{OptionalArea}

articoli 

Main Menu

paolo latella 

  

persone hanno
visitato per la prima volta questo sito

 

articoli

Fate l'amore con il Corano
 Omosessualità, relazioni extra coniugali e pornografia sono vietate. Ma la donna ha diritto all'orgasmo. Lo dice una sessuologa musulmana

Heba Kotb riceve in un piccolo studio al secondo piano di un palazzo in Sharia Sudani, nel quartiere residenziale di Mohandeseen, al Cairo; alle pareti sono esposti i certificati della sua laurea in medicina e della specializzazione in sessuologia; il telefono, all'ingresso, non smette mai di squillare e la lista d'attesa per un appuntamento è di due mesi.

La dottoressa Kotb, 39 anni, musulmana osservante, sposata e madre di tre figli, è una pioniera della sua materia, considerata tabù in numerosi paesi del Medioriente.
Ogni sabato mattina conduce infatti una trasmissione sulla tv di stato egiziana, durante la quale invita personalità anche religiose a parlare della vita di coppia secondo l'Islam e risponde in diretta a domande sul sesso, esponendo sia teorie scientifiche che dettami della morale islamica.

“Il mio è un lavoro che pochi sono disposti a fare nel mondo arabo. Non credo si possa definire difficile, ma diverso.
Non sono una persona tradizionale, ho una personalità molto spiccata, ma soprattutto una famiglia che mi sostiene molto - spiega la donna - Penso ai miei genitori, ma anche mio marito, che è un medico e che mi ha sempre appoggiato nelle scelte che ho fatto”. Scelte non facili in un Paese musulmano.

“In un primo momento si rivolgevano a me solo persone delle classi agiate, avevo due, forse tre pazienti alla settimana.
Poi invece ho cominciato ad apparire in tv e la gente ha cominciato a conoscermi, a chiamare per un appuntamento, spesso in condizioni di anonimato, e pian piano sono arrivati qui allo studio”.

Un percorso, quello verso la consapevolezza sessuale, non facile nemmeno per i pazienti della Kobt. “All'inizio - spiega il medico egiziano - chiedevano tutele sull'assoluta riservatezza degli incontri, non volevano incontrare nessun altro paziente nella sala d'aspetto e molti si preoccupavano di domandare se il portiere del palazzo sapeva di quale tipo di disturbi mi occupavo”.

Una donna indipendente, la dottoressa Kotb, il cui viso è sempre incorniciato dal velo e che da musulmana osservante non dimentica che anche il piacere sessuale, è frutto della volontà di Dio.
“Quando ho cominciato a leggere i trattati di sessuologia e di psicologia sessuale mi sono resa conto che non solo non contraddicevano quanto insegnato nel Corano ma, anzi, ripetevano cose che sono assolutamente conformi al messaggio dell'Islam e della Sira, l'insieme dei testi che raccolgono gli atti e le parole del profeta Maometto”.

In particolare, sono due i versetti del Corano che hanno 'ispirato' Heba Kotb. “Uno nella sura Romana, che indica come comportarsi nella vita di tutti i giorni nei confronti della moglie e insegna che l'amore e la passione tra uomo e donna sono frutto del volere divino.
E chi non riesce a trovare o a vivere questa passione, deve cercarla perché questa è un dono di Dio. Il secondo nella Sura della vacca, la più lunga tra le sure del libro sacro, che addirittura parla del diritto della donna a provare l'orgasmo”.

Come musulmana, tuttavia, la dottoressa Kotb, non giustifica l'omosessualità, le relazioni extra coniugali e la pornografia. “L'omosessualità esiste in Egitto - dichiara - non ci sono statistiche, perché è proibita per legge, ma non per questo possiamo nascondere la testa sotto la sabbia.
Come musulmana e come medico, ritengo si tratti di una malattia. Infatti molti pazienti che sono venuti a chiedermi delle cure contro le tendenze omosessuali si sono riavvicinati alla religione e hanno capito di aver attraversato un periodo di confusione”.

La Kobt ammette poi che “le società arabe stanno cambiando. Ora sono sempre di più le ragazze che decidono di avere rapporti sessuali prima del matrimonio.
Non si tratta della maggioranza, certo, ma di una percentuale di gran lunga superiore a quella di dieci o quindici anni fa”.
La dottoressa, alla cui ultima conferenza in Yemen sono intervenute oltre 300 donne, racconta di aver lottato molto per affermarsi nel suo campo ma di avere ricevuto dal suo lavoro più soddisfazioni di quante ne avrebbe mai immaginate.

“Circa due anni fa una signora, con figli già adulti, venne da me lamentandosi del fatto che il marito la desiderava ancora e lei si sentiva troppo vecchia per 'certe cose'.
La donna in questione aveva solo 43 anni e suo marito 46. Ho capito che c'era qualcosa in lei che non andava e le ho chiesto se suo marito le facesse provare piacere.

E' rimasta a fissarmi per qualche secondo poi mi ha confessato, candidamente, che non sapeva che anche le donne potessero avere un orgasmo.
Dopo qualche seduta, a cui ha partecipato anche il marito, si è ripresentata nel mio studio e aveva negli occhi uno sguardo diverso e un vestito dai colori sgargianti”.

“Questi - taglia corto la Kobt - sono i tabù che cerco di rompere, per far capire alle coppie che il buon sesso fa bene al matrimonio e non bisogna privarsene a nessuna età”.


Tratto da: liberaliperisraele.ilcannocchiale.it

logo dello Studio