L'organigramma
del team Ferrari
stagione 2000
Non è soltanto Barrichello la novità del Cavallino.
Da Baldisserri ad Allison, ecco tutti i piccoli cambiamenti
nella struttura della squadra di Maranello che affronterà il mondiale
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Tra i 50 uomini della Ferrari sui campi di gara ci sarà qualche avvicendamento.
Il giorno della
festa per il mondiale Costruttori
Sotto, da sinistra a destra Cantoni (ingegnere di pista) che passerà dal muletto alla vettura di Borrichello; “Attila” Petterlini che diventerà caposquadra della vettura test; quindi Tacconi, che nelle ultime gare è stato capomeccanico del muletto e infine Bertazzo, nuovo capomeccanico di Schumacher
Ingegneri di pista:
Schumacher avrà l'ex tecnico di Irvine
L’avvicendamento ormai è storia nota: Luca Baldisserri, ex tecnico di lrvine, passa a Michael Schumacher. Ignazio Lunetta, già con Schummy, diviene responsabile dell’attività in pista. Il posto di Baldisserri sullo “seconda” delle Ferrari, quella di Barrichello, viene preso da Carlo Cantoni, che fino a oggi faceva parte della squadra prove. E adesso vediamo i motivi. Per Baldisserri, il cambio dì vettura suona come una promozione. Anche se in teoria la Ferrari non fa più distinzioni fra primo e seconda guida, è chiaro a tutti su chi si puntano le maggiori speranze e attenzioni. Di sicuro, lrvine aveva parlato bene a Schummy del suo ingegnere; ma al 36enne “Baldo” potrebbe essere stata offerta anche una sorta di premio fedeltà, visto che, fra i tecnici di pista, era sicuramente quello tenuto più d’occhio anche dalle altre squadre. Cantoni aveva lavorato alla Brernbo prima della Ferrari. Montezemolo ha motivato la sua nomina come un riconoscimento per il lavoro svolto nel test team. «Questi ragazzi — dice il presidente — devono andare avanti, non possono restare sempre nello stesso ruolo».
Baldisseri sarà il nuovo ingegnere Schumacher
Lunetta diventa responsabile della squadra in pista
Stefano Domenicali, confermato nel ruolo di team manager
Responsabili
Ora c'è Lunetta fra Brawn e gli ingegneri
Ignazio Lunetta passa dunque a coprire il ruolo che in passato era di Giorgio
Ascanelli: responsabile delle attività in pista. Ma con una differenza
fondamentale:
prima di quest’anno, Ascanelli —che non veniva più in pista — faceva da
“intermediario” fra gli ingegneri in circuito, test team compreso, e il
direttore tecnico Ross Brawn. Una sovrapposizione di ruoli che in pratica
appesantiva inutilmente la struttura, perché in circuito gli ingegneri
comunicavano direttamente con Brawn. Lunetta, invece, continuerà a essere
presente ai Gran Premi. Quindi Baldisserri e Cantoni risponderanno a lui che a
sua volta riferirà a Ross Brawn (anche se, probabilmente, le comunicazioni
saranno più dirette e meno burocratiche). Dal canto suo Luigi Mazzola, che
continua a dirigere il test team, passerà direttamente alle dipendenze di Ross
Brawn, senza passaggi intermedi. Ascanelli, invece, va a dirigere il reparto
Ricerca e Sviluppo. Un settore dove la Ferrari era carente: dopo la partenza di
Gustav Brunner per la Minardi, infatti, la responsabilità era passata a tecnici
inglesi, ma senza grandi risultati. Il reparto, invece, è di grande importanza:
dal cervello di Brunner, a suo tempo, erano scaturite idee come il differenziale
“attivo”. La Ferrari, ad esempio, quest’anno non ha dato sufficiente
impulso alla ricerca sulle sospensioni contrattive. I test condotti durante
tutta l’estate e parte dell’autunno non hanno mai portato a
un’ottimizzazione del sistema, concepito per contrastare l’efficacia delle
McLaren nei passaggi suoi cordoli. Con l’uomo giusto al posto giusto, si
eviterà di perdere tempo in settori cruciali.
Sembra un ideale passaggio di consegne:
Da attila Petterlini a Bertazzo per il ruolo
di capomeccanico di Schumacher
Altri incarichi
Si scambieranno anche i capi-meccanici
Oltre ad Allison e ai (pochi) tecnici acquisiti dall’inghilterra negli ultimi mesi, le novità più importanti riguardano Gianni Petterlini, già capo—meccanico della monoposto di Schumacher e ora passato al test team, dove sostituirà Paolo Scaramelli prossimo alla pensione. Su chi prenderà il posto di Petterlini, al momento di scrivere, non c'è ancora certezza: applicando lo stesso criterio degli ingegneri di pista, però, si può immaginare che Bertazzo passi dalla vettura ex Irvine a quella di Schumacher e Papaleo. che l’anno passato si occupava del muletto, vada a lavorare con Barrichello. Quello dei meccanici è un settore da seguire con attenzione: è vero che, rispetto agli ingegneri, c’è molto più ricambio anche durante la stagione; ma è anche vero che, se la Ferrari rinuncia, sui circuiti di gara, a un uomo di valore ed esperienza come “Attila” Petterlini un motivo ci deve essere. E possibile che lo si voglia fare crescere nel test team per poi, farlo rientrare, nella squadra gara, con un incarico di coordinatore. Quello, per intenderci, oggi coperto da Nigel Stepney; l’ultimo “baluardo” dell’era Barnord. Non dimentichiamoci che gli stranieri, a parte poche eccezioni, arrivano in Ferrari con i contratti della Fiat UK. Più privilegi, meno tasse e inevitabili gelosie.
Logistica e box
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Lo schema della squadra corse