Qui di seguito appariranno i miei articoli sull'argomento che verranno pubblicati anche su ilMac.net.
La nuova economia -Introduzione
La nuova economia - Il Nuovo Mercato e le IPO
Cosa mai sarà questa Nuova Economia?
Scommetto che in molti, ultimamente se lo sono domandato.Bene,
cerchero' di rispondervi nel modo piu' esauriente
possibile. La Nuova Economia, non è un concetto che si spiega
in due parole, ma è una vera e propria concezione nuova di questa
materia. In linea di massima, quando parliamo di Nuova Economia,
parliamo di un fenomeno nel quale le persone , per lavorare, usano
il cervello al posto delle mani. E la NewEco (come dicono gli
amici degli USA) vive e si espande non nel nostro mondo reale,
ma in quello virtuale della Rete, nel quale la tecnologia dell'informazione
e della comunicazione creano competizione globale. Nel business
su Internet l'innovazione, le idee e la velocità sono molto piu'
importanti della produzione di massa. E' un mondo dove un'innovazione
virtuale vale tantissimo perché modifica il mondo esterno, quello
reale. Pensiamo all'e-mail, pensiamo agli SMS dei cellulari: potremmo
ormai vivere senza? Pensiamo a qualcosa di ancor meno concreto,
come un motore di ricerca, un portale, un nome per tutti: YAHOO!
Sapete come é nato? E' nato 6 anni fa quando due ragazzi ebbero
l'idea di catalogare i siti Internet (allora non ce n'erano tanti
come oggi). Prima che lo inventassero non serviva a nessuno un
portale, oggi non ne possiamo fare a meno. Basta ricordare l'episodio
di quindici giorni fa, quando YAHOO! ha subito un attacco hacker,
per capire che problemi porta a livello mondiale la sua non disponibilità.
Questo portale é il tipico esempio di come il Simulmondo possa
cambiare e conquistare il Mondo Reale. YAHOO! con il suo servizio
di ricerca, le sue chat, le mailbox gratuita, le news etc. ha
saputo conquistare milioni e milioni di persone
che quotidianamente accedono alle sue pagine. Altro esempio? La
fusione AOL-Time Warner è avvenuta per incorporazione della seconda
nella prima. AOL (America On Line) é il primo Internet Provider
degli USA, ed è quindi una società del cyberspazio, la seconda
è fortissima portatrice di contenuti TV, musicali, editoriali,
tutti settori appartenenti all'Economia del mondo reale. Ed é
la prima volta che una società Internet ne acquista una "coi piedi
per terra". L'innovazione della Nuova Economia si è fatta sentire
anche in Borsa. Le società che basano il loro business sulla NewEco
(le cosiddette Hi-Tech e NetStock) hanno completamente stravolto
i criteri di valutazione finanziari che si applicano alle società,
e gli analisti ne hanno dovuti applicare dei nuovi per valutarle
correttamente. Le azioni YAHOO! ad esempio, dal loro debutto al
Nasdaq (l'indice americano delle NetStock), nel giro di qualche
hanno hanno moltiplicato x 150 il proprio valore. Cio' significa
che chi avesse investito 5000 $ (meno di dieci milioni di lire)
in questa società 3 anni fa, adesso conterebbe un gruzzolo di
750.000 $ (quasi un miliardo e mezzo!).
Il fenomeno delle NetStock in Italia è iniziato alla fine del
'99 con il debutto al Nuovo Mercato (il mercato nostrano delle
Netstock) di Tiscali, azienda operante nel settore delle telecomunicazioni
e fornitrice di accesso gratuito a Internet.
Al pubblico, le azioni Tiscali vennero offerte a 46 euro, e il
primo giorno di quotazione mostrarono una performance del 50%,
portandosi intorno ai 75 euro. Gli analisti consigliavano di vendere
e di attendere il ritorno sotto quota 46 per riacquistarle. Motivo?
Sopravvalutazione dell'azienda. Oggi quota circa 1000 euro. Un'altro
paradosso? Amazon.com, azienda statunitense attiva nell'e-commerce
on line (il commercio elettronico) che ha un bilancio in rosso
ma che è anch'essa balzata con performance a quattro cifre. Qual
è il motivo di questa economia che appare paradossale? E' presto
detto. Quando oggi si acquistano azioni Amazon.com o Tiscali,
non le si acquista per scommettere che sull'utile che ci sarà
tra 3 mesi, ma si scommette sull'enorme utile futuro, quando la
Rete sarà arrivata in ogni angolo della Terra e queste società
avranno milioni e milioni di clienti. Al momento di investire
si hanno in mano le strategie e le idee che potranno portare all'utile.
Se c'è un'idea brillante o un?ottima strategia del management,
verrà premiata dal mercato perché prima o poi (molto probabilmente)
porterà ad utili. E le aspettative sono immediatamente scontate
in Borsa dalle NetStocks. In un solo giorno un titolo hi-tech
puo' rendere piu' quanto rendano dieci anni di B.O.T. Tiscali
ad esempio é piaciuta al mercato perché per primo il suo amministratore
delegato ha avuto l'idea di fornire Internet gratis, pagando i
costi con la pubblicità. Tiscali è stata la prima, questo è quello
che conta. Come avviene in tutte le situazioni, c'è anche l'altra
faccia della medaglia: se si investe in una società sbagliata
si puo' perdere parte del capitale investito. Ma attualmente,
l?errore piu? frequente commesso da neofiti e non, è quello di
investire in società pseudo-internet, che , solo perché hanno
un sito Internet, aggiungono un .COM al nome e creano euforia
tra gli investitori. Occorre sempre fare attenzione a questo tipo
di società. Prima o poi vengono smascherate e abbondantemente
penalizzate dal mercato. La NewEco presenta ancora molti altri
aspetti. Li vedremo nelle prossime puntate.
Riprendiamo il nostro discorso sulla Nuova Economia, analizzando
la situazione nel nostro Paese.
Se negli USA la Nuova Economia è un fenomeno che "galoppa" già
da qualche anno, in Italia, come già detto è esploso solamente
da pochi mesi, con la nascita del nuovo listino: il Nuovo Mercato.
Esso si è affiancato ai tradizionali indici Mibtel e MIB30 (composto
dai 30 titoli a piu' alta capitalizzazione). L'obiettivo del Nuovo
Mercato è quello di fornire un canale di accesso al capitale a
rischio, anche alle piccole imprese, che siano pero' innovative, e che abbiano un elevato potenziale di crescita.
La quotazione delle imprese infatti, ha molteplici vantaggi per
le stesse. In primo luogo, collocando sul mercato una parte del
capitale azionario, la neo-quotata ha la possibilità di finanziare
i propri progetti di sviluppo. Infatti, con il collocamento le
società raccolgono denaro dagli investitori. Gli investitori,
in genere, investono i propri soldi (e li rischiano) in una certa
azienda perché credono nel potenziale di questa e in un conseguente
apprezzamento del valore delle azioni. La vendita delle azioni
agli investitori privati é detta OPV (Offerta Pubblica di Vendita),
ma recentemente questo termine è stato rimpiazzato dal corrispondente
acronimo americano, IPO.
Attualmente, nel Nuovo Mercato italiano i titoli quotati sono
pochi. Pochi, ma buoni, anzi ottimi dal punto di vista delle performance.
Infatti, a partire da Opengate, la prima azienda quotata al Nuovo Mercato nel giugno '99, alla
piu' recente Gandalf, hanno tutte ottenuto performance a 3 o addirittura a 4 cifre.
Opengate ex Delta, si occupa di distribuzione di prodotti informatici
ed é stata la prima debuttante per l'appunto. Partita da un prezzo
di OPV di 34 Euro, oggi ne vale oltre 420, con un apprezzamento
del 1100% circa. Poligrafica San Faustino , attiva nel settore editoriale, dal suo primo giorno di quotazione
a fine ottobre, è cresciuta di oltre il 500%. Ma il record lo
detiene la sarda Tiscali: +2400% in meno di 5 mesi. Il "problema" principale che caratterizza
le OPV di questi titoli, è quello di ottenerli in assegnazione.
Infatti, essendo una novita' del mercato, hanno una fortissima
richiesta. Nel caso di Tiscali, solo un investitore su 60 venne
"accontentato", pagandola al prezzo iniziale di offerta (quello
di OPV), 46 euro. Una vera e propria fortuna averle avute in assegnazione,
infatti se il lotto minimo di 40 azioni allora fece sborsare ai
fortunati "estratti" solo 1840 Euro (circa 3 milioni e mezzo di
lire), oggi, chi volesse lo stesso quantitativo di azioni, dovrebbe
sborsare oltre 46.000 Euro (quasi 90 milioni di lire).
All'inizio di questo nuovo fenomeno borsistico in Italia, tutti
gli analisti invitavano alla prudenza, ma il mercato, con i dovuti
storni, ha continuato a crescere e a crescere. Oggi, nel mese
di marzo, gli analisti affermano: "I titoli tecnologici non sono
una bolla speculativa". All'inizio infatti,cosi' pareva, ed alcuni,
affezionati alla Vecchia Economia (cioè l'insieme dei titoli bancari,
assicurativi, industriali, petroliferi) non si sono lasciati attrarre
dal Nuovo Mercato.
E' dall'inizio di questa esplosione dei prezzi che si vocifera
: "Gli ultimi entrati la pagheranno per tutti", con una certa
diffidenza, a volte, anche da parte degli stessi investitori,
ma fin'ora a pagare sono stati proprio i titoli della Vecchia
Economia, i quali, nei migliori casi sono rimasti "al palo", mentre
nei casi peggiori sono sotto i massimi di almeno 20/30%.
Questo è il momento della New Economy, gli altri titoli sono tagliati
fuori e bistrattati dal mercato. Ma non tutti. Infatti alcune
società hanno trovato un buon compromesso: trasformare o aggiungere
alle proprie imprese Old Style, il tocco magico della Rete. E'
il caso della Ifil, la holding della famiglia Agnelli , che ha
messo in piedi un portale web, CiaoWeb. E il mercato non ha tardato a premiare la mossa: il prezzo dei
titoli Ifil è quasi raddoppiato negli ultimi mesi. Altro esempio
di adattamento alla NewEco, è quello di alcune banche. E' di qualche
giorno fa la notizia dell'accordo tra Banca di Roma e Telecom Italia, per la creazione di una banca virtuale, subito seguito da un
altro accordo Banca Intesa - IBM - Telecom Italia.
Non bisogna pero' credere che la Nuova Economia premiera' tutte
le societa' che si definiscono "all'avanguardia". L'arbitro sara'
il mercato e i vincitori saranno le aziende migliori, guidate
da un management aggressivo, flessibili e soprattutto che saranno
in grado di fare la parte dei predatori. Infatti, tra tutti le
aziende che sbarcheranno prossimamente al Nuovo Mercato, solo
pochissime "sopravviveranno" in futuro, le altre o falliranno
o saranno le prede dei predatori, venendo cosi' inglobate dai
pochi colossi che giocheranno una partita mondiale.
Molte sono le matricole (ovvero le aziende prossime alla quotazione),
che si stanno scaldando per giocare questa importantissima partita.
Tra queste, e-Biscom, Vitaminic, I.NET, DADA e altre che analizzeremo nella prossima puntata.
Alessandro Palmisano