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24. Rājasūyika
( Il sacrificio rājasūya. II, 30-32)
XXX 1 Vaiśaṁpāyana disse: con la protezione del dharmarāja, con la cura della verità, e con la fine dei nemici, delle proprie azioni erano soddisfatte le persone, 2 e per le giuste tasse di quei forti, e per i comandi secondo il dharma, la pioggia era secondo i desideri, e florido era il popolo, 3 tutte le azioni intraprese andavano bene, il commercio e l'allevamento erano specialmente ampi, e tutto questo era in armonia col l'agire del re, 4 con i ladri e gli imbroglioni o re, e reciprocamente, i favoriti dei re non erano uditi fare falsi discorsi, 5 mancanza di pioggia o troppa pioggia, e aumento di malattia, e incendi, tutto questo non vi era allora con Yudhiṣṭhira saldo nel dharma, 6 per fargli piacere, per onorarlo, per offrire spontaneamente tributi, i sovrani venivano ad uno ad uno non per altri motivi, 7 con giusti apporti di ricchezza crebbe grandemente la sua provvigione, da rendere impossibile farne la distruzione anche in cento anni, 8 il sovrano, la quantità del suo tesoro, e dei granai, conoscendo, il re kuntīde pose mente al sacrificio, 9 e tutti gli amici singolarmente o assieme a lui dicevano: “il tempo del tuo sacrificio o potente si compia qui nel presente momento, 10 quindi pure a questi parlanti si aggiungeva Hari, antico ṛṣi, anima dei veda, e pure visibile ai sapienti, 11 il migliore di quelli che stanno sulla terra, origine e fine, signore del passato, del futuro, e del presente, è il Keśava uccisore di Keśin, 12 difesa di tutti i vṛṣṇi, che dà sicurezza nelle difficoltà, uccisore di nemici, messo in testa all'esercito, battendo un grosso tamburo, 13 il mādhava portando al dharmarāja una variegata quantità di ricchezze, quella tigre fra gli uomini circondato da un grande esercito, 14 quella quantità di ricchezze senza fine era un interminabile oceano di gemme, rumoreggiando col frastuono dei carri entrava in quell'ottima città, 15 come la tenebra dal sole, come la bonaccia dal vento, dall'arrivo di Kṛṣṇa gioiva la città bhārata, 16 con gioia avvicinandolo, e onoratolo secondo le regole, e chiesto della sua salute mentre era comodamente seduto, Yudhiṣṭhira, 17 assieme ai sapienti dei riti a cominciare da Dhaumya e dal dvaipāyana, e con Bhīma, Arjuna e i gemelli disse a Kṛṣṇa: 18 “per tuo merito o Kṛṣṇa, tutta la terra è in mio potere, e molta ricchezza per tua grazia o vṛṣṇi, è stata acquistata, 19 io, quindi tutto questo voglio secondo le regole, o figlio di Devakī, devolvere ai principali brahmani, e al fuoco, veicolo dell'oblazione o mādhava, 20 questo io voglio sacrificare o dāśārha assieme a te, e ai fratelli minori o grandi-braccia, tu devi permetterlo a me, 21 la dīkṣā tu stesso prendi o Govinda per te o grandi-braccia, sacrificando tu in persona o dāśārha, io sarò libero da peccato, 22 oppure concedilo a me coi miei fratelli o glorioso, e col tuo permesso o Kṛṣṇa, potrò adire al supremo sacrificio.” 23 a quello pieno di qualità, che a lungo aveva parlato, Kṛṣṇa rispose: “tu o tigre fra i re, meriti di essere il sovrano supremo, il grande rito, celebra quindi, da te ottenuto noi saremo soddisfatti, 24 celebra il sacrificio desiderato, che io sono intento al meglio, e pure comandami il da farsi io compirò ogni tuo ordine.” 25 Yudhiṣṭhira disse: “ogni frutto o Kṛṣṇa, scopo e successo è giunto a me, quando tu o signore-dei-sensi secondo il desiderio a me sei giunto.” 26 Vaiśaṁpāyana disse: con permesso di Kṛṣṇa il pāṇḍava assieme ai fratelli, iniziava i preparativi per compiere il rājasūya, 27 quindi ordinava il pāṇḍava, distruttore dei nemici, a Sahadeva il migliore dei combattenti, e ai ministri ogni cosa, 28 nel sacrificio come furono elencati gli strumenti del sacrificio dai ri-nati, così tutto fu approntato e pure tutte le benedizioni, 29 “ le cose occorrenti ai principali sacrifici riferite da Dhaumya velocemente, siano raccolte e gli uomini secondo necessità e nel giusto ordine, 30 Indrasena e Viśoka e Pūru l'auriga di Arjuna, alla raccolta di cibo siano impiegati per farmi piacere.” 31 e tutti i desideri dei celebranti concernenti gusto e profumi, deliziosi alla mente e piacevoli ai brahmani o migliore dei kuru, 32 tutti gli ordini compiuti nello stesso tempo in cui erano pronunciati, annunciava al grand'anima dharmarāja, il migliore dei combattenti Sahadeva, 33 quindi il dvaipāyana o re, i celebranti riuniva, i gloriosi ri-nati in persona, come veda incarnati, 34 per sé prese il ruolo del brahman il figlio di Satyavatī e il toro dei dhanaṁjaya Susāman il cantore sāmaga, 35 Yājñavalkya piissimo brahmano divenne quindi il principale adhvaryu, Paila il figlio di Vasu divenne hotṛ assieme a Dhaumya, 36 e di costoro le schiere dei discepoli e i figli o toro dei bhārata, divennero hotraga, tutti sapienti dei veda e dei vedāṅga, 37 questi proclamato un giorno favorevole, avendo in mente la regola dichiarata negli śāstra, iniziarono quel grande sacrificio agli dèi, 38 là comandati degli artigiani costruirono edifici, ampi e incrostati di gemme, come le dimore dei celesti, 39 quindi il re, quel migliore dei re comandava a Sahadeva come suo ministro immediatamente, il migliore dei kuru: 40 “per fare gli inviti manda rapidamente tu messaggeri veloci.” udite le parole del re egli spediva allora messaggeri: 41 “invitate dai regni i brahmani e i sovrani, e i popoli e gli śūdra rispettabili e tutti riportate!” 42 essi a tutti i sovrani della terra per ordine del pāṇḍava, l'invito portavano, e altri ne spediva, 43 quindi a tempo debito, il figlio di Kuntī Yudhiṣṭhira fu consacrato dai savi per il rājasūya o bhārata, 44 purificato quindi il dharmarāja, l'anima pia Yudhiṣṭhira, si recava al luogo del sacrificio circondato da migliaia di savi, 45 dai fratelli e dai parenti e dagli amici e compagni, e dai guerrieri o re, dagli uomini radunatisi da molti luoghi, e dai ministri quel migliore dei sovrani come Dharma incarnato, 46 vennero là brahmani dai regni in continuazione, esperti in ogni conoscenza, istruiti nei veda e nei vedāṅga, 47 per costoro costruirono abitazioni, per ordine del dharmarāja, ricche di cibo e fornite di letti, per ciascuna di quelle schiere, fornite delle qualità per tutte le stagioni, migliaia di artefici le fecero, 48 abitavano in quelle i brahmani ampiamente onorati, raccontando molte storie e guardando attori e danzatori, 49 e dei savi che mangiavano e parlavano, il grande rumore incessantemente si udiva qui, di quelle grandi anime gioiosi, 50 e di ciascuno di quelli a cui veniva dato e di quelli che mangiavano, quelle chiacchere di tal fatta si udivano qui incessantemente, 51 di vacche e di letti centinaia di migliaia o bhārata, e di ornamenti e donne il dharmarāja a ciascuno dava, 52 cominciato così il sacrificio del pāṇḍava grand'anima, unico eroe sulla terra come in cielo lo è Śakra, 53 allora il re Yudhiṣṭhira mandava il pāṇḍava Nakula da Bhīṣma ad hāstinapura o toro dei bhārata, 54 e da Droṇa e da Dhṛtarāṣṭra e da Vidura, e da Kṛpa, e da tutti quei fratelli che erano ben disposti verso Yudhiṣṭhira. XXXI 1 Vaiśaṁpāyana disse: arrivato ad hāstinapura Nakula trionfatore nelle assemblee, il pāṇḍava invitava Bhīṣma e Dhṛtarāṣṭra, 2 andarono tutti felici al sacrificio preceduti dai brahmani, avendo udito del sacrificio del dharmarāja i sapienti nei riti allora, 3 e altri centinaia con animi lieti o toro fra gli umani, desiderando vedere il palazzo e il pāṇḍava dharmarāja, 4 dalle varie regioni giunsero tutti i principi là o bhārata, portando grandi quantità di varie gemme, 5 Dhṛtarāṣṭra e Bhīṣma e Vidura dal grande intelletto, e tutti i fratelli a cominciare da Duryodhana, 6 onorevolmente invitati furono tutti i sovrani a cominciare dal maestro, e il re dei gāndhāra Subala e il fortissimo Śakuni, 7 e il solido Vṛṣaka e Karṇa il migliore dei guerrieri sul carro, il bravo Śalya re di madra e Bāhlika grande sul carro, 8 e Somadatta e il kuru Bhūri e Bhūriśravas e Śala, Aśvatthāman, Kṛpa, Droṇa, e il sindhu Jayadratha, 9 e Yajñasena con suo figlio e Śālva signore della terra, e di prāgjyotiṣa il re, il gloriosissimo Bhagadatta, 10 assieme a tutti i barbari abitanti le rive dell'oceano, e i re montani e pure il re Bṛhadbala, 11 e il pauṇḍraka Vāsudeva, il vaṅga, e il kāliṅgaka, Ākarṣa e il kuntala, e i re degli andhraka e di vānavāsī, 12 i re dei draviḍa e quello dei siṁhala e il re kāśmīra, il potentissimo Kuntībhoja e Suhma il fortissimo, 13 il bāhlika e tutti gli altri valenti re invero, Virāṭa con i figli e Māvella grande sul carro, e re e figli di re, signori di vari popoli. 14 Śiśupāla valorosissimo col figlio o bhārata, fiero in battaglia venne al sacrificio del pāṇḍava, 15 e Rāma, e Aniruddha e Babhru assieme a Sāraṇa, e Gada, Pradyumna e Sāmba e Cārudeṣṇa il valoroso, 16 Ulmuka, e Niśaṭha e il valoroso figlio di Pradyumna, e gli altri vṛṣṇi grandi sul carro, interamente convennero, 17 questi e molti altri re, nati nella regione mediana, vennero al grande rito del rājasūya del figlio di Pāṇḍu, 18 si diedero a questi residenze per ordine del dharmarāja, fornite di molti cibi o re, e adornate da alberi e stagni, 19 quindi il figlio di Dharma a loro fece grandi accoglienze, e onorati i sovrani si recarono alle dimore come descritte, 20 simile a picchi del kailāsa, piacevoli alla mente, e fornite di ricchezze, su ogni lato circondate da alti muri bianchi ben costruiti, 21 fornite di cortine dai bei colori, e ornate di pavimenti di pietre preziose, con agevoli scale e arredate con splendide seggi, 22 coperte di ghirlande profumate da eccellenti aloe, simili per colore ad oche selvatiche, visibili da uno yojana, 23 con agevoli porte non chiuse, dotate di di variegate qualità, con molte ali, di vari elementi simili ai picchi dell'himavat, 24 e riposatisi i signori della terra, vedevano allora mentre distribuiva beni, il dharmarāja Yudhiṣṭhira circondato da molti addetti al sacrificio, 25 quel luogo del sacrificio pieno di principi e di brahmani grandi anime, splendeva allora o re, come la volta del firmamento con gli immortali. XXXII 1 Vaiśaṁpāyana disse: al nonno e al maestro avvicinandosi Yudhiṣṭhira, e salutatili reverentamente o re, queste parole disse a Bhīṣma a Droṇa, a Kṛpa, al figlio di Droṇa e a Duryodhana e a Viviṁśati: 2 “in questo sacrificio voi signori supportatemi in tutto, quanto mi appartiene sia considerato vostro e pure la ricchezza che si trova qui, confortatemi voi signori, consultatovi secondo il mio desiderio.” 3 così avendo parlato egli a tutti loro, già consacrato il maggiore dei pāṇḍava, li associava immediatamente secondo le circostanze alle cose del regno, 4 all'amministrazione dei vari cibi associava Duḥśāsana, e disse ad Aśvatthāman di accogliere i brahmani, 5 poneva Saṁjaya ad accogliere con onore i re, per il saper cosa fare o non fare si affidava ai grandi saggi Bhīṣma e Droṇa, 6 alla ispezione dell'oro dal bel colore e delle gemme, e alla distribuizione delle dakṣiṇa, il re comandava Kṛpa, e altre tigri fra gli uomini in ciascuna cosa impiegava, 7 Bāhlika, e Dhṛtarāṣṭra, Somadatta, Jayandratha, riuniti da Nakula stavano là come maestri spirituali, 8 il pagatore era Vidura lo kṣattṛ, sapiente di ogni dharma, Duryodhana accoglieva interamente gli omaggi onorifici, 9 tutto il mondo era arrivato, desideroso di compiacere con supremi doni, per desiderio di vedere il palazzo e il pāṇḍava il dharmarāja, 10 nessuno offriva un omaggio di meno di mille, con molte gemme là riempivano il dharmarāja, 11 “quanto meno con le mie gemme e danari il kuru può compiere il sacrificio.” così i re rivaleggiando davano il danaro, 12 con le dimore, con le torri alte come dei carri divini, circondate da guardie, e e con le dimore dei re del mondo, assieme alle abitazioni dei brahmani, 13 e con le abitazioni fatte come le parti superiori dei carri divini, e con varie pietre preziose e fornite di supremo lusso, 14 e coi re arrivati, addobbati di suprema ricchezza, risplendeva il luogo del sacrificio del kuntīde grande anima, 15 e per prosperità rivaleggiando col dio Varuṇa, Yudhiṣṭhira, sacrificava col quel sacrificio di sei fuochi, che pieno di dakṣiṇa, tutte le genti in tutti i desideri riccamente soddisfaceva, 16 pieno di cibo, e da varie pietanze, circondato da gente sazia, era egli diligente nel distribuire gemme, avvicinandosi, 17 con offerte e oblazioni di burro sacro al fuoco, libagioni unite a mantra e recitazioni, in questo sacrificio gli dèi divennero soddisfatti dai grandi ṛṣi, 18 e quanto gli dèi, tanto anche i saggi con grandi ricchezze e cibo per dakṣiṇa, si soddisfarono e tutti i varṇa in quel sacrificio furono pieni di gioia.