Rebirthing.

A cosa serve il respiro? a vivere, é l'ovvia risposta. Ma il respiro ha una funzione che va al di là di quella che, comunemente, gli attribuiamo. Esso dà la possibilità di sciogliere quelle tensioni e quei blocchi psicofisici che, presenti sin dalla nascita, condizionano il libero fluire dell'energia vitale. E' questo il principio del Rebirthing, una tecnica di crescita personale e di autoguarigione basata su respirazione e pensiero creativo.

Il Rebirthing, che significa, letteralmente, "rinascita", è nato alla fine degli anni Sessanta ad opera del californiano Leonard Orr, ma le sue origini risalgono a tempi remoti. In Oriente, veniva usato dai monaci buddisti siamesi erranti e dai taoisti. In Occidente, sembra che Santa Teresa d'Avila, nel Cinquecento, raggiungesse i suoi stati d'estasi con questa pratica.

Il metodo, diffuso in tutto il mondo e introdotto in Italia circa quindici anni fa, ha lo scopo di far prendere piena consapevolezza dell'atto respiratorio, altrimenti automatico e superficiale, e viene chiamato, per questo, "respirazione consapevole", in quanto rende coscienti gli stati emozionali ad esso legati.

Consiste in una respirazione circolare, senza pausa tra l'inspirazione e l'espirazione. Si inspira nella parte alta del petto fino all'apice e si lascia ricadere il torace sull'espirazione, senza sforzare, per poi riprendere, quando ci si sente completamente svuotati, l'inspirazione. E così via.

"Questo tipo di respirazione" spiega Sondra Ray, allieva americana di Orr, "consente un aumento dell'energia a disposizione, come può avvenire, ad esempio, quando si corre, solo che, in questo caso, l'energia non viene utilizzata per muoversi ma per sciogliere i blocchi energetici, le tensioni. Metafisicamente, dà la possibilità di sperimentare l'unione. Il susseguirsi dell'inspirazione, che rappresenta, simbolicamente, l'aprirsi alla vita, e dell'espirazione, che corrisponde al lasciar andare i pensieri che preoccupano, consente di ridimensionare i problemi e di prendere coscienza dell'esistenza di nuove possibilità. E' un pò come togliere i paraocchi. Il campo visivo si allarga e si ha l'opportunita' di fare scelte diverse".

Secondo i teorici del Rebirthing, dietro alla malattia c'è un pensiero negativo: collera, senso di colpa, risentimento, rancore, paura. Questi sentimenti non consentono il libero fluire dell'energia e il respiro è la prima funzione corporea vitale ad esserne influenzata.

Noi sappiamo che il respiro ci fornisce, non soltanto, l'ossigeno indispensabile per vivere ma contribuisce, per ben il 70 per cento, all'eliminazione delle tossine (il sudore, l'urina, le feci ne eliminano solo il 30 per cento). Esso può, perciò, essere considerato come la capacità naturale del corpo di rigenerarsi, creando nuove cellule, e, quindi, di fortificarsi. "Ma il respiro" aggiunge Konrad Halbig, tedesco, allievo, amico e collaboratore di Orr, "è anche il mezzo per purificare la nostra mente. Nelle scuole mistiche è la chiave per avere esperienze profondissime. Noi non siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Si tratta solo di scoprirle e di utilizzarle".

Le sedute di respirazione favoriscono il riaffiorare di sensazioni e ricordi repressi, legati a situazioni sgradevoli. Accade così, di rivivere il momento della propria nascita e le emozioni negative ad essa collegate. Ma, come dice Leonard Orr, non bisogna preoccuparsi, perchè tutto ciò che si prova respirando scomparirà, se si continua a respirare. E una volta scomparsi, quelle sensazioni, quei ricordi e quelle emozioni non si ripresenteranno più.

Il Rebirthing può essere fatto anche in acqua ma provoca reazioni molto rapide e intense, per cui si preferisce affrontare questa esperienza in un secondo momento, quando ci si è abituati alle manifestazioni, a volte sconvolgenti, che la tecnica della liberazione del respiro provoca.

Questo metodo, assicurano i "rebirther" (coloro che guidano e assistono durante le sedute), garantisce una serie di benefici che riguardano sia il corpo sia la mente. Sintomi e disturbi di vario tipo spesso scompaiono dopo poche sedute e si viene inondati da una carica di energia che permette di affrontare con più vigore la vita.

"Liberare la respirazione per diventare liberi" dice Halbig "Andare avanti passo passo, sciogliendo poco alla volta i nodi della nostra anima". Trattarsi con gentilezza, aver cura di sè, coccolarsi, dedicarsi tempo. Forse è questo il segreto.

a cura di ... pat@iol.it

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