Jorge Luis Borges

 

Palermo - Premio Poesia Internazionale

Qui sono io che dono al grande Jorge Luis Borges, poeta e scrittore argentino, un mazzo di fiori gialli e rossi, simboleggianti i colori della Sicilia. Il giallo oro delle messi e il rosso sangue della Vita: gli stessi delle Pampas argentine un modesto tributo alla sua opera: al mas Poeta do Mundo, vincente avvincendo

 


Due piccole poesie di Borges.....

 

I miei libri

I miei libri (che ignorano che esisto) sono parte di me come il mio viso
Di tempie grigie e di grigi occhi che vanamente cerco negli specchi
E che percorro con la mano concava.
Non senza qualche logica amarezza
Suppongo che le parole essenziali che mi esprimono
Stanno in quelle pagine che mi ignorano, non in ciò che ho scritto.
Meglio così. Le voci dei morti mi diranno per sempre.

 

Il Dono Infinito

Un pittore ci promise un quadro. Adesso, nel New England, so che è morto.
Ho sentito, come altre volte, la tristezza di capire che siamo come un sogno.
Ho pensato all'uomo e al quadro perduti.
(Soltanto gli Dei possono promettere perchè sono immortali)
Ho pensato al luogo prestabilito che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se la tela fosse lì, diverrebbe con il tempo
quella cosa in più, un cosa, una delle vanità, abitudini della mia casa;
Essa esiste in qualche modo. Vivrà e crescerà come una musica,
e rimarrà con me fino alla fine.
Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere perchè nella promessa c'è qualcosa di immortale)

( Il dono Infinito è una delle poesie più famose di Borges; forse fin troppo.
La pubblico però perchè la vedova di Borges l'ha recentemente
disconosciuta escludendo che si tratti di uno scritto del marito.
Comunque sia, essa, per me è esistita, nel mio tempo e nel mio spazio,
proprio come il quadro mai dipinto. Grazie Jorge Borges )