USA - APPUNTI DI VIAGGIO |
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Devo dire la verità : non sono mai stato attratto dagli Stati Uniti D'America in generale; però mi hanno sempre incuriosito alcune cose particolari di questo stato ed in particolare i suoi parchi e le sue bellezze naturali. Non appena ne ho avuto l'occasione ho deciso quindi di partire. | ||
Roberto e Michele : i miei compagni di viaggio | ![]() |
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La prima tappa del viaggio é stata
Los Angeles, dove abbiamo visitato gli Universal
studios, Hollywood, Beverly Hills, Santa Monica e Venice. Per gli
amanti dei parchi giochi ci sarebbe anche Disneyworld che noi
abbiamo evitato. Oltre a questo Los Angeles non ha niente da
offrire e la sua vastità fa venire voglia di scappare
immediatamente. Infatti dopo due giorni siamo partiti verso il south rim del Grand Canyon : un giorno intero di viaggio per arrivare a Williams e pernottare. Il giorno successivo é stato completamente dedicato all'escursione del Grand Canyon : SPETTACOLARE. La giornata termina con un tramonto stupendo, dove il sole colora di rosso e arancio la roccia lasciando a bocca aperta lo spettatore. Subito dopo il tramonto abbiamo guadagnato un po' di strada dirigendoci verso Canyon de Chelly. Pernottamento a Winslow, una località composta da motel, fast food e distributori di benzina. Una caratteristica, inoltre, dei luoghi situati tra Arizona e Utah é che la sera il cielo si copre di nuvole esi scatenano dei temporali apocalittici con fulmini e saette che si schiantano a terra; bene, noi ce li siamo fatti tutti e ogni sera percorrevamo miglia e miglia zigzagando tra le saette. Il Canyon de Chelly non é molto conosciuto, ma vale la pena visitarlo anche perché fa parte della storia degli Indiani(Navaho), che tuttora lo gestiscono, visto che si trova nella loro riserva. Non avendo molto tempo a disposizione, ci siamo limitati a percorrere i Rim del canyon, ma sarebbe stato molto interessante farsi accompagnare dagli indiani sul fondo del canyon e visitare i resti delle case degli antichi Indiani Navaho. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati alla Monument Valley. In questo posto abbiamo provato un'emozione fortissima: ci si sente avvolti dalla natura che ha modellato quelle rocce in modo veramente particolare. Di fronte allo spettacolo del tramonto, ci siamo fermati in silenzio a guardare e ...... beh, neanche adesso trovo le parole per descrivere ciò che provavamo in quei momenti. La tappa successiva (viaggio sempre tra i fulmini) é stata Page City, dove siamo arrivati di notte; la mattina seguente abbiamo fatto un giro tra i canyon acquatici del Lake Powell, alimentato dalle acque del fiume Colorado e nato grazie ad una diga. Nel pomeriggio siamo partiti per Zion park dove abbiamo pernottato dopo aver fatto un piccolo tour. Il giorno seguente dopo aver fatto qualche trail a Zion, siamo partiti per Bryce Canyon. La durata della visita di questo splendido posto dipende dal percorso che si sceglie; noi chiaramente abbiamo scelto il più lungo, ma ne é valsa la pena poiché lo spettacolo é veramente stupendo. Nel tardo pomeriggio ci siamo diretti verso Las Vegas e ci siamo fermati a dormire a Cedar City. Il giorno doop eravamo a Las Vegas : dopo tanta natura e tranquillità, ci siamo ritrovati nel caos più completo : tra le luci di tutti i colori, i suoni delle slot machine, i tintinnii delle monete, il traffico della Streep (sia in macchina che a piedi), abbiamo passato gran parte della nottata, e devo dire che alla fine non avevamo altro che un forte mal di testa. Chiaramente dico questo perché non sono un amante del gioco (anche perché ho una sfiga tremenda), comunque non potevo evitare di giocare qualcosa alle slot,perdendo, chiaramente. La mattina successiva RIPOSO ! Abbiamo approfittato dei conforts dell' hotel Luxor, e ci siamo fatti un bel bagno in piscina tra una piramide e una sfinge. Nel pomeriggio partenza e arrivo in prima serata nella desolata ma affascinante Death Valley : dal caos totale al silenzio totale ! Nei due giorni seguenti abbiamo visto tutti i punti più belli e famosi della Death Valley tipo Zabriskie Point, Dune Sands, Artistic Drive, Dante's view, Badwater, Davil's golf course, ecc..., il tutto ad una temperatura che andava dai 45 ai 55 gradi Centigradi. Dalla Death Valley ci siamo diretti verso Yosemite Park a circa 2000 mt di altezza, dove abbiamo addirittura trovato la neve; un bel dislivello a tutti gli effetti. Verde, verde e ancora verde e poi animali, laghetti, cascate, insomma un posto veramente bello e riposante; da non perdere le splendide Vernal falls. Yosemite é una delle mete più gettonate dagli americani che vanno in vacanza, specie gli abitanti di San Francisco, che si trova li vicino e che é stata la nostra tappa successiva. San Francisco é una città più a misura d'uomo, molto più vicina alle città europee, ma é la città con la più alta percentuale di barboni che abbia mai visto; dopo le 22:00 diventano i padroni della città, visto che dopo questo orario chiudono quasi tutti i locali e ristoranti. Da visitare c'é il Fishermann Worf, con i suoi numerosi negozi e i banchetti che vendono la polpa di giganteschi granchi sia come farcitura di panini che condita con le salse più svariate, il Golden Gate, avvolto quasi sempre dalla nebbia, i leoni marini del Pier 39, la Lombard street, la lunghissima Market Street e assolutamente da non perdere un giro sul Cable car che si arrampica e poi ridiscende in picchiata sui caratteristici e ripidissimi saliscendi della città. A San Francisco abbiamo riconsegnato la prima auto, massacrata da ben 4180 Km di percorso, e abbiamo preso un aereo per Salt Lake City dove, dopo aver ritirato un'altra auto (un minivan Ford) e dopo aver fatto un giretto della città, siamo partiti per Yellowstone National Park. Sulla strada ci siamo fermati a dormire in un motel a Pocatello, una cittadina dello Utah. La mattina dopo siamo ripartiti e finalmente arrivati a Yellowstone. Il parco di Yellowstone é estesissimo e abbiamo impiegato più di tre giorni per vederne una buona parte. In questo luogo la natura ha veramente sfogato la sua potenza : cascate, fiumi, laghi, boschi verdi lussureggianti, boschi completamente distrutti dal famoso incendio di circa 10 anni fa, boschi in ricrescita, cervi, alci, bisonti, orsi, e tanti altri animali, geysers, sorgenti e piscine di acqua calda che ribolle continuamente. Mentre si visita il parco si vedono dei paesaggi particolari come fiumi di acqua bollente e fumante che colorano le roccie di sfumature rosse e gialle, che sfociano in fiumi di acqua gelida, il tutto circondato da alberi verdi e da cervi o bisonti che pascolano. Particolari sono le cittadine che sorgono nei pressi degli ingressi del parco, specie a nord nel Montana, dove si vive l'aria dei film Western, con le persone che girano in jeans attillati, con cinte con le fibbione, gli stivaloni e il cappellone da cowboy. Terminati i giorni a disposizione per il parco di Yellowstone, siamo tornati a Salt Lake City e da li abbiamo preso l'aereo per New York, ultima tappa prima del ritorno in Italia. New York é una città che lascia il segno. Premetto che io non sono un amante delle megalopoli, e devo dire che una volta arrivato a New York mi sono subito trovato a mio agio. Mentre camminavo sulle lunghissime arterie di Manhattan (le avenues) alzavo gli occhi e restavo incantato alla vista degli altissimi grattacieli. Sulle strade si incontra gente di ogni tipo, e nessuno nota nessuno; si può andare in giro anche in mutande e non c'é una persona che si volta a guardarti per fare commenti. Poi ci sono i grandi negozi della Fifth avenue, l'Empire State Building, il World Trade Center, la Statua della Libertà, Central Park e musei bellissimi come il Metropolitan e il Museo di Storia Naturale. C'é una cosa in particolare che mi é piaciuta e mi dilungo un po' nel descriverla. Quando siamo arrivati a New York, dopo aver lasciato le valigie in albergo, siamo andati nel locale dove lavora una nostra cara amica, Francesca. Erano le 20.00 e dopo aver chiuso le serrande, Francesca ci ha proposto di andare a Brooklyn in metro; terrore !!....sulle guide c'é scritto che non bisogna mai prendere la metro dopo le 18.00, figuriamoci alle 20.00 ! Ci siamo fidati e siamo arrivati in pochi minuti a Brooklyn; dopo una breve e caratteristica passeggiata nel quartiere siamo arrivati in un piccolo parco che si affaccia sull'Hudson e su... MANHATTAN !! Era uno spettacolo mozzafiato....miliardi di luci che evidenziavano tutti i grattaceli della Downtown e Midtown dell'isola e sulla sinistra, in mezzo alla baia, si vedeva anche la Statua della Libertà . Camminando siamo arrivati sul ponte e lo abbiamo attraversato arrivando quindi a South street Seaport, un posto incantevole e ricco di vita (fino ad una certa ora) caratterizzato da negozietti, locali e bancarelle. La nostra vacanza si é conclusa con la visita al palazzo dell' ONU che somiglia tantissimo al palazzo che si affaccia sul laghetto dell'EUR a Roma. Ed é proprio Roma che finalmente abbiamo raggiunto dopo un bellissimo viaggio e una bellissima vacanza. |