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Here a description of my first open TEM cell capable up to 250 V/m with a low cost 25 W amplifier.
Dimension are: 730 x 250 x 250 l*p*h. DUT max dimensions: 80*80*80 all quote are mm
As you can see, the picture doesn't show a table of an EMC laboratory but my dining-table!
LISN monofase per misure di emissione condotta su linee di alimentazione
Lo scopo della misura delle emissioni condotte è quello di misurare
le correnti di disturbo che escono attraverso il cablaggio di alimentazione
di una apparecchiatura.
E' anche possibile, invertendo la metodologia di misura verificare la suscettività
alle emissioni condotte di una apparecchiatura cablata ad una sorgente di
alimentazione.
Dopo questa premessa è facile intuire che per effettuare la misura
di corrente uscente dalla apparecchiatura ( di seguito EUT ) è sufficiente
utilizzare una sonda di corrente che abbia le caratteristiche di sensibilità
e banda passante adeguate, ed il gioco è fatto.
Tuttavia, poiché è necessario poter confrontare e riprodurre
le prove effettuate in luoghi diversi la prova con una semplice sonda di
corrente non è sufficiente. Infatti, le condizioni di attenuazione
e di impedenza di carico al variare della frequenza possono essere molto
diverse al variare della sorgente di alimentazione.
E' quindi necessario poter normalizzare le condizioni di attenuazione e
di impedenza di carico per permettere la confrontabilità delle misure.
Una rete di stabilizzazione ( LISN line impedance stabilization network
) svolge esattamente questo compito: rappresenta una impedenza costante
alla presa di alimentazione del EUT per tutte le frequenze dell' intervallo
di misura preso in considerazione.
L' intervallo di misura nel caso della applicabilità delle normative
CISPR-22 è compreso tra 150 kHz e 30 MHz. L' impedenza caratteristica
è fissata a 50 ohm ( tipico delle app. di misura per r.f. )
Lo schema di Fig. 1 rappresenta una possibile soluzione alle caratteristiche sopraindicate
Fig. 1 Schema elettrico LISN monofase
Il gruppo composto dalla induttanza da 50uH ed il condensatore da 1uF
posto tra in fase e terra e tra in neutro e terra impediscono a disturbi
provenienti dalla linea di alimentazione di propagarsi verso il EUT e di
falsare il risultato delle prove. Contemporaneamente la reattanza induttiva
( xL ) delle induttanze in serie eleva l' impedenza vista dal lato EUT:
F= 150 kHz xL = 47.1 ohm F = 30 MHz xL = 9.42 kOhm
I condensatori da 100 nF in serie alle uscite per l' apparecchiatura di misura servono semplicemente a disaccoppiare in a.c. La reattanza dei condensatori è:
F= 150 kHz xC = 10.6 ohm F= 30 MHz xC = 0.05 ohm
L' impedenza vista dai terminali "lato EUT" è in prima
approssimazione l' impedenza dello strumento di misura posto sui terminali
Vp e Vn.
Ecco raggiunto il requisito primario della LISN, la stabilizzazione della
impedenza ad un valore noto e ripetitivo ( 50 ohm ).
Lo schema di Fig. 2 riporta la simulazione effettuata sul modello approssimato
della LISN realizzata.
Il valore delle induttanze è 65uH per esigenze costruttive, i componenti
in più rispetto allo schema di principio di Fig. 1 sono stati introdotti
per simulare un modello fisico del cablaggio.
Fig. 2 schema elettrico utilizzato per simulare la LISN monofase con APLAC
In queste condizioni la perdita di inserzione ottenuta tra le due porte
di uscita e quella di misura Vp, con la porta Vn in cortocircuito è
visibile in Fig. 3
Fig. 3 perdita di inserzione LISN
Con una misura riflettometrica è possibile ottenere il valore
della impedenza che la LISN presenta ai morsetti di uscita.
In teoria il circuito equivalente per l' impedenza di ingresso si può
ricondurre a:
La Zin è facilmente calcolabile,
Zin= 1/Y dove Y= 1/(xL+xC1) + 1/(xC2 + 50)
risolvendo a 150 kHz ottengo Zin= 26.83 ohm
risolvendo a 30 MHz ottengo Zin= 49.78 ohm
La figura 4 riporta il diagramma dell' impedenza di uscita ottenuto mediante
la simulazione con APLAC. Il diagramma
riporta l' andamento del coefficiente di riflessione per una impedenza normalizzata
di 50 ohm.
La curva è praticamente inscritta nel primo cerchio a 'gamma' costante
di 0.33 che corrisponde ad una impedenza compresa tra 25.18 ohm e 99.25
ohm.
Fig. 4 Impedenza ai morsetti di uscita della LISN simulata con APLAC
Le caratteristiche ottenute con la simulazione sono confermate dalle prove pratiche effettuate sulla LISN montata in laboratorio. La elevata perdita di inserzione alle alte frequenze è da ricercarsi in un 'pessimo' ritorno di massa dovuto ad una costruzione non 'ingegnerizzata' del prototipo.
Prossimamente saranno disponibili i grafici ottenuti con misure al NETWORK ANALYZER della perdita di inserzione e dell' impedenza di uscita effettuate sul prototipo realizzato.
Sono graditi commenti,
suggerimenti etc.