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Anno I n.19 Internet 18/07/2000
La fine dei vecchi media?
In questi giorni
di luglio è da due anni esatti che non acquisto un quotidiano.
Ricordo quasi con nostalgia il balzello che ogni giorno dovevo pagare all'edicolante
per poter essere informato, in ritardo di 24 ore sulle notizie in cambio del
piacere di sfogliare il giornale. Cosa che del resto fin da bambino è stata
per me sempre un incubo, non ho mai realmente capito come fare per domare quelle
pagine che non volevano saperne di rendersi leggibili comodamente.
Non per tutti voi sarà così. Certo è che la comodità di avere in tempo reale
tutte le notizie, da tutto il mondo, oltre alle copie degli stessi giornali
che si trovano in edicola, fa dell'informazione via web uno dei tratti più affascinanti
della vita online.
A questo si aggiungono pubblicazioni, come questo editoriale, che esistono solo
su e grazie a Internet, rendendo il mondo dell'informazione più libero, diretto
e meno condizionato.
A conferma di quanto detto sopra, un recente sondaggio della Screamingmedia rivela
che milioni di americani (purtroppo da noi questi sondaggi sono ancora un po
' prematuri) che usano regolarmente Internet si fidano delle notizie che trovano
online, tanto quanto di quelle offerte da TV, giornali e riviste.
Lo stesso sondaggio scopre che gli utenti della rete trovano che le informazioni
fornite dal web siano più interessanti e facili da reperire rispetto ai media
tradizionali. Inoltre trovano l'informazione online più accurata e aggiornata
rispetto alla TV e con un maggior grado di approfondimento rispetto ai giornali.
Insomma, se da un lato i quotidiani e le riviste non sono certo destinati a
scomparire, dall'altro è vero che, ogni giorno, una quota crescente dei loro
lettori scopre che può ottenere gli stessi contenuti online, completamente gratis,
dove e quando vuole.
La conseguenza inevitabile è che, con loro, si muoveranno i soldi della pubblicità.
Questo lo hanno ben capito in Mediaset, dove con Jumpy stanno cercando in ogni
modo di occupare il territorio online, come fecero con l'etere negli anni '80,
preparandosi ad accogliere i loro seguaci televisivi. Il pupazzone verde è infatti
onnipresente nelle trasmissioni televisive e spot proposti da Canale 5 &
co. Non hanno invece, probabilmente, capito che le cose sulla rete funzionano
un po ' diversamente e che non basta muovere il baraccone di veline e celebrità
televisive per attirare
traffico verso un sito. Come loro, tanti altri stanno commettendo lo stesso
errore, ma questa è un'altra storia.
Resta il fatto che, per assistere ad una migrazione su larga scala dai media
tradizionali al nuovo, ci sarà da aspettare degli anni, ma il processo è già
cominciato e non farà che crescere.
Ritengo che comunque non si arriverà ad una reale sostituzione dell'informazione
tradizionale con quella via web. Piuttosto, oltre all'affiancamento delle due
fonti, già avvenuto, si assisterà ad un costante aumento del peso dell'informazione
via Internet e questo è inevitabile.
Ricordate quando si diceva che la TV avrebbe ucciso l'industria cinematografica?
E poi che il video registratore avrebbe ucciso televisione e cinema? Tutto ciò
non è certo avvenuto, anche se l'avvento di quei nuovi mezzi ha portato ad un
crescita qualitativa e quantitativa dell'offerta di entertainment nelle nostre
case.
Lo stesso avverrà con Internet.
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