Dopo più di due anni dalla sua uscita su PC, la Virgin ha deciso di convertire Carmageddon anche per PSX. Va premesso che questo è forse uno dei titoli più controversi della storia dei videogiochi, a causa suoi contenuti piuttosto violenti. Nel gioco, infatti, impersonerete Max Damage, un losco figuro che ha l'hobby di investire i pedoni. Su PC, nelle versioni non censurate, investendo animali e passanti si guadagnavano soldi che permettevano di potenziare il proprio mezzo. La Sony per evitare ulteriori polemiche, ha deciso di autocensurarsi, sostituendo pedoni e animali con zombi verdastri (... come se la cosa cambiasse molto).
A parte questo sostanzialmente il gioco rimane invariato, e quindi lo scopo principale rimane quello di arrivare per primi al traguardo o ancora meglio distruggere i propri avversari. I livelli del gioco sono in tutto 30 e all'interno di essi ci saranno una serie di bonus che miglioreranno le prestazioni della vettura. Parlando invece dell'aspetto tecnico c'è da fare innanzitutto un elogio alla grafica, i modelli poligonali delle vetture sono realizzati ottimamente, stesso discorso vale per i circuiti che hanno un livello di dettaglio molto elevato. Purtroppo tutta questa grafica viene penalizzata da un motore grafico, non sempre all'altezza della situazione, infatti nei momenti più complessi queste limitazioni si faranno sentire in maniera piuttosto pesante. Spesso può capitarvi di vedere oggetti materializzarsi dal nulla.
Una nota di demerito va anche fatta al sistema di controllo che spesso risulta impreciso a causa del ritardo della reazione del vostro mezzo dopo la pressione dei comandi. Indubbiamente di questo ne risente molto la giocabilità. Parlando di longevità, posso dire che superare tutti e 30 i livelli non sarà una cosa affatto facile e la sfida dovrebbe tenervi impegnati per un bel po'. Un elogio va fatto infine all'opzione 2 giocatori che oltre a essere molto divertente funziona benissimo.
Concludendo posso consigliare questo gioco a tutti coloro che vanno in cerca di emozioni forti, e che soprattutto abbiano la pazienza di sopportare la pessima realizzazione tecnica.