Qui di seguito elenchiamo il legname più comunemente reperibile sul mercato del fai-da-te. Mentre questo elenco non rappresenta certo una lista esaustiva del legname disponibile sul mercato italiano, esso vuole essere un ausilio al principiante per orientarsi nell'offerta dei centri del bricolage.
Qui non tratteremo di legni artificiali come compensati e truciolari, visto che di questi abbiamo già parlato altrove ( Vedi). Ci concentreremo su legname massiccio (permetteteci di non usare la dizione "massello", che proprio non ci piace) e su alcuni popolari semilavorati disponibili in commercio.
Il legno lamellare viene offerto in pannelli formati dall'incollaggio di liste di legno massiccio. Vengono offerte in varie dimensioni ed essenze, con spessori standardizzati. Poichè il processo di fabbricazione stesso prevede il piallaggio finale per ridurre l'asse allo spessore determinato, questo tipo di legno è di uso immediato. Benchè il legno lamellare si presenti in pannelli, non bisogna assolutamente confonderlo con altri legni artificiali, come i compensati, perchè non è dimensionamente stabile. Quindi andrà usato esattamente come il legno massiccio intero, e si dovrà porre l'attenzione necessaria alla sua dilatazione naturale.
Una prima distinzione tra i tipi di legni lamellari offerti, è tra i legni cosidetti a lista unica e quelli giuntati di testa. Nei primi, i listelli sono interi. Nei secondi sono formati da segmenti di listelli, di lunghezza non uniforme, giuntati in listelli di lunghezza maggiore da giunti a dita, dalla caratteristica sagoma a zig-zag. Questi ultimi sono i più comuni, soprattutto per le essenze più pregiate, per la più scarsa disponibilità di alberi di vecchia crescita, cioè quelli più adatti a fornire listelli interi. Il legno lamellare a lista unica si trova quasi esclusivamente offerto con essenze di conifere.
La tabella di sotto riporta l'offerta commerciale più facilmente reperibile in Italia.
Essenza |
Lista |
Spessori (mm) |
Note |
Unica |
14, 18, 28 |
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Giuntato di testa |
18, 28 |
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Unica |
18, 28 |
Adatto ad una finitura trasparente che metta in evidenza le venature. Consigliato l'uso di turapori. |
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Giuntato di testa |
18, 27 |
Adatto ad ogni tipo di finitura, specie se trasparente. |
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Giuntato di testa |
27 |
Estremamente refrattario a trattamenti protettivi. |
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Giuntato di testa |
27 |
Benchè la composizione del legno lamellare di prassi non necessiti di precauzioni particolari, è sempre bene evitare gli ambienti troppo caldi ed umidi (le liste si scollano) e prestare buona cura allo stoccaggio (areato e con pannelli ben disposti per evitare distorsioni).
Sempre limitandosi al mercato dei magazzini per il fai da te, l'offerta di listelli piallati è quasi senz'altro quella più estesa per varietà. È inoltre praticamente l'unico modo di reperire essenze non domestiche, ed in forme che si prestino alla fabbricazione amatoriale di mobili. In dipendenza dalla essenza specifica, l'assortimento comprende spessori di 10, 15, 20 e 30 mm, con larghezze che variano da 10 ai 100 mm. Listelli di 20x100 mm sono in pratica snelle assi che ben si prestano alla fabbricazione di mobili di pregio in legno massiccio.
Purtroppo il costo di questi legni non è dei più bassi. Ma ricordiamoci che si tratta di semilavorati (piallati sui 4 lati), e di conseguenza permettono anche all'hobbista con poche attrezzature di raggiungere risultati soddisfacienti.
Altezze 1000, 2000, 3000, 4000 mm, sezioni varie
È il nome collettivo dato al legname proveniente a un gruppo di conifere comuni in gran parte dell'Europa, che includono Albies alba, Pinus sylvestris e Picea abies. Il colore varia da quasi bianco a marrone-giallo chiaro ed ha una lucentezza naturale. Gli anelli di crescita sono nettamente definiti e l'andamento delle fibre è rettilineo e la consistenza fine. Si lavora facilmente, ha buone proprietà di tenuta di chiodi e viti, si incolla con risultati soddisfacenti, accetta mordenti, pitture e vernici ed è suscettibile di buona finitura. Eccellente per tutti i lavori di carpenteria e falegnameria. È l'essenza più usata per le parti nascoste di mobili di pregio, le cui parti a vista sono realizzate con essenze più pregiate. Usato anche molto per mobili di aspetto rustico. Vanno evitati eccessi di calore ed umidità. Il legno puo' fessurarsi o formare cretti, ed i nodi possono saltare lasciando fori antiestetici. L'abete ha anche la tendenza a rilasciare colate di resina anche se ben stagionato; questo difetto può essere limitato applicando a pennello una o due mani di gommalacca come sigillante, prima di sucessive finiture.
Per un dettaglio delle varie specie vedi Dizionario tipi di legno
Altezza 2500 mm, disponibile anche in sezioni circolari o come modonature
Il Samba (o Obeche) è un legno di essenza forte della famiglia delle latifoglie (Triplochiton scleroxylon). È diffuso in tutta l'Africa occidentale ed è noto con una varietà di nomi: Arcre in Nigeria, Wawa in Costa d'Avorio, Samba in Zaire ed Avous in Camerun. Secondo uno studio pubblicato ne 1991 dal World Conservation Monitoring Centre, è un'essenza eccessivamente raccolta, e dovrebbe essere usata solo se proveniente da piantagioni controllate e ripiantate. È un legno chiaro, dotato di una naturale lucentezza ed essicca molto rapidamente senza mostrare tendenza alle fessurazioini. Si può lavorare molto bene, anche se si tratta di una legno non durabile che, in condizioni di umidità, tende a machiarsi di azzurro se entra in contatto con composti di ferro (proprio come le ortensie...). È anche un legno pochissimo resistente al tarlo. Appunto per questo viene normalmente usato per lavori di falegnameria di interni. È suscettibile di buona finitura, specie dopo applicazione di turapori. Nessuna difficoltà all'incollaggio. Sono sconsigliati taglienti affilati con angolazione ridotta (le fibre tendono a tagliarsi secondo natura, non secondo le linee da voi volute). Umidità e calore deformano i listelli di samba in un battibaleno.
Altezza 2150 mm, disponibile anche in sezioni circolari o come modonature
Il ramin è il nome collettivo dato al legname di alcune speci che crescono nelle paludi di acqua dolce dell'Asia sud orientale, tra le quali la Gonystylus bancanus è la più comune. Secondo uno studio pubblicato ne 1991 dal World Conservation Monitoring Centre, è un'essenza eccessivamente raccolta, e dovrebbe essere usata solo se proveniente da piantagioni controllate e ripiantate. Gli alberi possono raggiungere i 24 m di altezza ed un diametro di 1 m alla base. Si essicca facilmente sia all'aria che in forno e non presenta deterioramenti. Facilmente lavorabile, ma la grana tende a lacerarsi sulle superfici segate a quarto; richiede l'esecuzione preventiva di fori per l'applicazione di chiodi. Si incolla bene ma data la scarsa porosità è consigliabile l'uso di colle viniliche caricate. È suscettibile di buona finitura. Il legno è molto duro, simile al rovere o al noce. Si sostituisce spesso al faggio nella produzione di mobili, accessori, cornici per quadri ed altre modonature; viene utilizzato per lavori di intagli e per la produzione di impugnature tornite di utensili non battenti e perni, nonchè per lavori di falegnameria da interni e giocattoli in legno. Adatto a lavorazioni con frese ad alta velocità. Il durame è deperibile. Come altre essenze, teme gli eccessi di calore ed umidità.
Altezza fino a 3000 mm
I migliori assortimenti di questa essenza (quasi sempre ancora la Picea abies) vengono usati per la costruzione di mobili e per lavori di falegnameria di interni. Particolarmente adatto per accompagnare le venature di porte ecc. in pino rustico. È adatto anche per ambienti umidi, in quanto contiene un'alta quantità di resina, che però ne rende l'incollaggio difficoltoso. Per prevenire le colature di resina si può passare una o due mani a pennello di gommalacca, come sigillante, prima di ulteriori finiture. È soggetto agli attacchi del comune tarlo dei mobili, non è durabile ed è moderatamente resistente a trattamenti protettivi; l'alburno è permeabile. Si lavora bene ed ha buona tenuta a chiodi e viti.
Per un dettaglio delle varie specie vedi Dizionario tipi di legno
Altezza 2200 mm
L'abura (Mitragyna ciliata) è diffuso nelle regioni paludose delle regioni costiere dell'Africa occidentale, dalla Sierra Leone e Liberia al Camerun ed al Gabon, ove raggiunge un'altezza di 30 m. Si tratta di un legno molto stabile in opera una volta essiccato. Si lavora bene sia a mano che a macchina, ma a volte contiene silice ed in tal caso ha un effetto usurante sui taglienti. Si incolla bene, si impregna facilmente di mordente ed è suscettibile di ottima finitura. L'applicazione di fori richiede la preliminare esecuzione di fori. È un legno deperibile e soggetto ad attacchi di insetti. È uno dei legni africani più usati per modonature. È largamente usato per lavori di falegnameria da interni ed intelaiature di mobili, bordature e pareti laterali di cassetti. Le sue proprietà antiabrasive lo rendono ideale per pavimentazioni decorative assai resistenti all'usura.
Altezza 2450 mm
Il rovere è il nome collettivo dato al legname prodotto da una varietà di sottospecie di quercie (Quercus Petrea, detta Rovere o quercia inglese, francese, polacca o di Slavonia; Quercus Robur, detta Farnia; Quercus Rubra detto Red Oak, Quercus Alba detto White Oak), diffuse in tutta Europa e Nord America. I tronchi di vecchia crescita raggiungono i 18-20 metri di altezza e diametri basali di 1 m. La lavorazione è generalmente soddisfaciente ed è suscettibile di ottima finitura. Il legno di quercia è durabile, ma è soggetto all'attacco dei tarli ed è estremamante refrattario a trattamenti protettivi. Il rovere è impiegato con successo nel campo dell'arredamento. È usato per la costruzione di botti non solo per la sua robustezza ma anche per il succo contenuto nel legname (tannino) che, oltre che resistere alla fermentazione del vino, gli conferisce aroma. È ideale per la fabbricazione di stipetti ed altri mobili di pregio, imbarcazioni, pavimentazioni, lavori di intaglio e sculture. È legno denso, di elevata resistenza e rigidità.
Per un dettaglio delle varie specie vedi Dizionario tipi di legno
Altezza 2200 mm
La mansonia (Mansonia Altissima) cresce nelle regioni dell'Africa occidentale. È anche conosciuta come noce mansonia Secondo uno studio pubblicato ne 1991 dal World Conservation Monitoring Centre, è un'essenza eccessivamente raccolta, e dovrebbe essere usata solo se proveniente da piantagioni controllate e ripiantate. Raggiunge altezze di 30 m e larghezze basali di 1 m. In assenza di nodi si presta bene a curvatura a vapore effettuata quando il legno è ancora verde. Si lavora bene sia a mano che a macchina ed esercita un modesto effetto di usura sui taglienti. La polvere finissima prodotta durante la lavorazione è irritante, soprattutto per le vie respiratorie, e l'uso di precauzioni, seppur minime come una mascherina, è necessario (l'autore ben ne conosce gli effetti sgradevoli). Si inchioda e si avvita senza difficoltà, accetta mordenti e sostanze lucidanti, ed è suscettibile di perfetta finitura. La mansonia viene detta "noce" perchè il colore è del tutto simile al noce europeo, ed anche la grana del legno non ne è troppo dissimile. Le differenze cromatiche tra durame ed alburno sono meno forti nella mansonia che nel noce europeo, ma comunque sensibili. Attenzione però va posta alla presenza di striature viola nel durame di certi tronchi, cosí come alla grande varietà cromatica del legname posto in commercio, parzialmente dovuta all'assenza di qualunque selezione tra alburno e durame. È un legno eccellente per la produzione di mobili di pregio. Dai tronchi più adatti si ricavano impiallaciature destinate a lavori di intarsio e rivestimenti.
Altezza 2200 mm
Non sembra che ci sia molto più da dire su questa essenza, in uso in Europa da diversi secoli per la produzione di mobili di pregio. Esaurito da tempo il mogano per eccellenza, quello cubano, e con il mogano africano scarseggiante e via via più protetto, il mogano in commercio proviene dalla specie Swietenia macrophylia, diffusa in tutto il Centro America e nel Sud America equatoriale. Accetta bene mordenti e sostanze lucidanti ed è suscettibile di ottima finitura. È di facile lavorazione, si incolla bene, ed accetta chiodi e viti. È refrattario all'impregnazione. Siccome è facilmente reperibile anche come piallaccio o come rivestimento di compensati nobili da 4 mm, si presta molto bene all'uso per la costruzione di mobili con tecnica mista (massiccio e pannelli impialliciati) in ambito amatoriale.
Per un dettaglio delle varie specie vedi Dizionario tipi di legno
Altezza 2200 mm
È noto anche con il nome di Opepe. Molto diffuso nelle foreste equatoriali dell'Africa occidentale (Guinea, Liberia, Costa d'Avorio, Ghana, Nigeria e Camerun) proviene dalla Nauclea diderichii. Secondo uno studio pubblicato ne 1991 dal World Conservation Monitoring Centre, è un'essenza eccessivamente raccolta, e dovrebbe essere usata solo se proveniente da piantagioni controllate e ripiantate. L'Opepe in opera è alquanto stabile ed è dotato di resistenza alla flessione e rigidità medie. Si lavora con discreta facilità a mano ed a macchina, ma è consigliabile ridurre l'angolo di taglio per l'uso di taglienti su superfici tagliate a quarto. L'applicazione di chiodi richiede l'esecusione preliminare di fori, ma si incolla bene e, a pori otturati, è suscettibile di ottima finitura. Il legno segato sul lato è molto più refrattario e va soggetto ad incrinature e fessurazioni vistose e deformazioni.