Brasile - Appunti di viaggio

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Il mio primo viaggio intercontinentale e anche nel nuovo mondo.

Io e Carlo sulla spiaggetta di una laguna nel Nordeste

Il territorio del Brasile é vastissimo, quindi qualsiasi spostamento va fatto in aereo e quindi prenotato in anticipo. Nel mese precedente alla partenza, quindi, abbiamo programmato il viaggio e ci siamo rivolti ad un tour operator per la prenotazione dei voli e degli hotel.

Per risparmiare sul costo dei voli abbiamo acquistato, insieme al biglietto per il volo di linea della Varig (ottima compagnia aerea brasiliana), un carnet di biglietti valido per cinque passaggi interni chiamato Brasil pass. Le tappe stabilite erano : Natal, Fortaleza, Manaus, Rio de Janeiro, Iguaçu, San Paolo.

Il 24 Dicembre del 1993 io e Carletto siamo partiti per il Nuovo Mondo.

Dopo un lungo viaggio di 10 ore circa, siamo arrivati a Natal,la città più a Est del Brasile, situata in una zona desertica, dove non piove mai; chiaramente quando non ci sono io : durante tutta la notte e tutto il giorno successivo ha diluviato. A detta degli abitanti, non succedeva da anni.

Nonostante la pioggia, abbiamo fatto un giro nella città : era il giorno di Natale e quindi era tutto chiuso, ma abbiamo comunque iniziato ad assaggiare l'aria esotica del posto. La sera abbiamo cenato in una churrascarias e dopo siamo andati in una birreria brasiliana, dove un gruppo musicale suonava dal vivo delle canzoni tipiche e la gente ballava. Non dimenticherò mai l'immagine di un bambino scalzo, vestito solo con dei calzoncini malandati che ballava, sorridendo e chiudendo gli occhi, lasciandosi trascinare dalla musica.

Il giorno successivo abbiamo affittato un Dune Buggy e abbiamo fatto una escursione sulle dune della zona di Natal. Fantastico !! C'erano paesaggi spettacolari : dune di sabbia che scendevano a picco nel mare o nelle lagune interne. Abbiamo anche usato degli slittini di legno, costruiti dai ragazzi del posto, per scivolare lungo le dune fino a cadere in acqua. Ogni tanto in riva al mare si trovavano anche gli sterminati bagnasciuga tipici delle coste equatoriali, dove decollavano delle sottospecie di alianti a motore dall'aspetto poco sicuro.

Con molta nostalgia abbiamo lasciato Natal per andare a Fortaleza. In realtà Fortaleza non offre assolutamente niente, a parte tantissima vita notturna, e cioè migliaia di italiani che assalgono le ragazzette brasiliane del posto (bellezze del tutto normali), e che si affollano nei locali della città. Alcune cose belle da vedere, sono situate nei dintorni e sono : Morro Branco , a 85 Km da Fortaleza dove ci sono delle scogliere di arenaria colorate che forniscono la materia prima agli artigiani che riempiono le bottigliette di sabbia facendo dei disegni bellissimi. Lagoinha : una bella spiaggia tranquilla, dove abbiamo mangiato per poche lire un grosso pesce con il riso, pescato dai pescatori del luogo con le loro povere jangadas (barche da pesca).

I giorni trascorsi a Fortaleza ci hanno consentito di riposarci sulla spiaggia e di conoscere anche parecchie persone, sia italiani che del posto. A Capodanno la festa era in strada : tutti i Brasiliani si vestono di bianco, vengono montati palchi lungo la spiaggia, dove vengono fatti spettacoli per tutta la notte e tutti ballano i balli più tipici (nel Nordeste il più famoso è il Forrò, simile alla Lambada).

Tutto questo continua fino all'alba, dopodichè tutti vanno a riposarsi.

Dopo la "Rimini Brasiliana" ci siamo diretti a Manaus in piena Amazzonia, sulle sponde del Rio Negro. Il viaggio è stato estenuante, 6, dico SEI, scali intermedi per un totale di sei ore di volo. Però tutto passa quando si atterra in un corridoio di asfalto circondato da un immenso verde. Da Manaus abbiamo fatto una escursione nelle Igarapè della foresta amazzonica, che sarebbero dei canali di acqua che passano in mezzo alla foresta durante la stagione delle piogge, che era esattamente il periodo in cui noi eravamo lì. Quindi abbiamo vissuto tre giorni sotto la pioggia fitta e, quando non pioveva con il 99 % di Umidità; un massacro. Lo spettacolo era comunque bellissimo; il battello che ci portava verso il Rio delle Amazzoni ha attraversato il Rio Negro, con le sue acque color Coca-Cola per arrivare nel punto in cui questo si riunisce al Rio Solimoes, di colore marroncino e con una velocità e densità differenti; il risultato è che quando i due fiumi si incontrano, restano separati per circa 6 Km creando una visione straordinaria. In questo punto si forma il grande Rio delle Amazzoni. Durante il tragitto abbiamo intravisto anche alcuni delfini bianchi saltellare qua e la. Arrivati ai limiti della foresta, ci siamo fermati su uno zatterone pieno di attrazioni turistiche : piraas imbalsamati e svariati oggetti tipici del posto; un vero e proprio mercatino in piena foresta amazzonica. C'era anche un gruppo di giapponesi che pescava piraas con dei fili un amo e dei gamberetti attaccati a questo; ne pescavano tantissimi e uno dopo l'altro. Si erano preparati il pranzo. Dopo pranzo abbiamo cambiato imbarcazione e siamo saliti su una barchetta molto poco stabile che ci ha portato nelle zone più buie della foresta. Purtroppo mentre facevamo questo, pioveva a dirotto e quindi gli animali erano tutti al riparo, a parte qualche caimano che pasava sotto la barca e una miliardata di insetti che ti saltavano addosso; é stata comunque una bellissima esperienza.

Dopo esserci ripresi e, soprattutto asciugati, abbiamo continuato a visitare Manaus, tipicamente coloniale, con un bellissimo Teatro dell'Opera.

La tappa successiva a Manaus é stata Rio de Janeiro, dove siamo arrivati dopo altre sei ore di viaggio in aereo. Rio é una città affascinante. Sia durante il viaggio, che prima,avevamo incontrato tantissime persone che avevano avuto qualche problema a Rio : furti, aggressioni, ecc... Quindi siamo arrivati in questa città molto impauriti e non ce la siamo goduta a fondo. Comunque abbiamo girato abbastanza, vestiti solo in costume, ciabatte e qualche cruzeiro, più che sufficiente per i nostri bisogni. Rio de Janeiro é spettacolare vista dall'alto da punti panoramici come Il Corcovado e il Pan di Zucchero, ma é bellissimo passeggiare nei lungomari di Ipanema e Copacabana bevendo acqua di cocco, ricchi di vita e di bellezze. Molto bella é stata anche l'escursione fatta nelle isole tropicali, situate nella Baia Sepetiba a 70 Km da Rio. Si parte con una goletta e si fanno vari scali nelle isole, ricoperte completamente di verde e con un mare bellissimo.

Dopo Rio de Janeiro, l'ultima tappa del viaggio é stata Foz do Iguaçu vicino alla Città di Pernambuco, dove ci sono le meravigliose cascate che si estendono tra Brasile, Argentina e Paraguai.

Per avere un'idea della bellezza e grandiosità di queste cascate bisogna fare solo una cosa : ANDARCI.

Se avete visto il film Mission con Robert de Niro, ne avrete sicuramente ammirare la bellezza, ma essere presenti in mezzo a tanta potenza e estensione é veramente un'esperienza unica. Un'altra caratteristica del posto sono le enormi farfalle di tutti i colori che svolazzano nell'aria, nonchè la notevole quantità di zanzare che svolazzano sui nostri corpi.

La mattina successiva, dopo un'alzataccia, siamo partiti per San Paolo, dove abbiamo atteso per ben 8 ore, in compagnia di alcuni bambini delle favelas, il volo per Roma.