Grande entusiasmo negli ambienti della Nasa per i sostenitori del "progetto Marte", dopo i recenti fallimenti. Grazie alla sonda "Mars Global Surveyor", che da oltre 12 mesi sta orbitandogli intorno, arriva voce dall'agenzia spaziale, sebbene la notizia non sia stata ancora annunciata ufficialmente, che su Marte c'é acqua che scorre allo stato liquido. Si troverebbe in grossi giacimenti sotterranei nel sistema di canyon Valles Marineris, lungo da quattromila a seimila chilometri (a seconda delle fonti) dove di giorno la temperatura sale sopra lo zero. L'acqua si sarebbe conservata allo stato liquido proprio perché a qualche chilometro di profondità; infatti l'atmosfera marziana non permetterebbe ad alcun liquido di conservare questo stato. Finora si sapeva già della sua esistenza ai poli, ma sotto forma di ghiaccio. Questa scoperta potrebbe rivoluzionare il destino delle missioni sul pianeta rosso, rendendo più agevoli eventuali soggiorni degli astronauti, quindi in futuro si prospettano anche tempi più brevi per il viaggio, vista la notizia di questi giorni della creazione dei due razzi propulsori al plasma e a ioni.

DUE NUOVI SUPERMOTORI PER I VIAGGI SPAZIALI (USA)

La Nasa ha annunciato la nascita di due nuovi tipi di propulsione; il primo a ioni servirà a spostarsi da un capo all'altro del sistema solare e il secondo, al plasma, sarà destinato alle missioni su Marte, riducendo quasi di un terzo i tempi del viaggio. Il motore a ioni sarà sperimentato a luglio sul "Deep Space" in una missione verso la cometa Borrelly e se avrà successo, partirà successivamente alla volta di Saturno, Nettuno, Titano ed Europa. Il suo funzionamento sfrutta l'energia prodotta da un'espulsione violenta di ioni di xenon, un fluido caricato positivamente che produce una spinta dieci volte maggiore di quella dei razzi tradizionali. Il motore al plasma é invece alimentato dall'energia prodotta dal "quarto stato della materia", quello proprio delle stelle e dei lampi, ottenuto quando gli atomi di un gas surriscaldato a migliaia o milioni di gradi perdono gli elettroni e si trasformano in una "zuppa" di particelle ionizzate, il plasma. Per la sua sperimentazione bisognerà attendere il 2004, ma se avrà successo il propulsore al plasma servirà per inviare una navicella su Marte con equipaggio umano che potrà godere di un campo di microgravità per rendere più agevole il viaggio, che durerebbe solo tre mesi contro gli otto che sarebbero necessari con la tecnologia attuale. Inoltre l'astronave sarà in grado di portare un carico di oltre 100 tonnellate.

Queste sono forse le due notizie più importanti per il genere umano ed allo stesso tempo più sottovalutate attualmente: siamo vicini alla colonizzazione del pianeta rosso e in un futuro non troppo lontano, l'uomo potrebbe trasferirsi proprio su Marte per cominciare una nuova vita; tutto ciò grazie alle due scoperte sopra citate che forse ci aiuteranno meglio a comprendere il fenomeno UFO. Per capire chi sono e che cosa vogliono gli alieni bisogna prima cercare di capire come facciano a giungere sulla Terra provenendo da chissà quali pianeti lontani. Anche qui possiamo formulare solo delle ipotesi che però potrebbero presto diventare una realtà. Prima ipotesi: nonostante Albert Einstein abbia affermato con la teoria della Relatività che è in pratica impossibile giungere alla velocità della luce perché la massa si trasformerebbe in energia, i visitatori potrebbero avere il sistema per superare questa velocità o comunque avvicinarsi ad essa, questo gli permetterebbe di giungere dalle Pleiadi ad esempio, in meno di 10 ore e per loro come del resto per noi, si tratterebbe di pochissimo tempo; questo potrebbe spiegare anche se vagamente il motivo per cui i visitatori sono stati avvistati sin dai tempi più antichi, infatti abbiamo testimonianze quali dipinti e sculture ritrovate soprattutto nelle zone del sud-America risalenti a migliaia di anni fa che ritrarrebbero le forme sostanziali di un disco volante e dei suoi occupanti. Facciamo attenzione: prendiamo un disco volante che parte dal punto A e giunge al punto B, ci impiega 10 unità di tempo e la distanza tra i due punti è di 6 milioni di chilometri, l'oggetto ha viaggiato ad esempio all'unità 10 di velocità. Ora se questo disco volante deve coprire la stessa distanza ma viaggia al doppio della velocità ci impiegherà non più 10 unità di tempo ma 5. Stavolta il disco alieno deve coprire sempre la stessa distanza ma viaggia talmente veloce da giungere dal punto A al punto B in una sola unità di tempo: se incrementa ancora la sua velocità non c'impiegherà più una sola unità di tempo ma zero; quindi se il corpo riuscirà ancora ad incrementare la sua velocità giungerà da un punto all'altro in -1 unità di tempo, ciò vuol dire che è andato più veloce del tempo che scorre. Questo vorrà dire che gli alieni conoscendo e sfruttando leggi della fisica a noi ignote sarebbero in grado di viaggiare nel tempo. Un'altra ipotesi è che i visitatori spaziali viaggiano attraverso dimensioni a noi sconosciute come i Buchi Neri o gli universi paralleli; un'ultima teoria è che il loro luogo d'origine non è "molto distante" dai sistemi continuamente monitorati dai satelliti terrestri, in questo caso gli basterebbero dei propulsori leggermente più potenti di quelli a ioni messi recentemente a punto dalla Nasa per riuscire ad arrivare nel nostro sistema solare in pochi anni e se pensiamo che secondo gli ufologi gli alieni vivono quasi il doppio di un essere umano sarebbe come per noi viaggiare dalla Terra a Marte. Resta da analizzare come facciano a volare entro l'atmosfera terrestre ma qui il campo si restringe ad un'unica soluzione tra l'altro avvalorata da prove concrete fornite da diversi scienziati: i dischi volanti sfrutterebbero il campo gravitazionale terrestre ed è per questo che quando vengono avvistati si nota la caratteristica rotazione del disco sul proprio asse, inoltre volerebbero spesso in modo irregolare non per fuggire dai controlli radar ma piuttosto perché il campo magnetico terrestre sarebbe irregolare e quindi sarebbero costretti a muoversi in tale maniera.


FOTO 1: immagine ripresa dal contattista E. Meyer, l'astronave dovrebbe appartenere alla razza delle Pleiadi, foto controversa, non si hanno punti precisi di riferimento per poterla analizzare, inoltre sembra esserci qualcosa nella parte superiore della fotografia, potrebbe trattarsi di un filo invisibile.


FOTO 2: fotografia nitida ma controversa, non si hanno altri particolari: notare però il riflesso del sole sull'oggetto alieno che confermerebbe la presenza di una struttura concreta e di metallo o qualche altro materiale simile in grado di riflettere la luce in quella maniera.


FOTO 3: strane luci nel cielo vengono riprese sopra la base militare denominata Dreamland o Area 51, notare le luci in alto a sinistra.