Cose Macabre

di Giuseppe




Nella notte, in una città immensa, fra i rumori di automezzi impazziti, un pianto di neonato fa gelare il sangue di chi riesce ad ascoltarlo. Poi un grido straziante, ed un altro, ed un altro ancora. Poi silenzio, un breve silenzio. Un bambino è morto decapitato dai genitori ora latitanti, senza un nome né un'identità fisica; solo la fama, ora brutta fama di essere stati i genitori sanguinari di un bimbo innocente e maledettamente indifeso. Il corpo scempiato è nel cassonetto dei rifiuti in un vicolo buio e sudicio, con i gatti randagi che si leccano i baffi. E con voracità strappano il midollo spinale che fuoriesce dal collo tranciato, forse da una scure. Lo masticano e continuano il loro insolito banchetto. Quindi i gatti di quel vicolo ingrasseranno a dismisura e visto il cibo prelibato, che è la carne umana, andranno a caccia non più di topi ma di bambini. i loro miagolii selvaggi sembrano dire: "venite cari bocconcini, vi strapperemo gli occhi per non farvi piangere, e vi mangeremo il cuore, il fegato e perfino il vostro acerbo e pulito stomaco.
Ed è quando si va' dal macellaio che si arriva quasi a vomitare. Lì dietro il bancone c'è il cordiale volto di un uomo vestito di bianco che impugna un grosso coltello affilato. Gli chiedi di qualcosa della sua merce sanguinolenta e lui contento la prende a mani nude facendosi gocciolare il sangue lungo le braccia. la taglia con foga e te la incarta. Ed è allora che vedi, tra la sua merce, anziché una coscia rossa di vitello, una coscia umana, probabilmente di donna, di una prostituta perché ha ancora la calza a rete. Vicino ci sono anche i suoi piedini dalle unghia smaltate di rosso. Poi vedi, invece di una testa di porco, una testa di un uomo calvo dagli occhi strabuzzati che ti mostra la sua lingua nel farti una pernacchia silenziosa. C'è da stare attenti quando allunghi il braccio per prendere la busta, perché il macellaio con il suo coltellaccio potrebbe tagliarlo di netto. E se non lo fa' si leccherebbe l'insanguinato coltello mentre te ne vai. Si è disgustati se aprendo la busta bianca e la carta d'imballaggio si trova un corpicino di neonato mutilato con la testa mancante. Be' poi pensandoci si direbbe: "Ho trovato il corpo di quel bambino ucciso e decapitato e lasciato in un cassonetto di uno squallido vicolo in pasto ai gatti randagi e voraci." Infatti sul corpicino del neonato incartato con cura dal macellaio ci sono ancora i segni di morsi e di graffi. Magari poi si va' a leggere l'insegna della macelleria e ci si legge: "QUI SOLO CARNI NOSTRANE".





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