L'AFFASCINANTE MONDO DELLE METEORITI
QUANDO IL CIELO DA' SPETTACOLO
Sera del 9 ottobre 1992: per gli spettatori ammassati sulle gradinate degli stadi di football nel nordest degli Stati Uniti, per alcuni secondi lo spettacolo non è più sul prato, ma nel cielo. Un oggetto luminoso, più brillante della Luna piena, è comparso sulle loro teste. Si sposta a grande velocità lungo una traiettoria quasi orizzontale. Improvvisamente si divide in alcune decine di frammenti, creando una lunga scia, e infine scompare dopo un percorso di 700 km, dal Kentucky al New Jersey.
Qualche istante più tardi Michelle Knapp si precipita alla finestra della sua casa nella cittadina di Peekskill, nello stato di New York, perchè ha sentito un forte rumore. Il baule della sua auto, parcheggiata sotto la finestra, è sfondato e bucato. Chiama la polizia. Una rapida ispezione porta al ritrovamento, sotto la vettura, di una pietra nera, infossata nell'asfalto, pesante 12 chilogrammi, grande come un pallone da football americano. Una vicina ha un'intuizione: è una meteorite!
METEORE E METEORITI
Lo spettacolo inconsueto al quale hanno appena assistito migliaia di americani è stato prodotto dalla caduta di una meteorite. Il fenomeno luminoso, la meteora, è stato causato dall'intenso calore sprigionatosi per effetto dell'attrito dell'oggetto celeste con l'aria. Nello spazio la meteorite ruotava intorno al Sole a una velocità che, poco prima di incontrare la Terra, era di 40 chilometri al secondo. Il nostro pianeta ruota a sua volta nello stesso senso a 30 chilometri al secondo, sicchè la velocità rispetto alla Terra stessa risultava di appena 10 chilometri al secondo, salita a 15, pari a 54.000 chilometri all'ora, per effetto dell'accelerazione provocata dall'attrazione gravitazionale all'ingresso negli strati superiori dell'atmosfera. E' la velocità tipica delle meteoriti. E' facile immaginare quanto tremendi siano, a una tale velocità, gli effetti provocati dall'attraversamento dell'atmosfera. E' proprio a causa di questo violento passaggio che la pietra trovata sotto l'automobile di Michelle Knapp è così nera e ha tutti gli spigoli arrotondati che le danno l'aspetto caratteristico delle meteoriti. Se si spacca la pietra, ci si accorge che soltanto un sottile strato superficiale è nero: è quello che si definisce crosta di fusione.
Nel caso della meteorite di Peekskill questa è eccezionalmente spessa ( 1mm ), ma in genere non supera qualche decimo di millimetro. La sottile crosta risulta fusa, vetrificata, ma l'interno della meteorite è intatto, per due ragioni: in primo luogo perchè la parte esterna della meteorite, che si è fusa o volatilizzata e che si è dispersa nell'atmosfera durante la caduta, ha disperso gran parte del calore prodotto. In secondo luogo perchè l'incandescenza dura soltanto qualche secondo e quindi il calore non fa in tempo a diffondersi in profondità ( ma anche in questo caso la meteorite di Peekskill presenta caratteristiche particolari, tra cui una durata della meteora di 40 secondi, dovuta alla traiettoria quasi orizzontale ).
Se si escludono i primi millimetri in prossimità della crosta di fusione, che possono essere stati lievemente interessati, l'interno delle meteoriti non viene quindi modificato dalla caduta, e questo ci fornisce l'opportunità di ricavare una serie di preziosissime informazioni.
IL CIELO PUO' CADERCI IN TESTA?
Ogni anno arrivano a contatto con gli strati superiori dell'atmosfera terrestre milioni di granelli di polvere cosmica, che danno origine all cosidette stelle cadenti; al contrario si stima che gli " incontri ravvicinati " con meteoriti di oltre un chilogrammo siano appena 100.000 al'anno. Quante raggiungono il suolo? Difficile stabilirlo, perchè molte si consumano completamente durante l'attraversamento dell'atmosfera. Pare che alcune migliaia di meteoriti di oltre un chilogrammo arrivino ogni anno sulla superficie terrestre, di cui circa un centinaio pesanti oltre 100 chilogrammi. Ma di queste ultime solo una piccola percentuale viene recuperata. E' accaduto raramente, almeno in epoca storica, che la caduta di un meteorite abbia provocato danni seri. L'automobile di Peekskill è solo la seconda a essere stata colpita. Invece è capitato più di una volta che fosse perforato il tetto di una casa; in Giappone, nel marzo del 1991, fu colpito un battello e si racconta che un cane fu ucciso da una meteorite, per giunta una marziana, caduta a Nakhla, in Egitto, il 28 giugno 1911. Il 14 agosto 1992 una pioggia di meteoriti si abbattè su Mbale, in Uganda, provocando danni non gravi ad alcune case. Furono trovati oltre 800 frammenti, uno dei quali finì sulla testa di un ragazzo ma senza ferirlo: pesava solo 3,6 grammi e, sopratutto, la sua caduta era stata rallentata dalle foglie di un banano.
Per nostra fortuna, le meteoriti veramente grandi sono ancora più rare. Si stima che un asteroide di 10 chilometri di diametro ( circa 1000 miliardi di tonnellate ) colpisca la Terra ogni 100 milioni di anni. Le conseguenze dell'impatto sarebbero evidentemente drammatiche.
UNA CATASTROFE EVITATA
Una " caduta " molto particolare merita di essere segnalata. Il 10 agosto 1972, nel primo pomeriggio, migliaia di abitanti dell'ovest degli Stati Uniti e del Canada videro passare sulle loro teste uno sfolgorante globo di fuoco diretto da sud a nord. Alcuni sentirono una violenta detonazione, ma nessuno assistette alla caduta della meteorite: quest'ultima, in effetti, dopo aver sfiorato la Terra, schizzò nuovamente verso lo spazio, dove prosegue ancora oggi la sua corsa. Le principali informazioni su questo fenomeno provengono da un rivelatore di radiazioni infrarossa collocato su un satellite militare americano, che individò la meteorite a un'altezza di 76 chilometri e la perse di vista un minuto e 40 secondi dopo, 1500 chilometri più a nord e a un'altezza di 102 chilometri. Durante questo intervallo il bolide si era avvicinato alla Terra fino a una quota di 58 chilometri. le dimensioni e la massa di questo oggetto erano probabilmente dell'ordine di 5 metri e di 100 tonnellate.
DA DOVE VENGONO LE METEORITI?
E' noto che la frequenza delle stelle cadenti aumenta in certi periodi dell'anno, quando la Terra, nel suo movimento intorno al Sole, incrocia la traiettoria di una cometa. Le comete emettono polveri che continuano a viaggiare sulle loro orbite. Una parte delle stelle cadenti proviene quindi dalle comete. Diverso è il caso delle meteoriti, che nella stragrande maggioranza dei casi sono frammenti di asteroidi. La stima della loro età, ottenuta misurando il tempo di esposizione alla radiazione cosmica, mostra che la durata del viaggio tra l'asteroide progenitore e la Terra varia da 1 a 100 milioni di anni per gli oggetti formati da rocce, mentre per le meteoriti ferrose può arrivare a 2 miliardi di anni, probabilmente in virtù della maggiore resistenza all'erosione nello spazio.
PIETRE CADUTE DAL CIELO
Fin dai tempi immemorabili le strane masse ferrose trovate nel suolo sono state considerate di origine celeste e per questo venerate. Nel 1576 gli indigeni dell'attuale Argentina ne mostrarono alcuni esemplari ai soldati spagnoli e lo stesso fecero nel 1772 gli abitanti della Siberia quando furono raggiunti dall'esploratore tedesco Peter S. Pallas: per tutti loro queste pietre erano cadute dal cielo. Pur senza riuscire a convincere i propri interlocutori, quegli uomini senza istruzione dimostravano di avere una capacità di intuizione superiore a quella degli esploratori.
LA METEORITE DI ENSISHEIM, 1492
Di recente è stata identificata una meteorite caduta in un monastero giapponese nell'anno 861 e consevata da allora in quel luogo. E' il più antico ritrovamento di cui si abbia notizia. La seconda pietra conservata di cui sia stata osservata la caduta è quella recuperata a Ensisheim, in Alsazia, il 7 novembre 1492, alle 11,30 del mattino. Dopo una violentissima esplosione, udita in tutta la valle del Reno, una grande pietra nera piombò dal cielo in un campo di grano nei pressi delle mura della città. Sebbene il rumore si fosse udito a grande distanza, l'unico testimone della caduta fu un ragazzo, che poi condusse una folla sovreccitata fino alla buca profonda un paio di metri. Il peso della roccia estratta è stato stimato in circa 150 chilogrammi, compresi i pezzi che furono immediatamente staccati per farne dei portafortuna. Per buona sorte la spoliazione fu interrotta dall'arrivo del balivo, il quale ordinò che la pietra fosse portata in città e collocata davanti alla porta della chiesa. Diciannove giorni dopo il giovane re e futuro imperatore d'Austria Massimiliano, in guerra contro i francesi, fece tappa a Ensisheim. I suoi consiglieri videro nella pietra un segno della grazia divina e un presagio di vittoria, perciò il re ordinò che fosse consevata nella chiesa come testimonianza di un miracolo. Vi restò, infatti, per tre secoli; poi fu trasferita a Colmar, dove furono prelevati numerosi frammenti per essere analizzati. Nel 1803 ritornò a Ensisheim, dove oggi è esposto un frammento di 56 chilogrammi.
LA TEMPESTA DI PIETRE SU SIENA, 1794
Il 16 giugno 1794, verso le 19, una nuvola eccezionalmente scura e alta si avvicinò a Siena da nord emettendo fumo, scintille e bagliori rossastri. Dopo un'esplosione da spaccare i timpani, numerose pietre cadute ai piedi di un numero tale di testimoni che dal quel momento divenne impossibile negare la realtà delle cadute o sostenere che fossero state osservate solo da persone ignoranti.
E la storia continua.........
Se volete sapere di più sulle meteoriti:nahabed@hotmail.com nahabed@iol.it