550 maranello
La 550 Maranello era la più costosa, potente e
imponente vettura presente a Oulton, in passato già vincitrice per ben due
volte di questa manifestazione (onore condivisn
la Honda NSX), mar
pur sempre un mezzo grande e pesante
che può veramente rivelarsi difficile da gestire su uncircuito veloce e
irregolare. Diafatti già enttrando
in pista abbiamo subito apprezzato quanto la Maranello sia estremamente rapida:
c’è spazio solamente per una breve accelerazione dalla fine della corsia box
alla curva Cascade, ma a quel punto la 550 aveva già raggiunto un’incredibile
velocità...
Ciò che a Oulton Park ha veramente impressionato di questa Ferrari è stata la
sensazione di grande solidità, frutto della notevole armonia fra tutti i suoi
elementi meccanici: come se, paradossalmente, motore, trasmissione e telaio
fossero una cosa unica, ottenuta dal medesimo blocco d’acciaio. Nessun accenno
di stanchezza e piacevole sensazione di leggerezza all’aumentare del ritmo.
L’imponente Ferrari ha premiato i piloti dalla guida regolare. Data la massa
importante, reagiva infatti assai me io se le si permetteva di stabilizzarsi
prima dell’inserimento in curva, così come in uscita.
Le uniche incertezze hanno riguardato i freni. Non che non riuscissero a fornire
un adeguato rallentamento: si è trattato più che altro di mancanza del giusto
feeling. Nell’avvicinarsi a una curva dopo un lungo rettilineo, situazione
piuttosto frequente a Oulton Park, premendo il pedale del freno la prima
impressione era che la 550 non sarebbe riuscita a rallentare abbastanza. Alla
pressione esercitata non corrispondeva, insomma, pari azione frenante, che si
manifestava solo in un secondo momento, con una modalità di servoassistenza
assai simile a quella avvertibile su svariati modelli Mercedes. A parte questo,
la 550 ha sicuramente sfoderato tutta la perfezione possibile per una Gran
Turismo dotata di motore anteriore.
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