La produzione orafa italiana |
Forse non tutti lo sanno ma il nostro paese è il più grande trasformatore di metalli preziosi in articoli di oreficeria e gioielleria. I manufatti, oltre ad essere utilizzati nel mercato italiano vengono esportati in tutto il mondo . Il prodotto italiano si distingue sulle vetrine di tutto il mondo rispetto al prodotto estero per la qualità di finitura ed il disegno e per questo rimane privilegiato nonostante la concorrenza sviluppata da produzioni effettuate in paesi in cui la manifattura è molto più economica rispetto alla nostra.
Le aree in cui il settore orafo si è sviluppato sono in piemonte in provincia di Alessandria ( Valenza Po ) per quanto concerne la gioielleria , Arezzo e Vicenza per l'oreficeria .
Nella provincia di Vicenza ed in particolare nel comprensorio bassanese si è affermata la produzione industriale di oreficeria con aziende che, unendo alla manualità dell'orafo la più avanzata tecnologia meccanica e di automazione ottengono un prodotto che viene collocato nelle più qualificate grandi distribuzioni del mondo.
Ma come si ottiene un prodotto finito di oreficeria?
Si parte innanzitutto dalla materia prima che è l'oro. Siamo abituati a vederlo nelle vetrine sotto forma di anelli , bracciali o catenine ma allo stato puro difficilmente lo abbiamo avuto sottomano .
L'oro puro viene immesso sul mercato da banche ed istituti specializzati in fusione di metalli preziosi con una purezza che varia da 995 a 999 parti su 1000 ( secondo l'espressione da noi utilizzata in millesimi o 24 Karati ( attenzione : non è il carato che si usa per le pietre preziose ) sotto forma di barre standard (da 12500 grammi ) , da lingotti da 1000 grammi o da lamine di frazioni di peso inferiore . L'industria orafa , con un procedimento di fusione lo " lega " con argento, ottone, rame e zinco in parti differenti fino ad ottenerne un metallo legato con una caratura e con caratteristiche di duttilità e malleabilità ben precise che ne permettano una buona lavorazione.
La caratura dell'oro varia a seconda dei paesi in cui viene commercializzato:
caratura in
millesimi ( /..) |
Equivalente a
Karati ( KT ) |
Paese di utilizzo |
917 circa | 22 | Solo per monete in oro ( tutto il mondo) |
800 | Portogallo | |
750 | 18 | Italia ,francia ,Spagna, Giappone ecc.. |
585 | 14 | Stati uniti / Europa dell'est ecc... |
375 | 9 | Inghilterra - Sud Africa - Australia |
333 | 8 | Germania |
Più è bassa la caratura dell'oggetto meno sarà prezioso il suo valore in proporzione.Il valore viene sempre considerato sommando il valore dell'oro puro contenuto ( la quotazione varia giornalmente in borsa ) al valore della manifattura eseguita sul manufatto.
Un esempio : un bracciale di oro 750/.. ( 18 kt) pesa 10 grammi. Questo bracciale sarà composto da 7,5 grammi di oro puro e da 2,5 grammi tra argento , ottone e rame.
Il gioiello finito reca impresso un marchio ottenuto mediante punzonatura con scritta la caratura dell'oggetto ed il numero identificativo attribuito dallo Stato al produttore.
Una volta ottenuta una lega a titolo si passa a fasi diferenti di lavorazione a seconda del gioiello da ottenere:
Dette realtà produttive generano parallelamente lo sviluppo di settori comuni come:
ai quali si affidano indistintamente i vari produttori.
Da considerare che ci sono aziende che svolgono esclusivamente determinate fasi di lavorazione, lasciando ad altre la finitura. La nostra zona si caratterizza per una prevalenza di aziende con ciclo completo. Il risultato è sicuramente una maggiore affidabiltà, una qualità superiore di prodotto ed una esclusività su articoli immessi nel mercato.