Poesie di Lidia

                                                                                                                            

 

 

 

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Frammenti di un sogno

 

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 Fuori dal corpo

 

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A mia madre

 

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Fotografia notturna

 

Frammenti di un sogno

Con gli occhi velati

dai tranelli del sonno,

il cuore impazzito

dalle luci d'inverno,

all'alba della vita

come neve fresca

mi affaccio dai pensieri.

Scorgo grovigli di strade danzanti

al suono dell'anno che finisce,

musicisti sognanti all'angolo di sentieri deserti,

campane che annunciano

profumo di pace.

 

 

Regalo un pensiero

ad ogni lucina che intermittente

colora il verde degli alberi.

Ascolto i profumi del natale,

fremiti di libertà della vita che inizia.

 

Tramonta l'anno

e nel tempo che resta

abbraccio i saluti commossi

delle piante che nascono,

fotografo il pianto di un uccello in volo,

accarezzo l'ombra di un ruscello ghiacciato.

 

Sogno arcobaleni

che infrangono

il nero silenzioso

dell'odio che uccide.

Sogno frontiere infinite

senza contrasti tra forme di vita

Sogno armonia

che come pioggia leggera

abbatte serena

i muri di piombo.

 

Unisco in tessuti d'incanto

i pezzi di sogno.

Chiamo la terra dei prati,

il cielo sereno

per tradurlo in realtà.

 

Mi sveglio

e ricordo.

Regalo a te che mi ascolti

il ritratto di quel sogno,

le tessere sparse di un'illusione

perché tu possa

coltivarla.

Ti dono

granelli di speranza

per l'anno che viene,

rugiada d'argento che

bagni ogni tuo giorno felice,

particelle di vento caldo

che portino quiete.

 

Tendo la mano.

Ti porgo il sorriso

dei miei auguri per te.

Per una vita cosparsa

da scintille d'entusiasmo,

girandole impazzite

di felicità.

 

di Lidia Giglo

 

Fuori dal corpo

Tutto tace

e mi avvolge

di un indissolubile

manto di nostalgia

 

Manca il respiro,

manca la voce.

Rimane il silenzio

e racchiude

le parole di domani.

 

Tutto gioisce

di gioia vuota.

Vuota per me.

Vuoto di tutto.

Vuoto dell'anima.

 

Tutto è armonia

dove vedevo

solo disordine

sparso

di volti nemici.

 

Tutto è vita.

Sembra vita.

Ne sento il respiro,

ne ascolto il dolce ruggito.

 

Fuori dal corpo,

il mio essere mi osserva

distesa su un giaciglio

di rimpianto.

 

Vola fluttuando

nello spazio infinito.

Finalmente libero,

osserva la vita.

 

Nel cuore,

scendono lacrime

di rose commosse.

Ne sento l'impercettibile suono.

 

Impalpabili sussurri

di petali bianchi

 

di Lidia Giglo

A mia madre

 

Una solitaria voce notturna

di notte,

mi ricorda che di là,

nella stanza accanto,

c'è un angelo che silenziosamente

respira.

Inspira vita ed espira dolcezza,

ne cosparge l'universo,

ne inebria la mia esistenza.

Tra le piccole mani tiepide

tiene stretta la mia vita,

ascoltandone i suoni,

assecondandone i colori.

 

Assiste fiduciosa ai miei voli,

agita le mani per salutare le mie partenze.

Coccola i miei sussurri,

lambisce le mie malinconie,

si insinua nella mia anima per purificarla.

 

Ballerina danzante sulla lastra

di ghiaccio dei momenti di gelo.

Soffio di vita che apre la porta alla

speranza,

angelo discreto che attende paziente

dietro la porta

i miei ritorni.

Girasole saltellante al ritmo

delle mie energie,

polvere d'arcobaleno

scintillante intorno al vento.

 

Mi alzo.

Apro la porta della sua stanza.

Volevo osservare il suo respiro.

Ecco la mia mamma.

Con le palpebre che tremano,

è una margherita coperta di rugiada,

un canto dorato che mi addolcisce lo spirito.

 

Eccola, è proprio lei,

un fragile bastoncino di incenso.

Eccoti mamma, sei proprio tu.

Granello di sabbia che riempie

i vuoti che mi intimoriscono,

che colma i traumi della quotidianità.

Un foglio amico dove scrivere me stessa,

un orecchio attento

ai suoni pericolosi.

Una regina su un trono di

comprensione da regalare alla bambina

che scorgi dentro di me.

Una calda vena del mio corpo,

un sincero bastone su cui appoggiarmi.

 

Mano nella mano.

Occhi dentro gli occhi.

Per sempre con te,

terra dei miei prati e

girandola d'amore,

seme del fiore che dà libertà

 

di Lidia Giglo

Fotografia notturna

 

Nascosta dietro un cespuglio

raccolgo le luci del mondo

filtrate dai rami d'argento.

Un gatto che corre

mi guarda

scoprendo la mia malinconia.

La luna leggera

si accorge di me,

filo d'erba nascosto

tra i mille sentieri

dell'universo.

 

di Lidia Giglo

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