Mauro Levrini: "Comics" bonifacio.jpg Un'estate, di passaggio a Bonifacio! Che bello! mare calmo, venti leggeri, relax. Con noi in barca tra gli altri, un amico che, un po' ci si cacciava lui, un po' lo mettevamo in mezzo noi, ma si trovava spesso in situazioni "imbarazzanti". Quella mattina avevamo pescato parecchio pesce, tra cui un branzino da 45 cm e pregustavamo una cenetta annaffiata da alcune bottiglie di bianco che giacevano ormai da "troppo" tempo in frigo. Stavamo riposando le stanche membra in uno dei tanti bar sul porto quando notiamo, qualche tavolino più in là, tre graziose francesine che lanciavano occhiatine e sorrisi verso noi "rudi marinai". L'amico, al quarto o quinto pernod, era già tutto ringalluzzito e noi lo punzecchiavamo: "Dai! fatti sotto! aspettano solo una scusa per farsi rimorchiare!", "sì ma che gli dico?", "Inventati qualcosa!, invitale a bordo!", "ma non so parlare!", poi, lampo di genio! "Le invito a cena!!!!" "Si, dai!"…
Schizza in piedi (vacillando un po') e con quattro bordi dirige verso le ragazze. Si avvicina alla più sorridente e fà: "mademoiselle, voulez vous un poisson comsa?" con gesto delle mani per indicare la lunghezza del branzino che ci attendeva in frigo! Attimo di gelo, il sorriso muore sulle labbra delle ragazze che si alzano offese e imbarazzate brontolando "ah, les italiens!" e qualcosa tipo "@ç@...cochon ...ç@".
Noi, dopo il primo attimo tra il "ma che ha detto?" e il "quello lì non lo conosciamo" ormai ci rotolavamo sotto il tavolo con le lacrime agli occhi per le risate, mentre "l'ingenuo" continuava a chiederci "...ma perché? ...cos'ho detto? ...io mi riferivo al pesce!"
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