Vampiri e cinema

di Hermes


Cinema e vampiri… un matrimonio perfetto. Il mito moderno del vampiro nasce in un certo senso proprio con il cinema, che lo pubblicizza fino a farlo divenire uno dei temi horror più gettonati del secolo. Attori e registi famosi del passato e del presente e del futuro si sono cimentati e si cimenteranno ancora con questo personaggio così intrigante e in un certo senso anche invidiato. Infatti i vampiri rimorchiano sempre perché sono seducenti, sono piuttosto bellocci e per giunta anche immortali, non hanno il problema di alzarsi presto la mattina e non conoscono problemi economici…avete mai sentito dire di un vampiro squattrinato? Anzi! Le loro dimore preferite sono i castelli, e quelli costano. Ma scherzi a parte direi che anche se questo singolare personaggio "Dracula il Vampiro" nasca dalla penna di Bram Stoker, padre spirituale di tutte le versioni di vampiri che si sono poi alternate in seguito, il mito del vampiro ha delle radici molto profonde nell’immaginario umano. Ma torniamo un momento al nostro Dracula: il personaggio del romanzo di Stoker si ispira al tristemente famoso Voivoda Vlad Tepès ( l’impalatore ), monarca romeno tiranno e sanguinario detto Dracul che in romeno significa drago (questo soprannome probabilmente deriva dal fatto che egli apparteneva a una confraternita cavalleresca il cui simbolo era un Drago).

A causa delle sue spietate campagne militari e i suoi efferati metodi di giustizia sommaria il nostro "caro" Vlad viene collocato tra i "grandi mostri" della storia. Il numero esatto delle vittime, sia di casa che non, nel corso del suo regno è incalcolabile. Fece impalare migliaia e migliaia di persone tra cui anche donne e bambini, inventò i sistemi più bizzarri di esecuzione capitale, come per esempio friggere i condannati nell’olio bollente o inchiodare i turbanti alla testa degli Ottomani prigionieri… e tant’ altro ancora. Queste efferatezze lo resero una specie di simbolo del male e quindi chi meglio di lui poteva incarnare o ispirare il personaggio "vampiro" anche se devo dire che al "caro" Vlad più che succhiarlo il sangue piaceva spargerlo. Comunque va anche detto per amore della verità che in Romania il Dracula storico è considerato un grande eroe che in seguito a molte vittorie militari arginò l’avanzata del Gran Sultano degli Ottomani Maometto Secondo, e in effetti di questo bisogna dargliene atto.

Bene e adesso diamo un occhiata a cosa c’è di vampiresco nel passato più remoto dell’umanità: come dicevo prima il mito del "moderno" vampiro nasce con il cinema… ma solo quello moderno, in realtà le leggende popolari su queste tematiche sono molto più antiche e radicate nell’immaginario collettivo. Già nella cultura popolare transilvana vi erano già storie e miti riguardanti succhiatori di sangue. Le origini di questa mitologia però va cercata ancora più indietro nel tempo. Nell’antica Grecia già si parlava di spiriti o comunque di creature notturne che si nutrivano di sangue umano e animale.

Potremmo dire comunque che la mitologia vampiresca ha sicuramente a che fare con quel filone assai vasto che ha come denominatore comune la possibilità di trasformarsi in un animale (in genere feroce). Una sorta di Dottor Jekyll e Mister Hyde, che è una delle tante varianti moderne del culto dell’uomo bestia. Un’altra versione dei nostri giorni è lo stranoto Batman che al calar delle tenebre si trasforma in un "pipistrello umano" ma che a differenza degli altri è un buono che lavora per la polizia di Gotham City. In Africa per esempio vi erano e vi sono tutt’oggi tribù che credono al mito dell’uomo-leopardo o dell’uomo-tigre o anche scimmia. In Europa vale la stessa cosa per il famoso Lupo mannaro.

Sicuramente tutte queste leggende nascono nell’ambito di religioni animiste o comunque di culti che prevedano un contatto diretto con la natura vegetale ed animale e con la quale l’uomo si identificava fino a divenirne parte stessa assumendone così i caratteri somatici. Tematiche di questo genere non sono per niente nuove… anzi risalgono alla notte dei tempi. Pipistrelli, civette, lupi, leopardi, pantere ed altro ancora sono gli archetipi nei quali l’essere umano si è sempre voluto identificare per poter assumere quella forza animalesca unita ad una sessualità impetuosa così tanto agognata che lo sottraesse almeno per una notte alla sua condizione di meschina fragilità terrena. Il cinema moderno ci da così la possibilità attraverso le immagini e i suoni di vivere insieme ai protagonisti della fiction questo nostro antico desiderio.

Hermes scrivete a: rahoorkuit@hypertalk.com se volete esprimere il vostro giudizio.




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