Finiture per legno esposto agli agenti atmosferici

 

Le superfici legnose esposte agli elementi naturali senza alcuna finitura cambiano colore, irruvidiscono per fotodegradazione e fessurazione superficiale, e si erodono lentamente; quelle esposte in interni possono cambiare colore ed accumulare sporco ed unto. Benché per entrambi gli usi si possa impiegare legno non finito, spesso si fa' ricorso all'applicazione di una finitura (pittura, vernice, cera, impregnanti, oli, ecc.) per proteggerne la superficie, facilitarne il mantenimento dell'aspetto, e renderla lavabile.

 

Legno e prodotti legnosi in una varietà di specie, tipi di grana, trama, e colori possono essere efficacemente finiti in molti modi differenti. La scelta della finitura dipende dall'apparenza e dal grado di protezione desiderati, e dal tipo di substrato usato. Dato che finiture diverse procurano vari gradi di protezione, il loro tipo, qualità e metodo d'applicazione devono essere considerati con attenzione.

 

La protezione alla luce ed all'acqua è condizionata dalla resistenza agli agenti atmosferici dei leganti della finitura stessa (oli essiccanti, resine sintetiche, resine coalescenti delle finiture all'acqua, ecc.). Infatti, i leganti, che conferiscono alla finitura le sue caratteristiche fisico-chimiche, sono parzialmente soggetti a degradazione fotolitica.

 

Sostanzialmente, ci sono due tipi di finitura (o trattamenti) usati per proteggere le superfici legnose dall'azione degli agenti atmosferici:

*quelli che formano una pellicola, strato, o copertura

*quelli che penetrano nella superficie legnosa senza lasciare uno strato o copertura distinta

I materiali che formano una pellicola, includono pitture di tutti i tipi, vernici, lacche ed anche coperture legate alla superficie del legno.[1] Le finiture penetranti includono conservanti, repellenti dell'umidità, impregnanti semitrasparenti colorati, e trattamenti chimici.

 

Finiture varie per legno per esterni sono elencate in Tabella 1. Queste comprendono anche finiture e metodi industriali che non sono normalmente accessibili all'hobbista, se non acquistando legname già trattato.

Finiture che formano pellicole
Pitture

Finiture che formano pellicole come le pitture sono usate da lungo tempo per proteggere le superfici del legno. Di tutte le finiture, le pitture procurano la protezione maggiore verso gli agenti atmosferici, ed offrono la più ampia selezione di colori. Una pellicola non porosa ritarda la penetrazione dell'umidità; con ciò riducendo i problemi di decolorazione della pellicola per opera delle essenze rilasciate dal legno stesso, la spelatura della pellicola e la sua fessurazione, ed il deformarsi del legno. Pigmenti adeguati eliminano quasi del tutto la degradazione della superficie del legno per opera dei raggi ultravioletti (UV). Ciò nonostante, la pittura non è un conservante; non eviterà il decadimento se le condizioni sono favorevoli allo sviluppo di funghi. La durevolezza degli strati di pittura su legno in esterni è affetta da variabili nella superficie del legno e dal tipo stesso della pittura.

 

Le pitture sono normalmente divise in pitture ad olio o solvente, ed in pitture ad acqua. Spesso immesse in commercio come "sintetiche", le pitture ad olio sono una sospensione di pigmenti inorganici (resine alchidiche) in un veicolo oleoso, ed induriscono per reazione con l'ossigeno atmosferico. Le pitture ad acqua sono sospensioni di pigmenti inorganici in emulsione acquosa, aggiunte di un'opportuna resina coalescente[2], e formano strati porosi. Pitture ad acqua a base di resine acriliche sono finiture molto durabili e versatili.

Vernici

L'apparenza iniziale migliore per il legno è ottenuta, senza dubbio, usando vernici trasparenti, che non cambiano o coprono il colore del legno. Sfortunatamente, le vernici trasparenti richiedono una manutenzione frequente per conservare un'apparenza soddisfacente. Sono stati fatti numerosi tentativi con vernici trasparenti mescolate a filtri UV incolore; è però comunemente accettato che tali filtri non sono efficaci né procurano una protezione adeguatamente lunga, perché la luce UV, penetrando la pellicola trasparente della vernice, gradualmente attacca il legno sottostante. Alla fine, la vernice inizia a sfogliarsi e scheggiarsi, portandosi dietro fibre di legno che si erano degradate fotochimicamente. Bisogna quindi accettare che la durevolezza della vernice è limitata, e molte mani iniziali sono necessarie per ottenere una copertura ragionevole. La manutenzione di una superficie verniciata deve essere effettuata non appena si vedono i segni dell'usura. Ciò può avvenire a distanza di un solo anno sotto condizioni severe.

Finiture penetranti
Idrorepellenti

Una gran parte del danno provocato a manufatti di legno in esterno (difetti della pittura, deformazioni, decadimento, ecc.) è il risultato diretto del cambiamento d'umidità nel legno, e della conseguente instabilità dimensionale. Il controllo dell'acqua o del vapor acqueo richiede un diverso tipo di finiture, che possono anche essere usati come finiture naturali del legno. "Idrorepellenti" è il nome generico usato per una varietà di sigillanti e trattamenti del legno che ne cambiano le proprietà superficiali, così che diventi idrorepellente. Gli idrorepellenti non hanno quasi alcun effetto sulla trasmissione del vapor acqueo; ovvero, essi hanno un effetto modesto sulla variazione del contenuto d'umidità del legno causato da variazioni dell'umidità relativa dell'aria. Gli idrorepellenti sono eccezionalmente efficaci nel ritardare l'assorbimento dell'acqua nella grana di testa[3], la parte più assorbente delle varie superfici del legno. Benché gli idrorepellenti non blocchino completamente l'assorbimento d'acqua, essi costituiscono un'eccellente finitura per usi perché inibiscono l'assorbimento dell'acqua durante le piogge, ma permettono l'essiccazione del legno a pioggia finita. Le formule dei repellenti in commercio normalmente comprendono un fungicida od un conservante, e spesso sono indicati come "conservanti idrorepellenti".

Impregnanti

Quando pigmenti inorganici (ossidi di ferro trasparenti) sono aggiunti alle soluzioni conservanti idrorepellenti, od a simili finiture trasparenti, la miscela si definisce impregnante semitrasparente (Idrorepellente fatto in casa vedi suggerimento: "Un impregnante idrorepellente fatto in casa"). L'aggiunta del pigmento provvede colore ed aumenta grandemente la durevolezza della finitura, assorbendo le radiazioni UV e proteggendo quindi il legno dalla demolizione della lignina.

 

Gli impregnanti pigmentati sono semitrasparenti, permettendo che gran parte delle caratteristiche del legno traspaiano, e penetrano nel legno senza formare uno strato continuo. Di conseguenza, non si fessurano o pelano anche quando eccessiva umidità è assorbita dal legno. La durevolezza di qualunque sistema impregnante è funzione del pigmento, del contenuto in resina, dei conservanti ed idrorepellenti. Il miglioramento della loro efficacia durante l'esposizione in esterni ha ricevuto grande attenzione. La resistenza agli agenti atmosferici di queste finiture migliora al crescere del contenuto di pigmenti, dell'idrorepellenza, e della quantità di materiale applicato.

 

Gli impregnanti sono adatti per superfici sia lisce sia ruvide; ciò nonostante, la loro efficacia è notevolmente migliorata se applicati al legno tagliato grossolanamente, o già esposto agli agenti atmosferici, o a trama grossolana. Sono particolarmente efficaci su legname e compensati che non tengono bene la pittura, come le essenze ad alta densità e grana liscia. Gli impregnanti possono essere preparati a partire sia da resine oleose, sia da resine coalescenti per uso in emulsioni acquose. Quelli preparati con resine coalescenti, però, non penetrano la superficie del legno. Impregnanti possono essere usati efficacemente per finire superfici esterne quali pergole e staccionate. Finiture commerciali note come impregnanti forti od opachi sono largamente disponibili, ma questi prodotti sono essenzialmente delle pitture, perché formano pellicole: ad ogni buon conto sono finiture di successo per superfici a trama grossa e pannelli artificiali, come la faesite temperata[4].

 

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Versione 1.0 - 6 Agosto 2000