
Rudy Ippolito: "Primo comando"
Venerdì ore 14,30 "È ARRIVATA NUOVA POSTA, LEGGERE ADESSO ?" è Giorgio che mi
conferma di non poter essere all'Elba per il w.e. porc... mis... , arriva una nuova posta
sempre di Giorgio, mi dice, guarda la barca è la se vuoi andare vai e mi dice
anche a chi rivolgermi per le chiavi.
Non credevo a quello che avevo letto e dopo varie chiacchierate email e telefoniche....
è confermato.
Sono subito assalito da pensieri contrastanti, la voglia, l'entusiasmo, la gioia, poi il peso
della responsabilità, il fatto di essere la persona più esperta di un equipaggio
formato da due, io e Claudia.
Provo a contattare più persone che hanno già esperienza ma nessuno può, sono indeciso,
leggo e rileggo più volte la mail e alla frase "Di te mi fido..... Almeno ti fai 'st'esperienza
di comando!!!" non ho dubbi chiamo Claudia la quale mi chiede come prima informazione
se ero oltre il litro tanto per essere metà pomeriggio, per poi passare ai vari commenti
del tipo "ma... secondo me t'ha dato di balta il cervello !!!" ...alle 20 le valige sono pronte e
caricate, alle 5 di sabato siamo in macchina direzione Piombino, nella prima mattinata
sbarchiamo a Porto Ferraio, l'umore è alle stelle, quei 18 Km. non finiscono mai
affronto ogni curva con l'entusiasmo di un bambino che aspetta di scartare i regali
di natale, finalmente il marina, scruto attentamente tutti gli alberi per trovare quello
del Dehler, "- eccolo.... - no quello ha il rolla randa, - è quello accanto - ma non vedi che il
fiocco è verde ? " una corsa a prendere le chiavi finalmente siamo in banchina,
zaino e valigia alla mano a guardare la barca nei suoi 12 mt. di bellezza.
In 1h. mettiamo in vita il dehler, corrente, acqua, strumenti, una spesa per la cena,
quando tutto è a posto, ci guardiamo, - vento non ce n'è - che si fa usciamo?
detto fatto, mollate le cime d'ormeggio siamo già all'imboccatura del porto,
non riesco ancora bene a descrivere la sensazione esatta, ma dal mio quasi 1,90
di altezza mi sentivo ancora di più.... non so cosa ma di più !!!!
Una volta fuori ancora niente vento solo qualche leggera ventatina, ok sistemiamo le vele,
prua al vento (quasi nullo) e su la randa, poi il fiocco, le vele prendono quel poco vento
tanto per rimanere stese al limite dello sventamento, passiamo 2h. a divertirci con le varie
regolazioni parlando tra noi come professionisti, con qualche intoppo nel dare il giusto
nome ad ogni cosa, per fortuna che mi ero stampato il corso di Mauro Fornasari e non posso
negare che il suo aiuto me l'ha dato.
Tutto prosegue tra virate strambate alla mitica andatura di 1,5 - 2 nodi Max.
Il vento cade del tutto quando ormai siamo in prossimità del porto, - prua al vento
(ora proprio assente) e via le vele, rimaniamo 1h. circa fermi sospesi in un mare blu
turchese, quasi surreale da quanto piatto.
Sono le 17 rientriamo il sole è già da un po' coperto da nuvoloni neri che sovrastano
i monti dell'isola...
Il cielo ha assunto un colore plumbeo nel giro di 30', e promette pioggia
2 min. all'ingresso del porto e una prima ventata di traverso mi lascia
pensare, ancora sorridente dico - ma porca miseria sta a vedere che
preciso ora che devo ormeggiare!
Altre due ventate, sono all'ingresso, una volta dentro quello che
al traverso lo trovo di prua, rinforza sempre più nel porto entrano
raffiche che fanno creste bianche in acqua e sibilare le sartie delle
barche ormeggiate, le bandiere tutto attorno sbattono con
una frequenza simile al rullio di tamburi del circo, non mi sembra possibile,
tutto questo in 10 min.
Il Dehler diventa sempre meno governabile, Claudia è a prua, entrambi
cerchiamo qualcuno con lo sguardo sulla banchina per il corpo morto,
cavolo! la banchina è deserta e le barche sembrano tutte vuote, ancora
raffiche non riesco a tenere la prua al vento mi giro verso sx allora motore
dietro timone a sx niente sembra cambiare, la barca non reagisce
la raffica finisce e lascia il posto ad una nuova di uguale intensità, motore
avanti timone all'orza e riprendo il vento a prua, sono quasi al posto barca
lascio il motore al minimo e col timone tengo la prua sempre sulla raffica,
il problema è che per entrare al posto quel bel vento lo devo gestire al traverso
sulla mura di dritta, mando Claudia sotto coperta a chiamare via radio il
circolo della vela, prima di partire le avevo rispiegato tutto,
persino come si accende la luce del W.C. ma non la RADIO non riesce
a selezionare il canale; per farlo c'è una combinazione di tasti che neanche
io ricordavo a mente e dopo varie prove mi conferma di esserci riuscita,
le raffiche continuano e non nego la mia difficoltà nel tenere quella prua che in
altre 2 o 3 occasioni mi ha preso il vento facendomi perdere10 mt. ogni volta
per rimettermi a posto, rientra nel frattempo uno yacht mi passa in velocità per
raggiungere il suo posto con relative ondate cogliendo tutto il mio disappunto
verbale (Brutt.. Figl... d' una Mign....) e via dicendo....
Claudia è alle prese con il circolo della vela io continuo dal timone a sollecitare
l'arrivo in banchina di qualcuno per le cime, in questo momento quanto
avrei tanto voluto vedere uscire Giorgio dalla coperta del Dehler per
dirmi - tu pensa alle cime l'ormeggio lo faccio io, come già successo a Bastia
anche se li il vento era molto meno, non ero riuscito! così ho un momento di
disperazione tendente al panico dove ti senti veramente piccolo e impotente,
esce Claudia dalla coperta mi guarda e dice vogliono sapere se siamo soci
dei "Mille Fiori" o roba del genere a quel punto il panico diventa rabbia e parte
il mio urlo quasi da cavernicolo - La Barca è qui da un anno digli che mi mandino
qualcuno C@2zo!
L'uscita successiva è stata la mazzata finale, - Rudy, non hanno nessun
marinaio a disposizione! Improvvisamente da una barchetta a vela, (battente bandiera
cecoslovacca) 2 posti accanto al mio esce un tipo, probabilmente destato
dal mio ululato, capisce a perfezione la situazione e si proietta in banchina,
prende le cime del corpo morto e salta a prua della barca allerta la moglie la quale
provvede a quelle di poppa.
La mia lingua è perfettamente saldata al palato non mi ricordo neanche più
che sapore abbia avuto la saliva; VIA parto con la manovra non so dire ancora
se la perfezione dell'ingresso sia da ricondurre alla mia bravura o a una botta
di CULO strepitosa, fatto è che Claudia sistema a perfezione le cime di prua,
ma io.... sbaglio il calcio di rigore e la cima di poppa finisce
in acqua dopo avermi saltellato tra le mani come un pesce che ricerca l'acqua,
fortuna che c'era l'altra pronta, l'uomo (di cui ancora ignoro il nome) mi propone
l'altra ma sono troppo preso a dare motore per avvicinarmi, prima mi chiede
il permesso di salire e poi mi sistema una cima di poppa, ok tutto a posto.
Ancora le raffiche scendono forti, faccio il giro delle bitte e con sollievo
(magra consolazione) vedo il mio Amicone, quello con lo yacht, che è con la fiancata sinistra
distesa sulle prue degli altri yacht ormeggiati e due marinai del circolo
che con il loro gommone cercano di raddrizzarlo, stessa sorte è capitata poco
dopo ad un bell' Abbate Primatist meno rovinosa per l'intervento più tempestivo
degli ormeggiatori.
Il bello di tutto questo è che dopo 15 min. di pioggia i nuvoloni hanno
lasciato il posto a qualche spiraglio di sole... e il vento?
Quello neanche a chiederlo, completamente finito.... tutte le bandiere prima
impazzite ora ciondolano con una pigrizia quasi da fare rabbia.
- Io quasi quasi ri-uscirei per fargli schifo!
La risposta ve la voglio risparmiare.
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