Con un po' di fantasia
un inventore all'Unione di Venezia
(da "Agricoltura
Veneta" anno 2 - n.18 del 15 settembre 1997)
Un sistema tanto semplice quanto valido ed efficace per migliorare le prestazioni dell'erpice rotante, ai fini sia di un miglior controllo delle malerbe sia di un ottimale amminutamento del terreno; ecco riassunta in poche parole l'intuizione, già brevettata, del p.a. Giovanni Burato, funzionario dell'Unione agricoltori di Venezia e giovane agricoltore a Marocco, frazione di Mogliano Veneto (Tv).
L'amico Burato
si sofferma ben volentieri e con comprensibile orgoglio ad illustrarci la genesi
e le caratteristiche della sua invenzione. E' vero - ci dice - che l'erpice
rotante permette un discreto amminutamento del terreno anche in situazioni difficili;
ma nello stesso tempo comporta un ingente costo energetico, è poco efficace
nei confronti delle infestanti e si caratterizza per la lentezza di lavoro.
Così attraverso l'esame del funzionamento dell'erpice in campagna, ho pensato
di inserire in ciascuna delle lame verticali del rotore una lama orizzontale
a forma di triangolo scaleno con la superficie orientata verso l'interno. L'inserimento
avviene in maniera molto semplice, mediante pressione ed incastro. In questo
modo la superficie non lavorata fra il primo ed il secondo passaggio del rotore
viene eliminata e il taglio orizzontale del terreno colpisce le radici delle
infestanti.
Così - continua Burato - ho potuto eliminare i trattamenti
diserbanti in pre-emergenza, con notevoli vantaggi di ordine economico
ed ambientale. Inoltre, per l'effetto combinato del taglio orizzontale e di
quello verticale, la rottura delle zolle per la preparazione del letto di semina
viene di gran lunga migliorata, aumentando la velocità del lavoro e ottenendo
una riduzione dei costi.
E a proposito di costi, chiediamo a Burato, quali sono quelli della lama orizzontale? Non più di diecimila lire al pezzo, risponde compiaciuto. Né va trascurato che la lama può essere applicata a qualunque tipo di erpice presente nel mondo.
A questo punto non ci resta che augurare al funzionario dell'Unione agricoltori di Venezia, p.a. Giovanni Burato, la miglior fortuna per la sua invenzione, che ha già avuto un'autorevole e lusinghiera presentazione sul settimanale "Terra e Vita" da parte del prof. Luigi Sartori, del Dipartimento territorio e sistemi agroforestali, Sezione meccanizzazione e impiantistica, dell'Università di Padova.