Oggi l' Ex Libris è usato da chi ama i libri e desidera che i suoi libri abbiano un segno di riconoscimento, una faccia appunto, tanto per restare in tema. Gli stili possono essere i più diversi e rappresentare tutte le tendenze di tecnica e gusto grafico . Vanno dalla pur sempre valida e diffusissima marcatura a mano, al timbro di tipo protocollare, al cartellino con numerazione progressiva (tipico delle biblioteche pubbliche o comunque vaste), ai veri e propri cartellini da libro prodotti da artisti, secondo gli stili grafico artistici più vari e solitamente eseguiti con le tecniche della stampa di incisioni. Esiste anche un mercato di collezionisti di Ex Libris e questo (il mercato), come spesso accade, pare snaturare tutta la produzione exlibristica. A volte pare che gli esecutori di Ex Libris lavorino più per questo mercato che per un vero e proprio committente . La tradizione vorrebbe che il cartellino da libro non fosse commerciabile, che tra i collezionisti vigesse la tecnica dello scambio ( anche impari) e che gli autori si attenessero alle regole dettate dalla funzione dell'opera: piccolo formato ( il cartellino deve essere attaccato al libro), l'incisione deve contenere il nome del committente e la dizione "Ex Libris" e la tematica dovrebbe essere in relazione con le caratteristiche (fisiche, psichiche, lavorative ecc...) del committente o comunque aderire ai desiderata dello stesso. |
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Questo è un esempio curioso di faccia attribuita ad un libro. Il libro, testo prezioso per la storia del cartellino da libro ita- liano, è quello riprodotto a fianco. Il suo proprietario originale ha usato come "faccia" per il suo libro ben tre tecniche di marca- catura diverse: un timbro, una scritta a mano ed un ex libris ad etichetta con numerazione progressiva. Era evidentemente un tipo meti- coloso, e ed era molto legato ai suoi libri. Sono orgoglioso di essere il nuo- vo proprietario di questo libro e ringrazio, anche in questa sede, gli amici che, conoscendo la mia curiosità, me l'hanno regalato. |