PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
Linee guida per la sua realizzazione
SEDE CENTRALE
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE
1. POLITICA
*2. OBIETTIVO*
3. APPLICABILITÀ
*
4. RIFERIMENTI
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5. DEFINIZIONE DI EMERGENZA
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5.1 Generalità
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5.2 Possibili Rischi
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5.3 Ambiente scolastico
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5.4 Predisposizioni ed incarichi
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6. PROCEDURA
*
6.1 Generalità
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6.2 Norme di comportamento per tutto il personale
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6.3 Compiti dellincaricato di area per lemergenza
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6.4 Norme di prevenzione
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7. PRONTO SOCCORSO
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7.1 Compiti degli addetti alle squadre di pronto soccorso
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8. FORMAZIONE
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9. DOCUMENTAZIONE
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10. ALLEGATO N° 1
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10.1 Specchio numerico della popolazione esistente
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11. ALLEGATO N° 2
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11.1 Documentazione cartografica
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12. ALLEGATO N° 3
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12.1 Assegnazione incarichi
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13. ALLEGATO N° 4
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13.1 Modulo di evacuazione
*
14. ALLEGATO N° 5
*
14.1 Planimetrie percorsi
*
15. ALLEGATO N° 6
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15.1 Planimetria generale zone di raccolta
*
16. ALLEGATO N° 7
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17. SCHEDA N. 1
*
17.1 La chiamata di soccorso
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18. SCHEDA N. 2
*
18.1 La diffusione dell'ordine di evacuazione
*
19. SCHEDA N. 3
*
19.1 Modalità di evacuazione
*
20. SCHEDA N. 4
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20.1 Cartografia: linee guida per la stesura da utilizzare in un piano di evacuazione di elaborati grafici
*
21. SCHEDA N°5
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21.1 D.P.R 8/6/82, n. 524: Segnaletica di sicurezza
*
22. SCHEDA N. 6
*
22.1 Istruzioni di sicurezza
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23. SCHEDA N.7
*
23.1 Una lezione sul piano di evacuazione
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24. SCHEDA N.8
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24.1 Modulo di registrazione stati di emergenza verificatesi nella scuola
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STATO DEL DOCUMENTO
EDIZ. |
REV. |
PAR. |
PAG. |
MOTIVO |
DATA |
IIIà |
24 |
37 |
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IIIà |
1^ |
ottobre 1998 |
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE |
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EDIZ. |
REV. |
DATA |
Elaborazione |
Firma approvazione Resp. Serv. Prev. Prot. |
controllata
Copia N. _1__/_98__ distribuita il ___________ Firma: _____________
non controllata
La Scuola nellambito delle politiche di sicurezza considera la salvaguardia della salute e della vita, parte integrante della gestione aziendale. Gli aspetti organizzativi e comportamentali dei responsabili dei reparti e servizi e degli operatori sono considerati vincolanti anche dalla presente procedura riguardante i comportamenti in caso di pericolo grave ed immediato, incendio, evacuazione di luoghi o aree resesi pericolose, infortuni.
Il presente piano di evacuazione rappresenta lo strumento operativo attraverso il quale sono studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti delledificio scolastico.
La progettazione del P.E. deve rispettare i seguenti criteri generali:
Il raggiungimento di zone sicure da parte del personale, in caso di pericoli gravi è un costante obiettivo da perseguire allinterno dellazienda da parte di tutti.
Le aree di lavoro, gli accessi, gli impianti, devono essere costantemente verificati ed aggiornati perché rispettino oltre alle norme di legge, quelle di buona tecnica e le indicazioni emerse dallanalisi e dalla valutazione dei rischi effettuati dal Servizio di Prevenzione e Protezione di concerto con i responsabili delle unità operative.
Alla persona che subisce infortunio deve essere garantito un pronto soccorso.
Particolare attenzione viene data perché i responsabili delle unità operative interessate da eventuali situazioni di pericoli gravi, abbiano a garantire i necessari provvedimenti programmati al raggiungimento dello scopo prefissato dalla Presidenza.
APPLICABILITÀIl contenuto di questo documento si applica in tutte le situazioni di emergenza così come definite al punto 5.
RIFERIMENTIDecreti legislativi n. 626/94 e n. 242/96.
Circolare Min. Interno 29/09/95 P 1564/4146 G.U. 06/10/95 n. 234.
Decreto Ministeriale 10 marzo 1998
Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di danno agli uomini ed alle cose.
Gli stati di emergenza sono classificati nella scuola in tre categorie a gravità crescente:
Tutti gli stati di emergenza verificatesi in azienda sono registrati a cura del RSPP nellapposito modulo allegato e dallo stesso conservati (allegato PSEME/A5).
La tipologia degli incidenti ipotizzabili in un edificio scolastico e negli spazi limitrofi è piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio allinterno della scuola, ma anche dalla collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali.
E necessario quindi effettuare una classificazione di tali incidenti al fine di dimensionare adeguatamente gli interventi da attuare. La classificazione potrebbe essere organizzata, ad esempio:
Incidenti minori |
Possono essere facilmente controllati dal solo personale operativo o di |
sicurezza della scuola (non richiede la mobilitazione di forze esterne) |
|
Incidenti di |
Come per la categoria precedente, ma con massiccio impiego delle risorse |
categoria 1 |
interne della scuola (è consigliabile mettere in preallarme le forze esterne per |
il caso di escalation dell'incidente). |
|
Incidenti di |
Possono essere controllati con l'ausilio di forze esterne limitate. |
categoria 2 |
|
Incidenti di |
Se controllabili, possono esserlo solo attraverso I'impiego di massicce risorse |
categoria 3 |
(è necessaria la mobilitazione di tutte le forze disponibili, anche su vasta |
scala territoriale). |
|
Tabella 2 - Classificazione degli incidenti secondo la tipologia di evoluzione
Incidenti di |
Possono richiedere al più levacuazione del personale interno e della popolazione |
entità limitata o |
nelle immediate adiacenze dell'azienda (esempi tipici: incendio o limitato rilascio |
a lenta |
di tossici). |
evoluzione |
|
Incidenti ad |
Pongono in pericolo lintegrità di serbatoi o apparecchiature maggiori contenenti |
escalation |
materiali pericolosi, ma lasciano a disposizione un periodo di tempo ragionevole |
potenziale |
per l'evacuazione (esempi tipici: incendio o danno meccanico) |
Incidenti a |
Non è assolutamente consigliabile l'evacuazione, ma occorre affidarsi ai |
rapido |
comportamenti mitiganti individuali, in particolare il rifugio indoor, e quindi alla |
sviluppo |
preventiva corretta istruzione della popolazione (esempi tipici: incipiente BLEVE |
con fireball oppure rilascio tossico con formazione di nube non eccessivamente estesa |
|
Incidenti |
Le possibili azioni pianificate sono necessariamente limitate alle sole operazioni |
catastrofici |
di soccorso e di bonifica (esempi tipici: grosse esplosioni o rilasci massicci e |
improvvisi |
persistenti di tossici) |
Gli eventi che potrebbero richiedere unevacuazione parziale o totale delledificio sono generalmente i seguenti:
La conoscenza dellambiente scolastico è reso possibile dalla consultazione delle planimetrie aggiornate dei diversi piani dellIstituto. In tali planimetrie sono opportunamente indicate tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo, le strutture e gli impianti di sicurezza nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola.
In appendice è riportato, inoltre, lo specchio numerico della popolazione presente (allegato N°1) che fornisce un quadro preciso di docenti, non docenti e allievi occupanti i vari locali delledificio, per i quali sarà individuata la fascia oraria di massima presenza.
Onde evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscano i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro od a garantirne unevoluzione in sicurezza.
Il Capo dIstituto dovrà identificare ed assegnare ad almeno due responsabili, scelti tra il personale docente e non, compiti in modo da garantire una continuità della loro presenza. Tale designazione nominativa dovrà prevedere:
Tali incarichi dovranno essere sempre eseguiti sotto la diretta sorveglianza dellinsegnante presente al momento dellemergenza.
In contemporanea allindividuazione del personale e dei ragazzi di cui sopra, dovranno essere affisse:
Il presente piano generale di sicurezza è destinato a tutto il personale operante allinterno delle aree indicate negli elenchi allegati.
Le informazioni, per quanto riguarda le competenze sono affidate agli "incaricati di di area", nel seguito identificati cui spetta lapplicazione del piano di emergenza.
Affinché le procedure previste dal piano possono considerarsi valide per tutti i rischi possibili gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole:
Per raggiungere tale scopo ognuno, oltre agli incarichi assegnati, dovrà seguire determinate procedure riportate nelle schede allegate al presente piano.
In ogni caso il Capo dIstituto dovrà vigilare sulla corretta applicazione degli ordini di servizio e delle disposizioni emanate. Dovranno richiedere, agli Enti Locali competenti, gli interventi necessari per la funzionalità e regolare manutenzione dei dispositivi di allarme, antincendio ed attrezzatura finalizzata alla sicurezza. Il personale docente dovrà informare gli allievi sulla necessità di una ordinata osservanza delle procedure indicate nel piano, illustrare, periodicamente, il piano di evacuazione e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dallinstaurarsi di una situazione demergenza nelledificio scolastico, intervenire in situazioni critiche di panico, controllare che ogni allievo esegua correttamente il proprio compito e, in caso di evacuazione, portarsi il registro di classe per poter effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione effettuata. Alcuni elementi tra il personale non docente sarà incaricato di seguire alcuni aspetti del piano, altri avranno lincarico di disattivare i vari impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e controllare, successivamente, che tutti i locali siano vuoti.
Gli allievi dovranno, infine, adottare il seguente comportamento non appena sentito il segnale dallarme:
Al verificarsi di una situazione anomala (es. incendio, perdite di sostanze, malori di persone, ecc.) le norme di buon comportamento sono le seguenti:
Il rientro nelledificio del personale dovrà avvenire solo previa autorizzazione dellincaricato per le situazioni di emergenza.
E la posizione alla quale devono far capo tutte le informazioni riguardanti larea di competenza.
Viene nominato dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ed il suo nominativo è conosciuto dal personale dellarea di sua competenza.
Lincaricato può essere sostituito da persone a lui affiancate e qualificate in caso di sua assenza o impedimento, che siano in grado di sostituirlo.
In normale orario di lavoro, lincaricato, in caso di emergenza, provvede a constatare direttamente che le informazioni ricevute siano reali.
In relazione allentità dellevento provvederà a:
Perché le situazioni di emergenza previste dal presente piano non abbiano a verificarsi e/o quantomeno possano essere ridotte come numero e come entità di rischio, è indispensabile la fattiva collaborazione di tutto il personale nel rispetto e applicazione delle normative di prevenzione di seguito indicate.
Chiunque riscontri eventuali anomalie, quali:
è tenuto a darne segnalazione allincaricato di piano per lemergenza e/o al proprio caporeparto o caposervizio.
Ingombri anche temporanei, accatastamenti di carta, di raccoglitori, materiali vari devono essere evitati.
Mozziconi di sigarette e fiammiferi devono essere spenti e messi nei posacenere (non gettati a terra, nei cestini per le carte o nei contenitori dei rifiuti).
Le macchine per scrivere, i videoterminali, le calcolatrici, le fotocopiatrici e tutte le altre utenze elettriche devono essere sempre disinserite al termine dellorario di lavoro.
Le vie di fuga devono essere mantenute sgombre.
Non rimuovere gli estintori se non in caso di bisogno e segnalare leventuale utilizzo o scomparsa onde poter provvedere alla ricarica o allacquisto.
Per fronteggiare situazioni di emergenza che richiedano interventi di pronto soccorso, vengono designati i seguenti lavoratori :
..............................................................
..............................................................
..............................................................
Gli incaricati dellattuazione delle misure di pronto soccorso interverranno prontamente a fronte di infortuni o malori che coinvolgono i lavoratori ed attiveranno, nei casi previsti, i servizi preposti (servizio di pronto intervento sanitario 24 ore su 24 - tel. 118) dopo aver prestato i primi soccorsi allinfortunato. In caso di traumi provvedono a mantenere linfortunato in posizione di sicurezza in attesa dei soccorsi esterni.
FORMAZIONEIl personale incaricato dellattuazione delle misure di emergenza, evacuazione, lotta allincendio e pronto soccorso riceverà una formazione specifica, sulla base di programmi predisposti dal SPP e dal Medico competente.
DOCUMENTAZIONELa documentazione allegata al piano di emergenza è costituita da:
Anno scolastico _________________________
Popolazione presente _________________________
DOCENTI |
ALLIEVI |
OPERATORI |
TOTALE |
|
Piano |
Max |
Max |
Max |
Max |
terra |
Min |
Min |
Min |
Min |
Primo |
Max |
Max |
Max |
Max |
Piano |
Min |
Min |
Min |
Min |
Secondo |
Max |
Max |
Max |
Max |
piano |
Min |
Min |
Min |
Min |
Locale |
Max |
Max |
Max |
Max |
Min |
Min |
Min |
Min |
|
Locale |
Max |
Max |
Max |
Max |
Min |
Min |
Min |
Min |
|
TOTALE |
Max |
Max |
Max |
Max |
Min |
Min |
Min |
Min |
INCARICO |
NOMINATIVI |
NOTE |
1. Emanazione ordine di evacuazione |
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2. Diffusione ordine di evacuazione |
||
|
___________________ ____________________________________________________________________________ |
_______________________________________________________________________________________________ |
4. Chiamate di soccorso |
||
|
__________________________________________________________________________________________________________________ |
__________________________________________________________________________________________________________________ |
|
___________________ ____________________________________________________________________________ |
___________________ ____________________________________________________________________________ |
7. Controllo quotidiano della praticabilità delle vie duscita |
||
8. Controllo apertura porte e cancelli sulla pubblica via ed interruzione del traffico |
SIGLA ALUNNO SERRA-FILA SIGLA DOCENTE
___________________________________ ___________________________
E' utile ricordare che solo alcuni di tali numeri sono validi in tutta Italia, altri cambiano a seconda del luogo, per cui sarà necessario informarsi a tal proposito predisponendone un elenco da tenere sempre in evidenza.
Ecco come potrebbe essere realizzato:
Evento |
Chi chiamare |
N. telefono |
Incendio, crollo dedificio, fuga di gas, ecc.. |
Vigili del Fuoco |
115 |
Ordine pubblico |
Carabinieri |
112 |
Polizia |
113 |
|
Infortunio |
Pronto Soccorso |
Tra non molto in tutta Italia sarà attivato il 118
L'efficacia di una chiamata di soccorso dipendente soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo.
Ecco, ad esempio, quali sono le cose da dire in una chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco:
1. Descrizione del tipo di incidente (incendio, esplosione. ecc..).
2. Entità dell'incidente (ha coinvolto un'aula, la biblioteca, ecc..).
3. Luogo dell'incidente: via, numero civico, città e, se possibile, il percorso per raggiungerlo.
4. Presenza di feriti.
Lo schema che segue può tornare utile per fornire tali informazioni:
Sono ___________________________________________________
(nome e qualifica)telefono dalla scuola
_________________________________________ubicata in _
________________________________________________ (città) (via e n.)nella scuola si e verificato
______________________________________ (descrizione sintetica della situazione) sono coinvolte ______________________________________________ (Indicare eventuali persone coinvolte)
Poiché la stessa impostazione può essere usata per chiamare anche altri organismi dediti soccorso, un tale schema dovrà essere tenuto in vista assieme all'elenco dei numeri telefonici utili a tale scopo.
Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo il Preside o il suo sostituto, una volta avvertito, valuterà l'opportunità di diramare l'ordine di evacuazione. In caso di situazione di grave pericolo, che richieda l'abbandono immediato dei locali sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell'evento.
A tal proposito è opportuno, non essendo il personale scolastico particolarmente addestrato alla sicurezza, definire a priori in quali casi consentire la diramazione dell'allarme senza ricorrere immediatamente al Capo d'Istituto (incendi di grosse dimensioni, evacuazione successiva ad una scossa di terremoto, altre ipotesi da definire caso per caso); e ugualmente opportuno definire anche quando non è necessario dar luogo all'evacuazione dello stabile (principio d'incendio spento con I'uso degli estintori in dotazione, situazioni confinate che non creano pericolo, ecc..).
Da quanto detto risulta chiaro che si dovranno prevedere delle soglie di rischio sulle quali definire il comportamento conseguente
Per le scuole in cui sono presenti contemporaneamente non più di 500 persone il segnale di evacuazione potrà essere diffuso attraverso il campanello usato normalmente per altri servizi, il cui suono dovrà essere ripetuto ad intermittenza per una certa durata in modo che sia inequivocabilmente riconosciuto come segnale di allarme e di avvio delle operazioni di evacuazione.Allo scopo di contenere l'effetto dovuto al panico è anche opportuno disporre di un impianto di diffusione sonora per comunicare vocalmente l'ordine di evacuazione; un impianto di altoparlanti è comunque obbligatorio nelle scuole dove sono presenti contemporaneamente oltre 500 persone.
Qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l'ordine di evacuazione a voce, aula per aula, sarà cura del personale non docente assicurare tale servizio.
Quest'ultima affermazione può sembrare paradossale, ma se si pensa che, visto quanto stabilito dalla recente normativa di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica, l'uscita di sicurezza più vicina è ad una distanza massima di 60 metri dalla porta dell'aula e che normalmente il numero massimo di piani è pari a tre, si comprende che il tempo necessario per coprire tale distanza, uscendo dall'aula, è ridotto anche camminando lentamente.
Se a questo si aggiunge che nella maggior parte dei casi si dispone di parecchi minuti per mettersi in salvo, è comprensibile che la soluzione del problema consista nell'esecuzione di un deflusso ordinato e senza intoppi.
Per garantire una certa libertà nei movimenti è necessario lasciare sul posto tutti gli oggetti ingombranti e fermarsi a prendere, se a portata di mano, un indumento per proteggersi dal freddo.
L'insegnante prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione, intervenendo dove necessario.Gli studenti usciranno dall'aula, al seguito dei compagni aprifila, in fila indiana e tenendosi per mano, o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che sta avanti; un tale comportamento, oltre ad impedire che eventuali alunni spaventati possano prendere la direzione sbagliata o mettersi a correre, contribuisce ad infondere coraggio.
Nella realizzazione di un piano di evacuazione la documentazione cartografica gioca un ruolo fondamentale. Si tratta infatti del metodo più semplice ed immediato per rappresentare la realtà ambientale in cui ci muoviamo, con la possibilità di evidenziare vari aspetti che possono influenzare più da vicino la sicurezza; a questo va aggiunto che le possibilità grafiche offerte dalle varie tecniche di rappresentazione permettono soluzioni espositive di estrema chiarezza e leggibilità, che possono garantire una certa immediatezza nell'interpretazione di quanto si vuole comunicare.
Scala metrica e formato
La scala metrica che meglio soddisfa le nostre esigenze è, per la sua leggibilità. la 1:100 e l'ideale sarebbe avere in gioco delle dimensioni tali da poter utilizzare un foglio di formato UNI A3 (42x29.7cm). È ovvio che per edifici di notevoli dimensioni tale possibilità non può essere garantita, viste le ridotte dimensioni del foglio a disposizione, in questo caso è preferibile privilegiare la scala (1:100) e rappresentare eventualmente solo quella porzione di edificio nel cui ambito si svolgono le operazioni previste dal piano.
L'importante è che siano chiaramente identificabili i percorsi d'esodo, le uscite di sicurezza, gli estintori e gli idranti.
L 'esperienza ha dimostrato che formati più grandi non sempre garantiscono una migliore leggibilità perché interessano un campo visivo troppo ampio; è d'altra parte logico che mantenere il formato (A3) e ridurre le dimensioni del disegno (1:200 ed oltre) non permette di ottenere un disegno chiaro e leggibile.
Per quanto riguarda la cartografia della zona limitrofa all'edificio scolastico le scale metriche possono essere la 1:2.000 o la 1:500, l'importante è poter visualizzare l'edificio nel contesto territoriale individuando gli accessi alle strade comunali, nonché le aree di riferimento esterne.
Simbologia grafica
Per non creare confusione nella lettura è necessario limitare i segni grafici a quelli essenziali. Lo spessore grafico dei muri deve essere tale da rendere evidente la loro funzione e riconoscere quali tra loro sono portanti e quali no, identificando i luoghi più sicuri in caso di terremoto. Anche le frecce utilizzate per rappresentare il verso di salita delle scale, possono essere omesse quando si confondono con le frecce utilizzate per evidenziare i percorsi d'esodo.
Per identificare le uscite di sicurezza, gli idranti e gli estintori è consigliabile utilizzare la simbologia grafica prevista dal D.P .R 8/6/82, N 524. Questa migliora notevolmente la leggibilità degli elaborati (gli stessi simboli si possono notare anche in molti altri ambienti quali cinema, supermercati, ecc. e sono conformi ad una specifica direttiva C.E.E. in materia).
Infine ogni scritta che non sia strettamente finalizzata alla comprensione
dei disegni dovrà essere omessa.
Vedi :
Allegato 5 - Pianta del piano con indicati i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza.Allegato 6- Planimetria generale dell'area con indicate le zone di raccolta.
Alla diramazione dell'allarme:
(aprifila )
E' chiaro che tali istruzioni devono essere redatte in funzione dei possibili eventi che potrebbero coinvolgere l'edificio (rif. par. 3).
Ad esempio, se si tratta di zona a rischio sismico, possono essere utilizzate le istruzioni elaborate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti (GNDT):
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO Se ti trovi in un luogo chiuso:vicino ai muri portanti
Se sei all'aperto:
Le istruzioni in caso d'incendio possono essere le seguenti:
NORME Dl COMPORTAMENTO IN CASO D'INCENDIO
Risulta ovvia l'impossibilità di elaborare delle istruzioni di sicurezza per ogni specifica realtà, pertanto si consiglia di utilizzare solo il primo schema e riservare alle altre possibilità uno spazio nelle lezioni sulla sicurezza tenute dai docenti.
L'aspetto teorico può essere riferito fondamentalmente ai seguenti argomenti:
Nell'affrontare tali argomenti dovrà essere data adeguata importanza alla serietà del piano e delle esercitazioni periodiche.
L'aspetto pratico è riferito sostanzialmente alla verifica dell'apprendimento dei comportamenti in caso di emergenza da effettuarsi con le seguenti esercitazioni pratiche:
Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l'analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante la prova.
I.T.I.S. "N. COPERNICO" Pomezia (RM) |
Registrazione stati di emergenza verificatisi nella scuola |
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Codice progressivo evento: | ||||||||||||||
Descrizione dellevento: |
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Nominativo della persona che ha dato lallarme: | ||||||||||||||
Altre persone presenti: | ||||||||||||||
Data ed ora della segnalazione: | ||||||||||||||
Nominativo dellincaricato di piano intervenuto: | ||||||||||||||
Azioni intraprese: | ||||||||||||||
Richiesta di soccorsi: | SI NO |
Chiamati alle ore: |
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Orario di arrivo dei primi soccorsi: | ||||||||||||||
Azioni intraprese dai soccorritori: | ||||||||||||||
Danni alle persone: | ||||||||||||||
Danni alle cose: | ||||||||||||||
Eventuali danni causati a terzi: | ||||||||||||||
Analisi dellevento |
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Probabili cause: |
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Inefficienze riscontrate: | ||||||||||||||
Compilato da: | Firma del RSPP |
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Data compilazione: | ||||||||||||||
Allegati |