Fiat Punto HGT
E' la prima volta che una Fiat partecipa a questa
manifestazione, mettendo in pista per l’occasione la sua nuova Punto HGT.
A una semplice occhiata, la carrozzeria piuttosto sviluppata in altezza e
relativamente stretta, in relazione alle altre protagoniste allineate in
griglia, non ha lasciato
spazio a grandi aspettative. E' però altrettanto vero che la Punto ha
mostrato con esattezza l'entità dei progressi sull'autotelaio compiuti più di
recente dalla FIAT: in situazioni in cui era immaginabile che la berlinetta
italiana mostrasse un comportamento ondeggiante, essa è invece rimasta composta
e ben controllabile; dove si poteva
prevedere un esagerato sottosterzo, si sono invece registrati un soddisfacente
mantenimento della traiettoria e una buona aderenza. I freni hanno resistito a
tre o quattro giri tirati, ma in seguito sono apparsi piccoli sbuffi di fumo
rivelatori dai passaruota anteriori, oltre a un ammorbidimento del pedale.
Nulla toglie, comunque, al fatto che la compatta HGT
abbia fronteggiato le insidie di Oulton
Park molto meglio di quanto si pensasse. Sì, l’autotelaio ha mostrato del
rollio, ma si è trattato di un comportamento ben controllato, differente da
quello, piuttosto improvviso, che sulla precedente Punto GT poteva provocare
sottosterzi quasi preoccupanti per la tenuta di strada. La nuova Punto ha
affrontato le curve, lente o veloci che fossero, con un ammirevole grado di
precisione e, una volta assestata, è apparsa molto ben “ancorata” al suolo
per essere una trazione anteriore. Mostrando, inoltre, molto poco nervosismo
nelle reazioni delle sospensioni e ridotta rumorosità di sterzo, al contrario
di quanto avveniva sui precedenti modelli sportivi della Casa torinese.
La vera sorpresa, tuttavia, la Punto HGT l’ha
fornita rimanendo quanto mai precisa e prevedibile anche su fondo bagnato.
Naturalmente, però, è d’obbligo una maggior dolcezza nel dosare
l’acceleratore per evitare di far slittare le ruote anteriori all’uscita
delle curve lente, in particolare la seconda variante, pena la progressiva
perdita di aderenza dell’avantreno e l’inevitabile allargamento della
traiettoria.
In ogni caso, la dimostrazione dell’apprezzabile
maneggevolezza offerta dalla Punto HGT si è avuta dalla sua stabilità nella
percorrenza delle curve veloci, senza però nulla togliere alla possibilità di
correggere la traiettoria semplicemente riducendo delicatamente il gas appena
prima di giungere alla corda della curva. Lo sterzo, poi, è stato universalmente apprezzato, alpunto da far preferire l' HGT alla diretta
rivale, la Peugeot 206 Gti, ad almeno due dei collaudatori.
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