Portogallo - Appunti di viaggio |
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I miei compagni di viaggio : MELANIA e MARCO | ![]() ![]() |
Il viaggio inizia a Lisbona, capitale del Portogallo.
Io e Melania siamo arrivati nella citta' nel tardo pomeriggio e ci siamo subito sistemati nell'albergo prenotato in anticipo da Roma : Hotel Eduardo VII, situato vicino all'omonimo parco e ben collegato al centro storico della citta'.
La prima impressione e' stata ottima : buoni i collegamenti dall'aeroporto alla citta' e mezzi di trasporto in generale disponibili in tutte le ore, anche notturne.
Il primo giro serale e' iniziato dal Rossio e la Baixa, nel centro della citta', da cui siamo arrivati a piedi nel quartiere dell'Alfama, ricco di vicoli e stradine lastricate in bianco e nero e con palazzi arricchiti dagli azulejos (tipiche maioliche colorate); lungo le strade ogni tanto si incontrano dei locali tipici in cui si possono ascoltare le note del Fado mentre si mangia o si beve una birra.
Una cosa strana che abbiamo notato e' che le strade erano semideserte; si incontrava ogni tanto qualche turista, ma per il resto eravamo soli. Solo in seguito abbiamo saputo che girare di notte nel quartiere dell'Alfama non era molto consigliabile, anche se a noi non era sembrato cosi'.
Il giorno seguente, lo abbiamo dedicato a visitare la citta'. Comodissima e conveniente e' la "Lisboa Card", una carta che permette di utilizzare tutti i mezzi di trasporto e di entrare gratis o con degli sconti sul costo del biglietto, in quasi tutti i musei della citta'.
Belem con la sua famosa torre, il Monastero di San Jerònimos, il Monumento a los Descumbrimientos e il museo delle carrozze sono state le prime cose che abbiamo visto, muovendoci comodamente con i mezzi pubblici e facendo anche qualche camminata sotto il sole infuocato.
Nel pomeriggio invece siamo andati a vedere l'Oceanario, museo dell'acqua situato nel modernissimo Parco delle Nazioni inaugurato nel 1998 in occasione dell'Expo 98 che si tenne a Lisbona. L'Oceanario e' veramente spettacolare : e' composto da una grandissima vasca centrale di forma cilindrica dove ci sono pesci di ogni specie, grandi e piccoli; intorno, sviluppato su due piani ci sono le riproduzioni degli ambienti tipici degli oceani (Pacifico, Atlantico, Indiano, Artico) sia sopra che sotto i mari, collegate da percorsi in cui ci sono acquari contenenti moltissime specie di pesci.
Il giorno successivo abbiamo ritirato l'auto affittata da Roma (Lancia Y) e abbiamo visitato l'Acquario Vasco de Gama (tanto per rimanere in tema con i pesci) e lo Zoo di Lisbona (ci siamo fatti prendere la mano dagli animali !!) situato in uno splendido parco in una zona abbastanza lontana dal centro della citta'. In serata siamo andati a visitare un altro quartiere famoso di Lisbona, Bairro Alto e abbiamo cenato in un tipico ristorante con il fado. La cosa caratteristica di questi locali e' che ogni tanto si abbassano le luci, tutti smettono di mangiare e vengono eseguiti tre pezzi dai cantanti di Fado che si avvicendano. La cena e' stata molto buona e anche lo spettacolo, anche se dopo un po' le continue interruzioni cominciano a diventare stancanti (per chi non e' abituato naturalmente).
Nel terzo giorno e' arrivato Marco e quindi siamo partiti subito verso nord.
Le tappe principali : Cascais, Sintra, Mafra e quindi Peniche, dove ci siamo fermati per dormire. La totale assenza di posti negli alberghi e nelle pensioni ci ha costretti ad andare in un campeggio (pessimo) dove c'erano dei bungalow. La mattina successiva avevamo intenzione di passarla al mare in un'isola poco distante da Peniche, ma al nostro risveglio abbiamo avuto come sorpresa una nebbia incredibile che ci ha costretti a muoverci ancora verso nord. Tappe intermedie : Obidos, paesino molto carino, ma anche molto turistico, circondato da mura; Nazare', descritto come villaggio di pescatori e' una cittadina affollata di portoghesi in vacanza e poi il solito problema : la nebbia. Stranamente come ci spostavamo verso l'interno la nebbia scompariva; ne abbiamo dedotto che lungo la costa centro settentrionale del Portogallo questa situazione doveva essere abbastanza normale in questo periodo. Da Nazare' abbiamo continuato fino a Porto. Citta' molto movimentata, piuttosto grigia ma ricca di stradine caratteristiche; il primo impatto non e' stato molto buono, tanto piu' che anche qui non c'erano assolutamente posti per dormire. Solito ripiego : il campeggio, questa volta molto bello, dove abbiamo trovato per pura fortuna l'unico bungalow esistente e non so come, disponibile.
Orientarsi nella citta' e' stata un'impresa incredibile; strade che si incrociano, sensi vietati, ecc...; dal campeggio al centro della citta', in quattro giorni, non abbiamo mai fatto la stessa strada !!!
Nel primo giorno a Porto abbiamo visitato la citta'; chiese, cattedrali, la torre dos Clerigos, il Douro e naturalmente le cantine con gli assaggi del famoso vino. Durante il giro della città ci siamo avventurati in alcune stradine meno frequentate e siamo entrati in un locale che sembrava una vineria, dove c'era una signora che preparava dei panini e serviva Vinho verde freddissimo e buonissimo; siamo usciti con la testa che girava e avevamo bevuto solo due bicchieri. Dopo questa esperienza ci siamo fatti il giro delle cantine....una giornata all'insegna del vino !!!
Il secondo giorno a Porto lo abbiamo dedicato ad un giro di tutta la regione a nord della citta' : Viana do Castelo, Valença ai confini con la Spagna e Tui che si trova in Spagna (Galizia), paesino medioevale bellissimo, come tutti i paesini che si trovano sul confine Spagna-Portogallo. Sulla strada del ritorno ci siamo fermati a Braga, altra cittadina molto bella circondata da mura.
Da Porto siamo ripartiti verso il centro del Portogallo : Batalha con il suo monumentale monastero, Castelo de Vide, Marvao, Evora (qui era proprio notte !!) e tappa per dormire a Portimal, un paesino veramente piccolo e isolato dove abbiamo trovato delle stanze in affitto per 3000 Escudos a testa. Un particolare simpatico : quella sera a Portimal c'era una festa dove si esibivano dei gruppi folcloristici che venivano da tutto il mondo; e' stata una cosa molto simpatica perche' c'era tutto il paese radunato a godersi lo spettacolo bevendo birra (economicissima, buona e anche forte) . Tutti i paesini visitati sono molto caratteristici : hanno le mura delle case bianche e un castello in cima alla collina che li domina.
Il giorno successivo siamo partiti diretti verso l'Algarve per goderci gli ultimi giorni di sole e mare. Dopo aver percorso per un po' la statale che costeggia l'Algarve da Albufeira verso Lagos, ci siamo fermati in un ristorante per mangiare qualcosa e qui abbiamo trovato un appartamento in affitto in una localita' chiamata Armaçao de Peira (abbiamo scoperto poi che era il posto peggiore dove potevamo fermarci) .
L'appartamento non era male e non costava molto, ma la cittadina era piena di palazzoni altissimi e di gente in vacanza; comunque per noi era solo un punto di appoggio per scovare delle belle spiagge dove andare a prendere il sole e rilassarci. Il giorno dopo il nostro arrivo, ci hanno raggiunto anche Flavio e Lisa provenienti da Madrid e Lisbona.
Le spiagge dove siamo andati sono : Carvoeira, vicino Lagoa, una spiaggetta vicino Sagres con visita a Cabo de Sao Vincente, Tavira, situata dopo Faro e con chilometri di spiaggia sabbiosa (fantastica) e infine una spiaggia molto bella chiamata Zambujera, racchiusa tra due scogliere e con mare molto freddo e agitato, situata all'inizio dell'Alentejo del sud, quindi ai confini con l'Algarve. In quest'ultima localita' abbiamo mangiato dei petiscos molto buoni e caratteristici del posto : lumachine e granchi bolliti che avevano tutto il sapore del mare. La cena dell'ultimo giorno ce la siamo fatta preparare da Tia Maria, il ristorante di Lagoa dove avevamo trovato l'appartamento; abbiamo mangiato la tipica Cataplana, una specie di zuppa di pesce cotta nella tipica padella dell'Algarve (la cataplana), Bachalau alla Brasa, il tipico baccala' cotto con uova cipolla ed altro (buonissimo) e per chiudere un bel bicchiere di Porto. La serata (o nottata) e' proseguita ad Albufeira in mezzo al caos di locali e discoteche affollate di giovani dediti al rimorchio, alla birra e a tutto cio' che ha una certa percentuale di tasso alcolico.
La mattina seguente siamo partiti molto presto per lasciare Marco all'aeroporto di Lisbona; io e Melania abbiamo lasciato le valige in albergo e ci siamo "buttati" a dormire in una grandissima spiaggia a Cascais (25 Km da Lisbona). Tornati dal mare abbiamo lasciato la macchina e siamo andati in autobus verso il museo degli Azulejos; dopo un lungo giro nella periferia di Lisbona siamo arrivati al museo nell'orario di chiusura, quindi ci siamo diretti verso il castello di San Jorge posto in cima ad una collina che domina la citta'. Sulla strada del ritorno si passa per la cattedrale e infine per l'Alfama per le ultime foto ai palazzi arricchiti dagli Azulejos. Dopo una cena frugale in una specie di fast food con ottime baguette, situato nelle strade della Baixa siamo rientrati in albergo cotti dal sole e dalla stanchezza.
Per finire bene la vacanza abbiamo incontrato dei forti ritardi sui voli a causa del traffico aereo (era il 19 agosto !!) e a Roma il giubileo dei giovani che, per fortuna, non ci ha causato danni.
In conclusione, a parte Lisbona e qualcosa di Porto, riguardo le grandi citta', e alcuni paesini dell'interno del portogallo, soprattutto ai confini con la Spagna, devo dire che il viaggio non e' stato estremamente entusiasmante, resta comunque un posto da vedere. Se poi si vuole andare al mare, consiglio vivamente l'Algarve dove, nonostante l'acqua fredda, si possono fare anche dei bei bagni per spengere il calore del sole.