Realizzazione di una Placca Cervera Funzionale

(in questo caso PCF M Pi)

La placca in questione è realizzata con l'utilizzo di un bite anteriore , o "Xc", e di due bites posteriori , o "M". Il materiale è originale Ceosa. bites.jpg (14798 byte)
Poggiando il modello zoccolato su di un piano , e cercando di mantenere la base della zoccolatura in parallelo con questo piano , ( piu' difficile da spiegare che da fare ) si trovera' il piano esatto del nostro bite anteriore rispetto allo spazio . Per quanto riguarda i suoi limiti distali , sono le zone interdentali tra canino e premolare e , anteriormente, non oltre i 2 millimetri dopo i centrali . Noteremo subito che il bite non sara' necessariamente a contatto con gli elementi frontali , che in teoria dovrebbero essere i più sporgenti , ma potrebbe trovare contatto anche in un solo punto. Sulla superficie articolante con gli elementi inferiori è stata puntata una matrice sagomata atta ad accogliere successivamente il piano inclinato in resina ( "Pi" ) . passfron.jpg (12349 byte)
Fissato il tutto con della cera , passiamo alla realizzazione dei collegamenti tra il bottone palatino e i bottoncini laterali . Questi collegamenti vengono chiamati "passanti". Sono sagomati in modo da venire ben inglobati all'interno della resina e in modo da procurare il minor fastidio possibile al paziente . Quindi dovranno essere il piu' aderenti possibile all'Xc, seguendone i contorni dall'interno all'esterno,  e il piu' arrotondati possibile nelle curve .Vengono fissati all'Xc tramite comune cera rossa. passanti.jpg (16028 byte)

Lateralmente dovranno somigliare alla prosecuzione del bite.

 

A questo punto potremo procedere con la resinatura del bottone palatino e contemporaneamente al posizionamento del piano inclinato precedentemente preparato in base all'articolazione del paziente . In questo specifico caso, il Pi , risulterà piu' ampio del normale poiche' il paziente necessita di tale accorgimento.

passlat.jpg (11213 byte)
Realizzato il bottone palatino e posizionato il Pi , procediamo con la realizzazione dell'arco vestibolare . Dotato di anse a livello pre-canino, viene posizionato a contatto del dente frontale piu' sporgente, normalmente sulla sua superficie mediana .Il suo andamento dovrà essere parallelo a quello dei passanti. arco.jpg (7853 byte)
Il passaggio successivo è quello dell' adattamento dei bites posteriori.Sono a stretto contatto dei passanti sia anteriormente che lateralmente.Normalmente devono venire ridotti in lunghezza poiche' non devono mai sporgere eccessivamente dall'ultimo molare estruso , onde evitare decubiti al paziente.

La nostra placca termina con la resinatura dei bottoncini laterali , che la completano collegando la parte esterna con l'interno.

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Ed eccola rifinita e lucidata.La dimensione dei bottoncini ( o scudi ) laterali puo' essere modificata per aumentare o diminuire la forza esercitata sulla muscolatura del vestibolo.In tal caso gli scudi laterali prenderanno il nome di " scudi di protrusiva " .Non si deve comunque dimenticare che tale forza è regolata principalmente dalla distanza tra passante e mucosa .Piu' ampia sara' piu' forza sviluppera' l'arco sui denti frontali . pcf.jpg (15908 byte)

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