Don Claudio - Il nostro viaggio a Santiago
Da poche
settimane siamo rientrati con 43 giovani e alcuni preti della città di Legnano
(MI) dalla stupenda esperienza del Cammino di Santiago. Veramente, non ci
sono paroSle per descrivere come il Cammino è veramente una "scuola":
di essenzialità, di condivisione, di dare e ricevere accoglienza... Veramente,
capisci quanto dai per scontato; e il cammino ti costringe ad assaporare cose
che la fretta ti “ruba”…
L’obiettivo del nostro viaggio (in parte fatto in bus e in parte a piedi) era di percorrere l’antica strada dei pellegrini medievali che dal 900 percorrevano quelle strade verso la tomba di S. Giacomo apostolo a Santiago. Da Roncisvalle a Santiago de Compostela, ovvero 750 km. dalla Francia all'Atlantico, attraverso la Navarra, la Rioja, la Castiglia e la Galizia.
Siamo arrivati
ai piedi dei Pirenei francesi (vicino a Lourdes), a S. Jean Pied-de-Port, e lì
accolti benissimo dal locale "Accueil"; dall'alto della cittadella
fortificata di S. Jean abbiamo visto i Pirenei e il passo di Roncisvalle. In
questa tappa non abbiamo potuto fare a meno di godere la natura e i boschi
rigogliosi nei quali ci si trova immersi. Abbiamo fatto a piedi parte della
“via bassa”, un sentiero che attraversa i Pirenei e siamo arrivati nel tardo
pomeriggio a Roncisvalle, dove c’è una grandiosa Abbazia, che accoglie i
pellegrini che da lì partono per Santiago. Qui ci hanno dato lo spazio del loro
campeggio attrezzato (eravamo in 43!) e ci siamo trovati benissimo! In serata la
bellissima e suggestiva Messa con la benedizione dei pellegrini nella splendida
chiesa del XIII sec.; in nottata un fortissimo temporale e acqua a volontà (è
stato il nostro battesimo!).
Secondo
giorno: visita di Pamplona, che
abbiamo gustato... Ci siamo fermati all'Alto del Perdon, è un valico che
collega le due valli. E' un posto molto panoramico e ventoso, situato in
mezzo a mulini a vento, e c'è un monumento al cammino fatto di lamiere
tagliate. Sul monumento sono incise queste parole: Donde se cruza el camino
del viento con el de las estrellas (dove si incrocia il cammino del vento
con quello delle stelle). Lì
abbiamo visto da una parte i Pirenei e dall'altra la Castiglia e in fondo la
Galizia. Alla sera ci siamo fermati a Najera; abbiamo avuto seri problemi per la
sistemazione; alla fine abbiamo trovato un camping privato che per una modica
cifra ci ha dato il posto x piantare le tende e dormire.
Terzo
giorno: San Juan de Ortega. Qui abbiamo iniziato ad assaporare il Cammino. E'
uno dei luoghi più suggestivi del Cammino. Vi si arriva da un paesaggio
solitario e selvaggio. Un tempo i monti circostanti facevano paura ai pellegrini
per i briganti, i lupi e mille pericoli naturali. Scorgere il complesso del
bellissimo monastero è un'emozione. Siamo a mille metri. Abbiamo fatto i circa
6 km di strada per arrivare a S. Juan e lì abbiamo conosciuto anche noi il
simpatico don Josè che ci ha raccontato molto della storia di questa chiesa, di
questo monastero, del capitello dell'annunciazione che viene illuminato nei 2
giorni di solstizio ogni anno…
Poi a Burgos, bellissima città. Abbiamo visto la Cattedrale che da sola merita quasi il viaggio dall'Italia (è una delle più belle d'Europa).Abbiamo dormito in tenda fuori dall'albergue.
Al mattino, a Leòn, altra gran bella città e subito partenza per O’ Cebreiro.
Ci fermiamo a O' CEBREIRO : a 1293 m. di altezza, è uno dei luoghi più suggestivi del Camino. Pochissimi borghi conservano, come questo, il potere di evocare il passato. In una zona dove abbondano nebbia e neve, ci sono casette dal tetto di paglia e a forma circolare, di derivazione celtica.
Fermarsi a Cebreiro è una cosa da fare assolutamente. Si capisce qualcosa delle asprezze che il pellegrino doveva affrontare, ma nel contempo si gustano anche la bellezza della natura, il silenzio e la pace.
Qui abbiamo alloggiato nelle nostre comode tende nel campo appena dietro la chiesa di Cebreiro. Panorama stupendo nel pomeriggio con scorci fantastici sulla Galizia che si apriva davanti a noi... in serata dopo la Messa è arrivata la nebbia... Certo che attraversare questo pugno di case al buio, con la nebbia, ci ha riportati indietro nel tempo...
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Al mattino siamo ripartiti dal Cebreiro ancora con una grande nebbia e un po' di freddo... Destinazione: Barbadelo. Da questo piccolo borgo doveva iniziare il nostro cammino a piedi. C’erano i cippi lungo il cammino, ogni 500 metri indicavano la distanza che ci separava da Santiago. Barbadelo: cippo “108 km”. Siamo scesi dal bus con i nostri zaini troppo carichi e ci siamo messi in cammino. Abbiamo fatto una ventina di km ca. senza problemi. Siamo arrivati a Portomarin nel pomeriggio. Dopo essere stati sistemati nella palestra comunale, ci siamo goduti la piscina comunale vuota e aperta (per 1,5 euro!!). Decisamente rilassante!
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Mattina dopo: da Portomarin a Melide (39 km. - tappa molto impegnativa - 10 h). Tappa con ambienti che continuamente variano, ma che poi, tra loro, si ripetono: boschi, prati, pascoli, paesini, torrenti, ponti. Non passavano più 39 km! soprattutto gli zaini si facevano sentire tantissimo! I ragazzi sono arrivati un bel po' affaticati, io confesso che ero stremato...
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Terza tappa: Melide-Arca. (32,5 km. - tappa media - 8 h). Tappa simile alle due precedenti. Male ai piedi, ai tendini un po' infiammati, ma si andava avanti. Arriviamo ad Arca; non c'è posto e ci danno l'unico luogo disponibile: nella parte inferiore dell'ostello dove c'è il posto per i cavalli (che non ci sono). Una vera e propria "stalla" dove mettiamo le nostre tende e lì celebriamo la Messa (d'altra parte, 2000 anni fa in una stalla non è iniziato tutto? Abbiamo precedenti più che illustri...).
Al mattino di domenica 25 agosto, partiamo da Arca alla 4.30 per arrivare per tempo alla Messa delle 12 a Santiago. E difatti ci arriviamo alle 11, il tempo x fare chi la "compostela", chi colazione...
Nel pomeriggio,
andiamo con il pullman a Finisterre, con un tempo splendido; è il punto più
a ovest di tutta Europa. Da lì i pellegrini medievali scrutavano l’Oceano
sconfinato e raccoglievano dalla spiaggia le conchiglie che riportavano a casa:
erano arrivati alla Fine della terra. Lì ci siamo goduti un fantastico tramonto
con il mitico "raggio verde" all'orizzonte...
Dormiamo a Santiago e il giorno dopo ci godiamo la Cattedrale, senza la
confusione e la gente del giorno prima. Abbracciamo la statua di San Giacomo,
come hanno fatto generazioni di pellegrini e preghiamo. Inizia il viaggio di
ritorno che facciamo in maniera “soft” con soste decisamente rilassanti: a
Gijon facciamo un pomeriggio di
relax in spiaggia e bagno nell’Oceano. Poi Carcassonne e altra fermata in
Camargue, a S. Maries de la Mer. Bagni e relax…
Veramente una bella esperienza che ha segnato molto anche i ragazzi/e e che ha fatto nascere anche il desiderio a qualcuno di compiere l'intero Cammino... Un'esperienza che consiglio a tutti!
don Claudio donclaudio.stram@virgilio.it