Il libro LE BOCCHE DEL BUIO

di Gianfranco Nerozzi - Edizioni Polistampa "I piccoli libri dell'horror"

115 pagine, lire 8.000 (ottobre 1992)

 

Romanzo breve e claustrofobico, con i personaggi principali (una coppia in crisi) che viaggiano in auto per la gran parte delle 115 pagine, in quello che sarà un percorso allucinante e visionario. Dopo il tragico decesso della loro figlioletta di sei mesi, soffocata nel sonno, i coniugi Bandini, in aria di divorzio, si ritrovano dentro una sorta di sogno cattivo, dove il tempo si è fermato a quella particolare ora in cui il sole sta per sorgere, nel momento di tenebra che, si dice, nella sua brevità è comunque la più oscura della notte: la cosiddetta "ora blu", lo stesso momento in cui era misteriosamente morta la loro bambina, nel silenzio della sua cameretta. Morte nella culla, si erano limitati a spiegare i medici, anche quelli più esperti. Anomalie nell'apparato respiratorio, forse, anche se numerose ricerche avevano dimostrato che gli improvvisi decessi dei neonati si verificavano sempre durante il sonno, nell'ora immediatamente precedente al sorgere del sole…

E lì, in mezzo a quella frazione di secondo che per i Bandini è diventata infinita, da qualche parte si nasconde ancora quello che le credenze popolari hanno soprannominato "Il Carbonaio", signore di tutti gli spiriti del buio, colui che striscia nell'infinito degli spazi neri.

Meno sanguinolento del recente "L'urlo della mosca", ma ugualmente efferrato dal punto di vista dell'orrore psicologico (forse persino di più), "Le bocche del buio" è un viaggio di sola andata negli oscuri meandri della mente umana, fra sensi di colpa, frustrazioni, rimpianti, rabbia… Un viaggio che vale la pena fare.

Riccardo Coltri
Il seguente testo è stato pubblicato su Inchiostro


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