La Confraternitadi Nostra Signora di Oropa |
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![]() Il discorso riguarda la "Confraternita di N.S. di Oropa", che da vari anni opera nel santuario biellese della Madonna Nera. La domanda è chiara e semplice: di chi è la Confraternita? Una prima risposta è ovvia: essa appartiene ai volontari del gruppo, quelli - per intenderci - che notiamo col bracciale e con l'insegna di "servizio". Li vediamo circolare in chiesa e li osserviamo muoversi e orientare le processioni: raccolgono le elemosine, animano i canti, tengono l'ordine durante i movimenti di masse, mantengono la calma quando si distribuisce la Comunione e, poi, si prodigano in tante prestazioni che anche per loro non riescono tutte e sempre gradite (candele, silenzio, richiami...). Quanti sono i confratelli? Non conosco il loro numero: parecchi li vedo assidui e disponibili, altri forse non possono fare altrettanto per impegni di famiglia o perché meno tagliati per la prestazione. Complessivamente, tuttavia, si rileva da parte dei membri della Confraternita che l'amano, la vivono, la sostengono e la frequentano.
La Confraternita estende la presenza del Can. Rettore. L'affermazione si capisce da chi conosce concretamente Oropa e la sua organizzazione, che per la parte spirituale - è tutta sulla persona del Rettore. Certamente i sacerdoti e altre persone hanno un'importanza decisiva sia per i sacramenti come per tante attività particolari; ma la Confraternita ha il suo posto particolare per l'andamento e lo svolgimento degli incontri e delle celebrazioni a Oropa. Esiste però una radice profonda e più autentica della Confraternita: è quella che dimostra la sua appartenenza alla Madonna di Oropa. Al di là del nome, il gruppo dei generosi volontari che aiutano esemplarmente il Rettore del santuario sono anime dedicate alla Madonna Nera, cui s'ispirano e dalla quale vengono condotte al Signore. Per quanto le prestazioni rie scano gradevoli, esistono giorni e mansioni che facilmente si rifiutano, se in fondo al cuore non c'è un desiderio che spinga a ciò che necessita e occorre in quel momento; una comparsa può piacere a tutti, ma forse c'è bisogno di una presenza dove c'è poca gente e dove nessuno ti fotografa: la ripetizione di servizi semplici e senza echi rombanti sono pure necessari; esiste la giornata senza echi e senza applausi. Guai se domina la voglia di emergere e di apparire! Semplicità e umiltà vengono insegna te dalla Regina di Oropa, la persona più operosa e più silente.
P. Ugo Rocco |
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