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85. Gṛhāṇāṁ pravibhāga

( L'assegnazione delle dimore. XII, 40-44)


                              XL

   1 	Vaiśaṃpāyana disse:
     	quindi il re figlio di Kuntī, libero da follia e da ansie,
     	lieto, col viso in avanti sedeva su un supremo seggio d'oro,

   2 	e a lui vicini su due troni avvolti da ottime coperte,
     	Sātyaki e Vāsudeva quei due uccisori di nemici sedevano,

   3 	e messo in mezzo il re Bhīmasena e Arjuna, quelle due,
     	grandi anime sedevano su due soffici troni di perle, 

   4 	e su uno splendido seggio d'avorio intarsiato d'oro,
     	stava anche Pṛthā assieme a Sahadeva e a Nakula,

   5 	Sudharman, Vidura, Dhaumya, e il kaurava Dhṛtarāṣṭra,
     	sedevano ciascuno su dei seggi splendidi come fiamme,

   6 	Yuyutsu, Saṃjaya e la virtuosa Gāndhārī,
     	laddove stava il re Dhṛtarāṣṭra tutti sedevano,

   7 	il re dall'anima giusta là seduto, toccava dei graziosi e bianchi 
     	e perfetti portafortuna, della terra, oro, argendo e gemme,

   8 	quindi tutte quelle persone col purohita davanti,
     	guardavano il dharmarāja che prendeva molta terra

   9 	benedetta, e dell'oro, e vari tipi di gemme,
     	e un vaso per consacrazioni, provvisto di ogni strumento,

  10 	là vi erano dei vasi d'oro e d'ottone, e d'argento e fatti di terra,
     	e grazioni recipienti pieni di riso, di profumi, di latte vaccino,

  11 	e fuochi di legna di śamī, di palāśa di puṃnāga, e miele e burro chiarificato,
     	e cucchiai di ottone, e conchiglie incrostate d'oro,

  12 	e col permesso del principe dāśārha allora il purohita Dhaumya,
     	avendo unto dopo averla tracciata una vedī rivolta a nord-est,

  13 	su un seggio bellissimo in ogni parte morbido con una pelle di tigre sopra,
     	poggiato di saldi piedi, e splendido come il fuoco che divora l'offerta,

  14 	avendo fatto sedere il grand'anima e Kṛṣṇā la figlia di Drupada,
     	sacrificava al fuoco quel saggio avendo prima recitato i giusti mantra,

  15 	e consacrava signore della terra il figlio di Kuntī Yudhiṣṭhira,
     	e il re e ṛṣi Dhṛtarāṣṭra e tutte le altre persone,

  16 	allora ripetevano tutto al suono di cimbali e tamburi,
     	e il dharmarāja quindi tutto accoglieva secondo il dharma,

  17 	e li onorava pure secondo le regole con molteplici dakṣiṇa,
     	quindi con migliaia di pezzi d'oro faceva recitare benedizioni a dei brahmani,
     	perfetti di studi vedici, e dotati di ottima condotta, 

  18 	contenti i brahmani o re, gridavano fortuna e vittoria,
     	risuonando come oche selvatiche celebravano Yudhiṣṭhira:

  19 	 “ o Yudhiṣṭhira grandi-braccia, per fortuna hai vinto o pāṇḍava,
     	per fortuna hai ottenuto il tuo proprio dharma col tuo valore o splendido,

  20 	per fortuna l'armato del gāṇḍīva e il pāṇḍava Bhīmasena,
     	e anche tu siete salvi o re, e pure i due figli di Mādrī,

  21 	salvi da questa battaglia distruttiva di eroi, avendo uccisi i nemici,
     	ora compi tutte le cose future che si devono fare o pāṇḍava.”

  22 	quindi consacrato da quei virtuosi, il dharmarāja Yudhiṣṭhira,
     	otteneva quel grande regno assieme agli amici o bhārata.
     
     


                              XLI


   1 	Vaiśaṃpāyana disse:
     	le parole appropriate per tempo e luogo di quelle persone,
     	 avendo udite, il re Yudhiṣṭhira allora questa risposta diceva:

   2 	“ fortunati sono al mondo i figli di Pāṇḍu di cui questi tori fra i brahmani,
     	qui riuniti decantano le qualità vere o false che siano,

   3 	noi siamo di certo favoriti da voi, questo io credo,
     	giacché voi gioiosi, ci dite che siamo pieni di qualità,

   4 	il grande re Dhṛtarāṣṭra nostro padre è la nostra divinità suprema,
     	restate ai suoi cari ordini se volete farmi piacere,

   5 	solo per questo io vivo dopo aver compiuto questa grande strage di parenti,
     	e io sarò sempre obbediente a lui con grande impegno, 

   6 	se io ho il vostro favore, di voi che siete amici miei,
     	dovete voi vivere con la condotta prima avuta verso Dhṛtarāṣṭra,

   7 	lui è il protettore del mondo e di voi assieme a me,
     	a lui appartiene l'intera terra e tutti i pāṇḍava,
     	e voi dovete tenere in mente le mie parole,

   8 	seguendo il re andate dove egli desidera.”
     	quel rampollo dei kuru licenziate tutte le genti di città e del contado,
     	il kauravya dichiarava Bhīmasena principe ereditario,

   9 	e riguardo i consigli, decisioni, e le riflessioni sui sei modi di regnare,
     	con gioia comandava che fosse messo l'intelligente Vidura, 

  10 	e nello stabilire il da farsi e non, e a pensare a spese e ricavi,
     	appuntava il maturo Saṃjaya dotato di ricche qualità,

  11 	e a stabilire il vitto e il salario dell'esercito,
     	e a controllare la manodopera il re comandava Nakula,

  12 	e a fermare gli eserciti nemici, e a punire gli arroganti,
     	il grande re Yudhiṣṭhira comandava Phalguna,

  13 	e in tutti i riti vedici dei brahmani e nelle altre cerimonie,
     	il tormenta-nemici comandava Dhaumya il migliore dei cappellani,

  14 	e comandava a Sahadeva di stargli sempre al fianco,
     	in modo che protetto in ogni circostanza fosse il sovrano o signore di popoli,

  15 	e in ciascuna cosa che pensava fosse ciascuno adatto,
     	a questa cosa ciascuno appuntava con animo lieto il signore della terra,

  16 	e a Vidura, Saṃjaya ed a Yuyutsu dal grande intelletto
     	diceva il figlio di Dharma, quell'anima gousta uccisore di eroi nemici:

  17 	“ alzatevi, alzatevi a compiere quanto si deve per il re il mio padre,
     	tutto voi dovete compiere con diligenza e secondo le regole,

  18 	e costantemente le faccende che riguardano i sudditi in città e fuori,
     	dovete farle secondo il dharma e obbedendo al re.”
     


                              XLII


   1 	Vaiśaṃpāyana disse:
     	quindi il re Yudhiṣṭhira per quei parenti uccisi in battaglia,
     	singolarmente per ciascuno faceva compiere i riti funebri, quel saggio,

   2 	il re Dhṛtarāṣṭra offriva per il rito funebre dei figli,
     	del cibo dotato di ogni desiderabile qualità e vacche e ricchezze,
     	e gioielli vari e di grande prezzo, quel gloriosissimo,

   3 	Yudhiṣṭhira invece, per Karṇa e per Droṇa grand'anima,
     	per Dhṛṣṭadyumna e Abhimanyu, e per il rakṣas figlio di Hiḍimbā,

   4 	e per gli amici e gli alleati a cominciare da Virāṭa,
     	e per Drupada e per i figli di Draupadī, assieme a Draupadī offriva

   5 	a migliaia di brahmani, destinando a ciascuno separatamente,
     	ricchezze, e vesti e gemme e vacche, e li rendeva soddisfatti,

   6 	e per quei sovrani della terra che non avevano amici,
     	in nome di ciascuno di questi compiva il rito funebre,	

   7 	e padiglioni, fontane, e vari tipi di cisterne, il pāṇḍava
     	faceva approntare per i riti funebri di tutti gli amici,

   8 	pagato il debito per loro, ed evitato ogni rimprovero nei mondi,
     	compiva ogni suo dovere il re, governando le creature nel dharma,

   9 	e onorava come prima Dhṛtarāṣṭra, Gāndhārī e Vidura,
     	e tutti i ministri dei kaurava e anche i servitori,

  10 	e alcune donne che avevano avuto figli e i mariti uccisi,
     	tutte queste il re kaurava pietoso onorava e proteggeva,

  11 	e a poveri, ciechi e miseri, di cibo, vesti e case,
     	conferiva donazioni, il potente re incline alla compassione,

  12 	avendo conquistato l'intera terra, liberato da debiti verso i nemici,
     	non avendo più rivali, felicemente passava il tempo il re Yudhiṣṭhira.
     


                              XLIII


   1 	Vaiśaṃpāyana disse:
     	consacrato il grande saggio Yudhiṣṭhira, ottenendo il regno,
     	purificato a mani giunte diceva al dāśārha dagli occhi di loto:

   2 	“ col tuo favore o Kṛṣṇa, colla tua guida e forza,
     	 e col tuo consiglio o tigre degli yadu, e anche col tuo coraggio,

   3 	ho recuperato questo regno che era del padre e degli avi,
     	omaggio sia a te o Occhi-di-loto, adesso e sempre o uccisore di nemici,

   4 	ti chiamano l'unico puruṣa, ti dicono il signore dei sātvata,
     	i supremi ṛṣi ti celebrano con molti nomi,

   5 	omaggio sia a te o Viśvakarman, Viśvātman, Viśvasambhava,
     	Viṣṇu, Jiṣṇa, Hari, Kṛṣṇa, Vaikuṇṭha, supremo Puruṣa,

   6 	secondo i purāṇa sei stato nel grembo di Aditī per sette notti,
     	tu sei l'unico Pṛśnigarbha, e ti chiamano il Triyuga,

   7 	sei chiamato Śuciśravas, Hṛṣīkeśa, Ghṛtārci, Haṃsa,
     	Tricakṣu, Śambhu, tu sei l'unico Signore, e anche Dāmodara,

   8 	tu sei Varāha, Agni, Bṛhadbhānu, Vṛṣaṇa, tu hai Garuḍa per insegna,
     	tu sei Anīkasāha, il Puruṣa, Śipiviṣṭa, Urukrama,

   9 	tu Vāciṣṭha, Ugra, Senāni, Satya, Vājasani, Guha,
     	l'Incrollabile che respinge i nemici, Saṃkṛti, Vikṛti, Vṛṣa,

  10 	tu sei Kṛtavartman, e Adri, Vṛṣadarbha, Vṛṣākapi,
     	Sindhukṣit, l'onda delle passioni, Trikakud, Tridhāman, il tre volte incrollabile,

  11 	il samrāj, il virāj, lo svarāj e il surarāj, tu la natura e la garanzia del dharma, 
     	tu Vibhu, Bhū, Abhibhū, Kṛṣṇa, e tu sei Kṛṣṇavartman,

  12 	Sviṣṭakṛt, Bhiṣagāvarta, Kapila, tu sei Vāmana,
     	Yajña, Dhruva, Pataṃga, e tu sei detto Jayatsena,

  13 	Śikhaṇḍin, Nahuṣa, Babhru, tu sei Divaspṛś, Punarvasu,
     	Subabhru, Ukṣa, Rukma, tu sei Suṣena, e Dundubhi,

  14 	Gabhastinemi, Śrīpadma, Puṣkara, e Puṣpadhāraṇa,
     	tu Ṛbhu, Vibhu, tu sei ogni minutezza, tu reciti i sāvitri,

  15 	tu il tesoro di acque, tu Brahmā, tu sei Pavitra, Dhama, e Dhanva,
     	tu sei chiamato l'Hiraṇyagarbha, tu sei la Legge, la Benedizione, il Keṣava,

  16 	tu sei origine e fine di tutto o Kṛṣṇa, tu all'inizio crei questo universo,
     	e l'universo è tuo o origine del mondo, omaggio a te o armato di arco, spada e disco.”

  17 	così celebrato dal dharmarāja in quell'assemblea, Kṛṣṇa dagli occhi di loto, pieno di gioia,
     	il principe yādava apprezzava con molte parole il bhārata il maggiore dei pāṇḍava.
     	
     


                              XLIV


   1 	Vaiśaṃpāyana disse:
     	allora il sovrano licenziava tutte quelle persone,
     	e col suo permesso si ritirarono nelle loro proprie case,

   2 	quindi il re Yudhiṣṭhira rivolgendosi a Bhīma dal terribile ardimento,
     	ad Arjuna e ai due gemelli, allora diceva loro quel saggio:

   3 	“ coi corpi colpiti da varie armi dei nemici nella grande battaglia,
     	voi siete stanchi e grandemente tormentati da sofferenze e passioni,

   4 	la dolorosa residenza nella foresta per mia colpa, o supremi uomini,
     	l'avete dovuta sopportare come foste uomini miserabili,

   5 	con gioia e con soddisfazione godete di questa vittoria, 
     	io di nuovo vi incontrerò domani quando sarete riposati e riconfortati.”

   6 	quindi nella casa di Duryodhana abbellita da terrazze,
     	e piena di molte gemme, e di schiave e schiavi,

   7 	concessa dal fratello col permesso di Dhṛtarāṣṭra, Ventre-di-lupo
     	entrava quel grandi-braccia, come il dio nuvoloso nel paradiso,

   8 	come la casa di Duryodhana cosi quella di Duḥśāsana,
     	fornita di terrazze e ghirlande, e abbellita da porte d'oro,

   9 	pienissima di schiave e schiavi, e abbondante di ricchezze e granaglie,
     	acquisiva il grandi-braccia Arjuna per ordine del re,

  10 	e la residenza di Durmarṣaṇa, migliore della casa di Duḥśāsana,
     	simile alla residenza di Kubera, adornata di gemme e d'oro,

  11 	al meritevole Nakula che era stato ferito nella grande battaglia,
     	contento o grande re, la dava il dharmarāja Yudhiṣṭhira,

  12 	e l'eccellente dimora di Durmukha, splendida e adornata d'oro,
     	piena di donne dagli occhi di petali di loto, e di seggi,

  13 	la offriva a Sahadeva che sempre compiva il suo bene,
     	ed egli si rallegrava avendola ottenuta come il dio delle ricchezze il kailāsa,

  14 	Yuyutsu, Vidura e Saṃjaya dal grande splendore,
     	Sudharman e Dhaumya, si recarono ciascuno alla propria dimora,

  15 	il nipote di Śura assieme a Sātyaki entrava nella residenza 
     	di Arjuna, quella tigre fra gli uomini, come una tigre in una grotta montana,

  16 	e là essi felicemente dormivano forniti di ottimi cibi e bevande,
     	e felicemente svegliatisi, si recarono dal re Yudhiṣṭhira.”