu� farci supporre,
La telepatia sperimentale � destinata — primo o poi — a infrangere le
barriere dell'ignoto, e darci — finalmente — le ragioni della vita, le sue
ultime, misteriose finalit�. Quando, non � dato prevederlo, ma alla conquista
finale e completa della verit� si
deve indubbiamente giungere.
Allorch� l'oggetto del nostro studio � la umana intelligenza, le difficolt�
sono ancora pi� numerose e pi� complesse ; e le difficolt� raggiungono un grado
estremo quando si tratta d'indagare talune delle facolt�
dell'intelligenza in gran parte sconosciute e raramente palesi. Anche
allorquando � dato di trovare due persone capaci d'influenzarsi
telepaticamente, non si pu� dire di essere in possesso di un metodo certo,
costante, sicuro, come sarebbe, ad esempio, d� due apparecchi telegrafici
situati ai due capi di una linea. Nel campo telepatico molto ancora ci sfugge e
non ci � dato di stabilire il come e il perch� si hanno interruzioni e riprese
di comunicazioni.
Avviene spesso che un ottimo percipiente non subisce alcuna influenza da un
agente che si addimostr� efficacissimo con altri percipienti, oppure che i
resultati delle esperienze variano a seconda delle idee da cui � dominato
l'esperimentatore, o anche che la riuscita � diversa in ragione delle immagini
che vengono trasmesse.
E' frequente pure il caso che ad una serie di successi ne segua una di
insuccessi incompleti, bench� il percipiente continui ad accusare le proprie
percezioni esclusivamente subbiettive, con la stessa convinzione con cui prima
accusava quelle trasmessegli realmente.
Queste incertezze, d'altronde, si collegano al mistero che ancora circonda
le manifestazioni telepatiche.
� In tutti i tempi — scrive il Prof. Ermacora nella dotta sua opera
dedicata alla Telepatia, — e presso tutti i popoli, si raccontarono e si
raccontano casi, in cui qualche persona
manifest� conoscenza di cose o di avvenimenti, senza che alcuno dei noti
mezzi di comunicazione mediante i sensi potesserender ragione del fatto. Qui � la pitonessa del tempio di Delfo, che
descrive con fedelt� la spiaggia, prima ignota, ove le navi greche in cerca di
nuove colonie avrebbero approdato; l� sono i convulsionari del convento di
Saint-M�dard i quali prendono malattie non ordinariamente contagiose da pers�ne
che essi non sanno se, e di che male soffrano ; o sono le orsoline del convento
di Loudun che, come racconta il Padre Surin, durante le loro crisi
isteriche rispondono alle domande degli interlocutori prima che questi abbiano
avuto il tempo di esprimersi a parole o che obediunt ad mentem; o sono
antichi magnetizzatori capaci di addormentare a distanza i loro soggetti, di
trasmetter loro le proprie sensazioni, o di porli in tale stato, in cui possano
vedere quanto avviene lontanamente. Altrove sono azioni malefiche, che certi
individui, dotati di virt� magiche, possono produrre a distanza sulle loro
vittime ; o sono le visioni veridiche di Smedenborg o quelle di certi santi; od
ancora � il capo indiano che, evocato il grande spirito, ha dalla sua
voce descritti esattamente i preparativi di guerra, che a grande distanza gl'invasori stanno allestendo
�.
I casi spontanei di trasmissione del pensiero furono sottoposti a severa
indagine dalla Societ� per le ricerche psichiche di Londra e da circa
cinquant'anni — e pi� precisamente nel 1886 — ne furono riuniti i primi
resultati in un'opera celebre redatta da Gurney, Meyer e Podmore sotto il
titolo Fantasmi di viventi.
Alla quale opera abbiamo,
pi�
avanti, accennato. Tale insigne lavoro rester� certo l'opera fondamentale
della scienza telepatica. Per formarsi un'idea dell'accuratezza, con cui venne
redatta, e della somma di lavoro che cost�, basti considerare che i 702 casi
sperimentali e spontanei in essa registrati, non vi furono ammessi se non dopo
esser stati stampati in fogli volanti e diramati ai soci onde ne potessero
discutere il valore; che nel solo anno 1883 furono scritte pi� di 10,000
lettere per chiedere informazioni sui casi raccolti ; e che per esaminare quali
prove utilizabili in pr� della trasmissione del pensiero si potessero rinvenire
nei vecchi libri di magia, il Gurney fece, bench� senza frutto, un'accurata
ricerca in 260 di tali libri, dopo di che egli si crede ancora in dovere di
scusarsi se non pot� imitare Le Loyer, che disse di aver potuto studiare 450 di
.simili opere.
La parola fantasmi, che figura nel titolo del libro, pu�, a prima
giunta, sembrare un po'mistica, ma � giustificata da ci� che nella trasmissione
spontanea del pensiero la percezione ha luogo il pi� sovente sotto forma di
allucinazione, la quale di solito rappresenta in qualche modo colui, che
verisimilmente ne fu il trasmettitore. E perci� la parola phantasms che
non corrisponde esattamente all'italiana fantasmi, (la quale equivale
piuttosto all'inglese phantoms) non ha alcun senso mistico pi� che non
ne abbia, in ottica, la parola spettro. Quanto alla espressione e. dei
viventi �, essa, fu adoperata per indicare che si sono presi in
considerazione sol-tanto quei fatti, che valgono a fornire qualche prova della
trasmissione del pensiero fra esseri viventi.
Abbiamo accennato a quest'opera colossale, di valore ormai celebre e
indubbio, perch� coloro dei nostri lettori che volessero approfondire i loro
studi e accrescere le loro cognizioni sulla telepatia, abbiano modo di
attingere a una fonte celebrata, dotta e leale, che offrir� loro il modo di
appagare le pi� ardite curiosit� dell'ignoto. E torniamo alla telepatia
sperimentale.
Dobbiamo appoggiarci a testimonianze autorevoli, alle affermazioni di
uomini veramente sapienti e spassionati, per combattere le opinioni di coloro i
quali, troppo facilmente, parlano di frodi e d'inganni. Che frodi e inganni
siano stati posti in opera da volgari ciurmadori � innegabile; ma che manchino
fatti certi, positivi, inoppugnabili, che vi siano cultori seri
ed onesti della telepatia sperimentale � del pari incontrastabile,
Cesare Lombroso — un nome che non ha bisogno di aggettivi e impone la pi�
assoluta fiducia — cos� scrive nel XII volume dell 'Archivio di psichiatria circa
alcune sue esperienze di lettura del pensiero :
� Le ricerche seguenti riguardano alcuni fenomeni molto controversi, ed ho
voluto perci� intrattenermici provando e riprovando circondandomi di tutte le cautele
a fine di eliminare
causa di errore e mettermi al coperto di qualsiasi astuzia. \ lo
preso da prima due ritratti e li ho mostrati a B. facendogli sapere chi
fossero; ho poggiato le fotografie sopra un tavolino e ho fatto sedere, lo
stesso B. in maniera da avere il tavolino alle spalle; poi ho preso ora l'uno
ora l'altro dei ritratti ed egli non ha mai sbagliato nell'indicare quale
fosse. Ai primi due ne ho aggiunto un terzo, poi un quarto, poi un quinto e ho
ripetute le prove; su venti esperienze ne ha sbagliate 3 (15%). La stessa prova
ho tentato esponendo dietro la porta della camera ora questo ora quello dei
cinque ritratti gi� serviti alle prime esperienze; su 10 esperimenti ne ha
sbagliati 2 (20%), ma solo per la smania di rispondere troppo in fretta,
perch�, avendo meglio riflettuto, si � corretto tutte e due le volte. E'
notevole che facendogli sedere accanto una persona si disorientava
completamente : cos� pure quando gli si collocava il lume dirimpetto e lo si
obbligava a fissarvi gli sguardi. Domandato in qual modo facesse a indovinare,
rispondeva: mi sento spinto a dire un nome e lo dico senza sapere perch� �.
Fermiamoci su queste ultime parole riferite da uno scienziato
insospettabile In esse ci sembra sia riassunta tutta la teorica telepatica: spinta
involontaria, rivelazione incosciente. Che afferma il soggetto ? Subisco
— dice — una influenza e dico senza sapere il perch�.
Eccoci dunque, in pieno, nel campo assoluto della telepatia sperimentale.
L'agente non � la volont�, ma l'idea che occupa, coscientemente o no, lo
spirito dello sperimentatore.
L'accusa di frode � frequente in materia di argomenti telepatici ; ma non
bisogna esagerare e non essere prevenuti. La telepatia sperimentale deve
essere saggiata da un punto di vista assolutamente obiettivo; considerata come
fenomeno di principio del quale si tratti di aumentare le prove, gi� esistenti,
in favore della sua realt�.
� La prima regola, insegna il Dott. Ermacora, che l'esperimentatore
possibilmente deve seguire a fine di escludere frode, � quella di fungere egli
stesso come agente o come percipiente. La parte di agente gli converr� meglio,
essendo assai pi� comune la facolt� di agire che quella di percepire
telepaticamente. Per tal modo resta esclusa ogni segnalazione volontaria; ma
ci� non basta, perch� bisogna escludere ancora quella involontaria, tanto pi�
pericolosa inquanto che larghi e poco noti sono i limiti, entro i quali essa
pu� agire.
� Non solamente ogni gesto ed ogni commento, espresso nel modo in apparenza
il pi� prudente, pu� guidare il percipiente all'infuori di ogni azione
telepatica, ma perfino le pi� lievi contrazioni involontarie dei muscoli della
faccia, se l'agente � in vista del percipiente, o le pi� lievi modificazioni
nella respirazione percettibili all'udito nel caso contrario, possono
equivalere pel percipiente a segni di approvazione o disapprovazione. E non
basta che tutto ci� riesca impercettibile per tutti gli altri, perch� sono
frequenti i casi di straordinaria iperestesia sensoria (esaltazione della
sensibilit�) nei soggetti sottoposti all'esperimento, speciamente se
ipnotizzati �.
Non bisogna per� dimenticare, a proposito di movimenti che possono
equivalere a indicazioni capaci d'ingannare, che l'atto dell'attenzione �
accompagnato da una sensazione di tensione che non potrebbe essere descritta,
ma che pu� chiaramente essere definita in via suggestiva. Fu il Dott. Fecner,
come il Dott. Wendt conferma, ad affermare essere fuori di dubbio che questa
tensione � una innervazione conosciuta e che �, infatti, accompagnata da una
tensione di muscoli.
Il Dott. Ebert Spencer mi sembra sia stato pi� preciso. Egli paragona il
pensiero a un certo movimento definito, e lo considera come la manifestazione
la pi� debole, o, per cos� dire, lo stato iniziale dei medesimi processi
nervosi che hanno luogo durante la esecuzione di un movimento. E conclude:
l'atto della volont� e la tensione dei muscoli che non risulta, si preparano di
gi� e precedono il momento della impressione indicata.
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