RECENSIONE:
The Devil Inside (PC)Produttore Cryo Interactive Entertaiment
Sviluppatore Gamesquad
Distributore C.T.O.
Lingua Completamente in Italiano
Genere Survival Horror
Giocatori 1
Prezzo 99.900 lire
Sono passati circa 10 anni dall'uscita del gioco "Alone in the Dark" della Infogrames, titolo che sicuramente rappresenta la vera base del genere survival horror, nonostante in molti continuino ad affibbiarla alla Capcom. Per chi non lo ricordi, nel gioco dovevate impersonare Edward Carnby, detective con l'ingrato compito di risolvere un intricato mistero riguardo a una casa infestata. L'impostazione era del tutto simile al moderno Resident Evil, considerando i minori mezzi allora a disposizione (il gioco girava su un 286), e le situazioni angoscianti, a cui ora siamo abbondantemente abituati grazie a una grafica molto dettagliata, non mancavano. Il gioco fu all'epoca un grosso successo, e in seguito furono realizzati altri due capitoli. Dopo questa breve pausa l'horror non ebbe molto da dire nel mondo dei videogiochi, fino all'uscita di Resident Evil, che ne ha preso quasi l'esclusiva. Proprio a causa di questo predominio e di questo enorme successo ,Cryo, grazie all'aiuto di Hubert Chardot, ideatore di Alone in the Dark, tenta un nuovo successo nel mondo dei survival horror con Evil Inside, e sicuramente il modo con cui lo fa è decisamente curioso.
L'originalità di cui parlavo prima è dovuta al background del gioco, infatti il tutto girerà attorno allo spettacolo immaginario Devil Inside Show. La trasmissione condotta da un fantomatico Jack T. Ripper ( il nome ci dice gia' tutto), ha lo scopo di riprendere i vari "detective dell'impossibile" durante la risoluzione di intricati misteri dovuti a fenomeni paranormali. Voi naturalmente dovrete impersonare uno di questi "fortunati" concorrenti. Il gioco inizia nell'atrio di una villa immersa da una nebbia, dietro di voi solo un cameraman, una nuova puntata sta per iniziare…
Il mistero da risolvere sarà quello di un'invasione di morti viventi, venuti sulla terra grazie al feroce criminale pluriomicida Harry Grimes che dopo aver raggruppato un certo numero di anime dannate le ha fatte fuggire dalle grinfie dei demoni. Il concorrente di questa puntata impersonato da voi, sarà Dave Cooper, ex poliziotto del L.A.P.D. . I problemi per Dave non finiscono qui; la sua "avventura" infatti sarà ulteriormente complicata dalla presenza di Angelina Axelrod, giornalista di un'emittente concorrente, che farà di tutto per dimostrare che le puntate trasmesse non sono altro che una banale messinscena.
L'idea della trasmissione televisiva viene simpaticamente sfruttata in più casi attraverso una serie di tocchi di classe come il cameraman che non vi abbandonerà per tutta l'avventura, i continui intermezzi che interromperanno il corso dell'azione, con tanto di musichette e ballerine, e infine le continue apparizioni di Jack che commenterà in alcuni casi le varie scene dando talvolta dei consigli. Sempre per dare più credibilità alla storia del quiz, saranno presenti nel corso del gioco effetti sonori riguardanti il pubblico, che applaudirà nelle scene clou e esclamerà espressioni di delusione quando, ad esempio, non riuscirete ad aprire una porta. Infine, per distrarre il giocatore nelle schermate di caricamento Jack prenderà la linea dallo studio e manderà la pubblicità che vedrete visualizzata durante la schermata del "loading". Dave Cooper non sarà solo nel suo compito, infatti avrà la possibilità di trasformarsi, solo in alcune stanze, in Deva spirito demoniaco femminile, mandata dal demonio in persona per aiutare Dave a riportare al loro posto i vari morti viventi.
Parlando del sistema di controllo, questo rimane inalterato rispetto a Resident Evil, con la variante dell'inventario che risulta a mio avviso notevolmente migliorato.
Anche la struttura del gioco rimane sostanzialmente la stessa, e gli enigmi tendono a somigliarsi tutti dando una sensazione di "già visto", dovuta soprattutto alla loro estrema semplicità.
Fra i lati negativi uno di quelli che mi ha particolarmente infastidito è la gestione di Deva, che rispetto a Dave non può utilizzare armi ma magie, peccato che ogni volta che ne farete una perderete parte della mana, che verrà recuperata col tempo, ma che terminerà inesorabilmente dopo circa 4 colpi; se a questo si aggiunge il pessimo sistema di puntamento, incomincerete a urlare di rabbia quando sbaglierete per l'ennesima volta. Altro aspetto estremamente irritante di Deva è la possibilità di poter volare, tale eventualità si verifica molto raramente e solo in alcuni momenti precisi per superare una sezione. In definitiva, dopo un paio di tentativi vi ritroverete a utilizzare sempre Dave, e ciò è un vero peccato visto che l'aggiunta di questo secondo personaggio sarebbe stato un piacevole diversivo.
Altro aspetto che mi ha lasciato abbastanza dubbioso è il sistema di puntamento, ogni volta che si vuole utilizzare un'arma esce un mirino laser, attraverso il quale si può colpire il nemico, il problema nasce dal fatto che nel mirare la mano di Dave tremerà e ciò vi farà spesso sbagliare mira; c'è da sottolineare però l'introduzione della possibilità di sparare accucciati per poter eliminare il problema, però tale modalità si rivela quasi inutile nel caso in cui abbiate dei nemici dietro di voi.
Parlando dei nemici che incontrerete durante il gioco, in questo caso non si può che parlarne bene, infatti, vi troverete ad affrontare una serie di morti viventi, armati fino ai denti, e soprattutto in grado di aprire porte e tendervi delle insidiosissime imboscate. Da sottolineare inoltre la diversa reazione del corpo del nemico in base al punto in cui viene colpito; questo aspetto positivo viene amplificato grazie alla presenza di effetti "splatter" come braccia e gambe che saltano via, e zampilli di sangue. Degno di nota è il tocco di classe aggiunto dai programmatori nel caso di un colpo alla testa, infatti in questo caso il cameraman opererà un fermo immagine che somiglia molto a quanto si è già visto nel film Matrix.
Parlando dell'aspetto grafico, bisogna dire che il tutto è realizzato discretamente, buone sono le texture, e i nemici, completamente poligonali, sono anch'essi di buona fattura. Anche la qualità dei vari ambienti, i cui elementi sono composti tutti da poligoni, si assesta su buoni livelli. Purtroppo però non è alla pari la gestione delle telecamere, che oltre a soffrire di un terrificante bad clipping, risulta in alcuni casi poco fluida, e infine, errore fastidiosissimo, in alcuni casi i personaggi si incastreranno nelle texture.
In definitiva, nonostante alcuni difetti piuttosto "imbarazzanti", la storia molto originale soprattutto rispetto alle ultime uscite, vi coinvolgerà fino alla fine, facendovi dimenticare tutto. Ultimo aspetto da non sottovalutare è l'hardware che il gioco richiede, prima di comprarlo valutatelo attentamente.
Hardware: P2 400 con 64 MB di RAM (ma se ne avete 128 è tutto di guadagnato), una scheda 3D con almeno 16 mega di RAM video e 200 mega su HD per lo swap (abbastanza pesante)