RECENSIONE: Silent Hill (Playstation)

 

Produttore: Konami

Sviluppatore: Interno

Genere: Survival Horror

N° giocatori: 1

 

 

La Konami felicemente nota per aver realizzato titoli del calibro di Metal Gear Solid tenta di sfondare nel filone dei survival horror, realizzando un titolo che nonostante sia molto simile in quanto struttura a Resident Evil, ha numerosi pregi che lo rendono molto più che una semplice copia.



Nel gioco voi impersonerete Harry Mason, un uomo coinvolto in un incidente mentre si reca con la sua famiglia nella cittadina di nome Silent Hill, che poi darà il nome allo stesso gioco. Harry coinvolto nell'incidente perde i sensi e nel momento in cui si risveglia si ritrova con la figlia misteriosamente scomparsa e immerso in una fitta e misteriosa nebbia. Il vostro compito naturalmente sarà quello di ritrovare l'amata figlioletta e capire cosa diavolo sta succedendo.

Parlando dell'aspetto tecnico, in particolare della grafica, c'è da sottolineare che a differenza di Resident Evil dove tutti gli ambienti venivano precalcolati, in Silent Hill gli ambienti nei quali vi muoverete saranno completamente costruiti in tempo reale, questa differenza tecnica permette di immergervi meglio negli scenari attraverso un utiizzo della telecamera virtuale libera di muoversi dinamicamente nelle ambientazioni. Un scelta di questo tipo non è del tutto felice, infatti a causa sia del maggior numero di calcoli che la Playstation deve svolgere sia per una certa superficialità dei programmatori le animazioni dei vari protagonisti non sono delle migliori. In molti casi i mostri presenti nel gioco sono addirittura ridicoli tanto che spesso vi capiterà di riderci piuttosto che spavetarvi. Ultimo, ma non meno importante, aspetto che mi interessa sottolineare è l'utilizzo massiccio dell'effetto fogging, a mio avviso più che per creare atmosfera serve a nascondere gran parte delle locazioni con un grosso risparmio in termini di calcolo, per sopperire un motore non all'altezza e dei possibili bad-clipping. I filmati di intermezzo sono realizzati piuttosto bene.

Naturalmente un gioco non è fatto di sola grafica e questi difetti non influiscono sulla qualità generale del gioco.

Parlando del sonoro la situazione migliora notevolemente e le atmosfere create dalla colonna sonora sono un qualcosa di grandioso. Stessa cosa vale per gli effetti sonori che danno modo di capire ciò che sta per accadere creando in molti casi atmosfere di paura.

Note positive vanno fatte anche per la giocabilità, favorita soprattutto alla qualità della trama, per nulla scontata. La voglia di continuare vi renderà difficile staccarvi dalla sedia. L'armamentario di Harry è abbastanza completo, e comprende oltre alle solite armi contundenti, anche diverse armi da fuoco, poi a differenza di Resident Evil non avrete limite al numero di armi e oggetti che potrete tenere con voi; una bella comodità! Il salvataggio del gioco assomiglia a quello di Resident Evil con l'unica differenza che Silent Hill non pone limiti al numero di volte. Il livello di difficoltà è superiore ad altri titoli del genere, e spesso per andare avanti sarà necessario soffermarsi a riflettere; una volta risolto un enigma la soddifazione sarà molto maggiore.

Ultimo aspetto è quello della longevità, che in questo caso è molto buona. Ben 3 livelli di difficoltà, 5 finali dovuti ad alcune scelte che farete nel corso dell'avventura e una volta terminato il gioco nuove armi a vostra disposizione, una di questa è la motosega! Per terminarlo la prima volta ci vorranno almeno una decina di ore, a cui se ne sommeranno altre se vorrete vedere gli altri finali.

In definitiva si può sicuramente considerare Silent hill un ottimo titolo, che ha come unica pecca un motore grafico non sempre all'altezza della situazione; peccato perchè in caso contrario ci saremmo trovati di fronte a un capolavoro.



VOTO:




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