SkyGlass Master


di Gulmini Luciano



Dedicato a Ramona



Brian McQueen: Progettetore Skyglass

Douglas Campbell: Capo Architetto

Jenny Carmaichel: Portinaia Notturna

Norman Sinclair: Ascensorista

J.J. Engle: Capo Polizia

Simon Da Silva: Capo Sicurezza

e

Mr. Master Nadi: Proprietario e direttore Skyglass







BANGOR , MAINE 1999

Periferia Est.
Su un cimitero sconsacrato ha sede oggi il maestoso Skyglass Master.
Il cimitero era sconsacrato, ormai, da diversi anni, e Mr.Nadi pensò bene di acquistare il terreno.
Chi avrebbe pensato che nel giro di 3 anni si sarebbe potuto costruire un grattacielo di quelle dimensioni, sarebbe stato considerato un folle.
Invece è realtà, grazie soprattutto agli sforzi di Brian McQueen, il progettatore dello Skyglass, di Douglas Campbell l'architetto e naturalmente di tutti gli operai.
Benchè la gente era inizialmente scettica per via del passato di quel terreno, oggi si ricrede vedendo quel portento.
186 piani di splendore.
Dal pianterreno al 53° Hotel Master, il più lussuoso della città , sebbene un po' fuori mano.
Dal 54° al 92° uffici, sale conferenze, saloni, ecc.
93° : il piano della sicurezza
Dal 94° al 140° appartamenti per chi si vuole trasferire lontano dal resto del mondo.
141° : impianto centrale.
142° : la casa di Mr. Nadi.
Dal 143° al 154° Supermercato con merce di ogni tipo (radio, TV color, Frigodiesel, carne, pesce ...insomma tutti i generi di qualunque cosa).
Dal 155° al 160° discoteche.
Dal 161° al 184° ancora uffici.
185° : il piano Panoramico.
186° : l'eliporto.
Oltre 40 ascensori, con rispettivi ascensoristi.
Mr.Nadi, nonostante i molti soldi investiti nello Skyglass, pare molto soddisfatto.
Inoltre, la scelta degli impiegati principali l'ha fatta lui: ha voluto solo il meglio del meglio.
Oltre a Brian e Douglas, che avevano già lavorato insieme altre volte, sempre con ottimo successo, ha voluto:
Jenny Carmaichel, portinaia notturna;
Theodor Fairfax, metre di sala delle navi da crociera, nonchè ex incursore della marina;
Philip Degà, nipote e vice di Mr.Nadi ;
Caractacus Parrish, della "Parrish elettricità";
Norman Sinclair, ex ascensorita dell'hotel "The Fate";
Alan Goodmen, idraulico esperto a lavorare nei posti piccoli;
Bethany Nichols, portinaia diurna;
Simon Da Silva, capo della sicurezza;
Luke Zedman, l'imbianchino.
Questo è il personale principale dello Skyglass.
Oggi martedì 31 dicembre 1999 ha inizio l'inaugurazione, e sono invitate tutte le celebrità della città ,quali Eric Flagstarr il capo dei pompieri, ed J.J. Engle il capo della polizia.
Sono le 20.40, il cielo è nero, nevica, tutta la città è in festa e lo Skyglass è illuminatissimo.
Da basso la folla scalpita aspettando ansiosa l'apertura e all'interno, al centro del salone ci sono, come in una fotografia, da sinistra Brian McQueen, il direttore Mr.Master Nadi e Douglas Campbell.
Mr. Nadi guarda freneticamente l'orologio , e muovendo nervosamente le mani ripete ossessivo sotto voce
"...non aprite fino a manca un quarto...".
Arriva l'ora X, si aprono i battenti dello Skyglass ed un'ondata di folla inonda il salone al pianterreno; Mr.Nadi sorride soddisfatto.
Entra tutta la creme della città e, uno ad uno, vanno a stringere la mano a Mr.Nadi, McQueen e Campbell.
Arriva, attardato, anche il sindaco.
"Come mai questo ritardo sig. Sindaco ?"
chiede Mr.Nadi
"Sa, riguardavo i piani della sicurezza e, a proposito, siete a posto ?"
Interviene Da Silva
"Fondamenta anti sismiche, pareti rinforzate anti sfondamento per i primi 110 piani , con doppi rinforzi da li in su, vetri blindati, 30 pompe d'acqua a piano sistemi antincendio a doccia , e poi disponiamo di molto, molto altro"
"Però. Sono sbalordito che lo Skyglass disponga di tutti questi sistemi di sicurezza" "Ho personalmente richiesto il meglio "
dice Da Silva
"Comunque "
inizia Mr.Nadi
" propongo di spostarci tutti al 185° piano, e continuare lì la discussione "
"Ma quanti piani ha lo Skyglass ?"
chiede il sindaco
"186 .185 più l'eliporto"
risponde Douglas ,
"Vi saluto , vado al mio piano : buona sera a tutti "
dice Da Silva dirigendosi ad un ascensore.
Gli altri 4, parlottando, si dirigono verso l'ascensore n:° 1, che ha ai comandi Norman ; il resto della folla si dirige agli altri ascensori.
"Portaci al 'panoramico' Norman "
"Subito Mr.Campbell".
"Vede sig. Sindaco "
inizia Mr.Nadi
"questo baldo ragazzo l'ho scelto personalmente io, è molto bravo e quando non è in servizio arrotonda lo stipendio facendo imitazioni che oltretutto gli vengono anche bene "
"Arrossisco Mister".
Dopo un paio di minuti, arrivano al 185° e, in pochi minuti il 185°, detto anche piano panoramico, si riempie.
"Benvenuti"
Accoglie caldamente Fairfax
"Posso fare qualcosa per voi, Mr.Nadi ?"
"No, grazie Theodor. Piuttosto guarda che tutti trovino a sedere "
"Immediatamente "
Intanto i discorsi più strani si intrecciano
"...e mentre ero li in mezzo non sapevo se quello che galleggiava vicino a me era un gatto morto o un pezzo di pane...eh eh eh..."
"Ah Ah. Alan lo sai che sei proprio forte "
"Grazie Luke ...ah ah ah..."
"Ah ah ah"
"Che c'è tanto da ridere ,Luke ?"
"Niente Caractacus. Si scherzava con l'amico Alan ."
"Restiamo con i piedi per terra per favore"
"Javol mein fhurer"
I due simpaticoni che avete appena sentito parlare erano Luke Zedman e Alan Goodmen, interrotti da Caractacus Parrish
"Come non lo sopporto a quello li "
"A chi lo di..."
"BRIIIIP"
"Lo sapevo, non posso neanche scherzare un po' che subito mi cercano...
Pronto...si sono Zedman...no...non è possibile...ma dai...si ok arrivo subito... Beh, Alan ci vediamo dopo ,sono desiderato al 140°,ciao"
"Buonasera mr. Nadi"
"Oh Flagstarr spero che si stia divertendo"
"Per il momento si, ma dove s'è cacciato Engle ?"
"Sarà in giro. Bè, buonasera, ci vediamo dopo"
"Salve"
Intanto dall'altra parte della sala attaccato ad un telefono
"Pronto Jenny "
"Ciao Brian"
"Oh sei tu Stefy !"
"Già ,ma ora ti passo la tua piccioncina"
"Piantala"
"Ciao Brian"
"Mmmmmh..."
"Che mugugni? Che mugugni?"
"Niente...Di un po' , tutto a posto la sotto ?"
"Per il momento, è tutto sotto controllo"
"Senti, senz'altro questa sera mi faranno a pezzi con le domande, ma se ne esco vivo, domani sera verresti a cena con me ?"
"..."
"E dopo al cinema, tanto ho due biglietti omaggio"
"A vedere che ?"
"Scegli tu, sei tu l'ospite"
"Ok, ci vediamo Brian "
"Ciao Jenny"
Ed ecco arrivare Douglas Campbell
"Brian sei qui, finalmente ti trovo. Se non ci sbrighiamo Mr. Nadi vorrà la nostra testa su un vassoio d'argento "
"Siamo già alle domande ?"
"No ,ma quasi "
"Sbighiamoci allora"
E così tra domande e festa giungono le 10.50 e arriva il fatidico momento del discorso di Mr. Nadi .
"Cari ospiti, sono lieto che questa sera, la notte di capodanno, siate venuti a festeggiare qui la doppia festa dell'anno: il 2000, e l'inaugurazione dello Skyglass Master. Come sapete io... "
...manca la luce...
...la folla urla...
" Cos'è successo ?"
chiede Brian
" Non ne ho idea, ma credo che sia un black out generale del quartiere, non ad un guasto al sistema centrale, non in questo palazzo almeno "
risponde Douglas ,
" E invece "
osserva Brian
" è un guasto del sistema ,guarda fuori ...".
Tutta la città è in festa ed illuminatissima, il piano panoramico è illuminato solamente dal pallore della luna .
Douglas e Brian corrono sul balcone per controllare meglio la situazione .
" Guarda giù "
dice Douglas
" Ma ... Cosa ca..."
Tutti i piani fino al 141° sono iper illuminati,da li in su governa il nero più assoluto.
In tutta fretta, Douglas e Brian, rientrano.
I camerieri riempiono la sala di candele accese.
"Non posso crederci, non hanno rispettato le mie direttive, eppure sapevano a che cosa andavano incontro non facendolo. Probabilmente scoppierà un incendio al 141°"
e detto ciò si dirigono in tutta fretta verso Mr .Nadi, sul palcoscienico.
Mentre Brian sta per aprire bocca, Mr.Nadi lo anticipa chiedendo
"Allora, avete scoperto cos'è successo ? "
"Senta, vecchio mio ..."
"C'è del sarcasmo nel suo tono ?"
" Eh eh eh"
se la ride Douglas ,
"Si che c'è, perchè se io progettando la Skyglass ho dato delle specifiche direttive molto al di sopra della norma per via della sua mole, se un folle ci va incontro, purtroppo, io non ne ho colpa e non certo ho idea di come trovare il guasto !"
"Io non sono un folle, e le direttive le ho rispettate, mi sono costate una fortuna, ma l'ho fatto... "
" A chi ha affidato l'incarico ? "
" Beh, naturalmente a mio ..."
un lampo illumina la mente di Mr.Nadi
" DEGAAA' !!!"
Ed ecco arrivare Philip Degà in tutta la sua eleganza e scazzatura
" Cosa vuoi zio ? "
"Le direttive di McQueen, le hai rispettate? "
"In parte ..."
SOCK, Degà cade all'indietro rimanendo seduto sul pavimento
"Sei un bastardo Philip "
mugugna Brian trattenuto da Douglas, che gli dice
"Stai calmo..."
"Calmo un cazzo , LE-HAI-RISPETTATE-LE-MIE-DIRETTIVE, incosciente ?"
"No"
"Figlio di..."
"Calmati..."
"Non posso calmarmi, questo deficiente ci ha messi tutti in pericolo ... "
" In che senso ? "
chiede Mr.Nadi
"NEL SENSO CHE PROBABILMENTE SCOPPIERANNO INCENDI OVUNQUE"
...dopo questa frase, il salone piomba in un silenzio agghiacciante...
"Io e Doug andiamo subito da Da Silva al 93° "
" Bene, andate quassù ci penso io...e con te facciamo i conti dopo canaglia "
rivolto a Degà.
Douglas e Brian si dirigono verso l'ascensore di Norman, Mr .Nadi tranquillizza la folla.
"A che piano? "
chiede Norman
"Al 93°"
"Bene...non capisco ..."
"Che c'è?"
"Non parte "
" Ma è ovvio, non c'è corrente, Doug ".
Sconsolati ,si dirigono verso le scale.
"Ma, Brian, non c'è un altro mezzo per andare giù più velocemente: ho le scarpe nuove e mi fanno male i piedi "
"Beh, c'è il montacarichi vicino alle finestre , ma è 1mt per 2 , e oltretutto a mano"
"Molto meglio".
Durante la loro discesa, dal basso della strada iniziano a echeggiare i primi cori di buon anno.
Douglas dice
"Proprio una bella inaugurazione, non c'è che dire !"
"Non prendertela Doug "
" Eh ,Belin, lo so. Può succedere. "
"Hai detto bene, può succedere, ma non era previsto nei piani di questo grattacielo, e se succedesse dell'altro lo metterò di certo in conto a Degà ".
Dopo un paio di minuti, mentre in città impazza la festa, i due raggiungono il piano della sicurezza.
"Salve Simon"
dice Brian spalancando la porta con scritto SECURITY,
"Che sta succedendo ?"
chiede Douglas.
"Non lo so! Dal pianterreno al 141° funziona tutto perfettamente, mentre invece da 142° in su, è come se non ci fosse niente! Ecco guardate questa pianta "
e mostra una pianta dello Skyglass appena modificata.
"Ma è impensabile un guasto solo in quella zona"
dice freddamente Brian,
"Eppure é così!"
risponde Da Silva.
"Al 141° "
inizia Douglas
" c'è l'impianto centrale ,potremmo guardare se c'entra qualcosa "
"E' un punto come un altro, per iniziare"
conclude Da Silva.
"Andiamo, ma prima fatemi chiudere l'accesso al piano"
I 3, col montacarichi iniziano a salire.
"Ma non potevi progettarlo più ...PIU' ?"
chiede Da Silva
"Lo spazio è quello che è"
risponde Brian.
Comunque tra un lamento e l'altro giungono al 140° e scendono.
"Perchè scendiamo qui ?"
chiede Douglas
"Perché, se non ricordi, non ho progettato che il montacarichi vi facesse sosta e, tu non hai costruito l'uscita del montacarichi "
"Ah...è vero".
Salgono la scala e si ritrovano al 142° piano.
"Strano "
"Che cosa, Brian ?"
chiede Da Silva
"Dicevo che è strano che dal 140° ci troviamo al 142° "
"Oooops "
"Doug..."
"Non lo so com'è successo, ma domani provvederò subito "
"Sì, ma adesso ? "
"Va beh, per quello c'è la scaletta d'emergenza esterna ...nessuno soffre di
vertigini ?"
Intanto al panoramico si sta consumando una tragedia ...
"Ahhhhhhhh.....è finito il succo di Licis, o mio dio"
Mr.Nadi oramai ha perso il controllo della situazione, e non può far altro che affidarsi a Norman e le sue imitazioni.
"Senti, fai un po' delle tue imitazioni altrimenti la folla sfolla "
"OK ,mister"
Norman si dirige al centro del palco e, alla luce delle candele, inizia il suo spettacolo.
Dopo un paio di minuti, da un angolo della sala, arriva un urlo agghiacciante, e contemporaneamente ritorna la luce...
40 piani più in basso lo stupore regna sovrano, dopo la faticosa entrata al piano dell'impianto centrale .
Riepiloghiamo i passaggi fatti : 1 uscire sul cornicione ; 2 arrampicarsi sulla scaletta in metallo ; 3 è inverno e c'è freddo e vento ; 4 entrare da una finestra...
...sopra...
"Ma dai ...non faccio così schifo"
dice Norman.
La folla si allarga rivelando a terra un uomo morto, Alan Goodmen con un coltello da cucina conficcato nella schiena.
"Aaaaaaah..."
La folla, giustamente, urla spaventata. Theodor Fairfax copre il corpo con una tovaglia di seta Blu.
...sotto...
"WOW"
dice Douglas
"Stupefacente. Brian ,hai progettato tu tutto questo?"
"In parte sì. Ma la maggior parte l'han fatta i tecnici"
"E allora come sapevi come ripristinare la corrente"
"Semplice: non lo sapevo. Ho solo schiacciato il tasto con su scritto RIPRISTINO CORRENTE "
"Ah"
Comunque ha inizio una breve esplorazione
"Boh, non c'è niente che non va . Ci conviene tornare giù, è inquietante qui"
dice Da Silva rivolto a tutti e due
"E andiamo, allora"
dice Douglas sollevato dal fatto che l'inquietudine non ha colpito solo lui.
Simon apre la finestra, esce sul cornicione e si attacca alla scaletta di metallo.
Dopo un paio di gradini, il cielo sopra lo Skyglass, si incupisce.
Scoppia un temporale, senza pioggia, solo di tuoni e fulmini.
"Torna su"
grida Douglas a Da Silva
...TROPPO TARDI...
Un fulmine esce dal nuvolone nero e va a colpire il pennone dello Skyglass.
La scarica scende giù, fino alle fondamenta, e ancora più sotto...
folgora tutto ciò che incontra, compreso Simon Da Silva capo della sicurezza che, dopo aver subito una scossa mortale, precipita al suolo.
La tremenda scossa, passando anche all'interno attraverso i tubi e le paratie in metallo dentro il cemento, apre fortunosamente un breccia nel muro del 141° che da direttamente sulle scale.
..sebbene la corrente sia stata appena ripristinata, per il momento non è saltata. Anche se il sistema è molto instabile...
Contemporaneamente al 185°
La folla impaurita continua a gridare e Mr.Nadi cerca di calmarla.
Fairfax nota una striscia di sangue che conduce dietro ad una tenda. Si avvicina, la sposta e dal piano panoramico rimbomba il suono di una revolverata.
"Mi avete scoperto"
Contempla ad alta voce l'assassino, con la faccia coperta dall'ombra e puntando la pistola verso la folla.
Fairfax cerca disperatamente di strisciare via ,ma il sangue che gli esce dalla pancia è troppo scuro, e cadrà in poco tra le braccia della nera signora.
"Ora io me ne andrò "
urla l'assassino
"voi fate finta che non sia successo niente"
"Ma perchè hai ucciso Goodmen ?"
"Lui era una spia dello spionaggio industriale, l'ho ucciso perchè sapeva troppo "
"Ma...?"
"Non si preoccupi Mr.Nadi, sapeva troppo, ma niente al riguardo dello Skyglass . Purtroppo i piani che interessano al governo sono troppo segreti. Ma quei piani li voglio io, e li rivenderò a chi offre di più ...ah ah ah"
"Ma chi sei ?"
"Questo resterà segreto ."
Poi serio
"I piani Mr.Nadi"
"Li ha Brian McQueen"
"Molto be..."
Alle sue spalle, in un ultimo fiato di vita, Theodor Fairfax si alza in piedi e salta addosso all'assassino, facendolo ruzzolare a terra e perdere la pistola:
una Beretta 9x21 Full Metal Jacket.
Gli cade il cappello e mostra ...
...Caractacus Parrish.
Fairfax raccoglie la pistola e fa partire un colpo verso Parrish che, rialzatosi, sta scappando.
Cadono nuovamente a terra: Fairfax perchè il suo orologio ha scandito l'ultimo rintocco, Parrish colpito ad una gamba.
Nonostante la ferita riesce a rialzasi e scappare verso le scale, tra lo stupore generale della gente.
Zoppicando scende le scale inciampandosi e cadendo più volte...
Intanto al 141°...
"Urka, hai visto che fine ha fatto Da Silva ?"
"Si ,Doug, l'ho visto. Ed è meglio tornare al panoramico a dirlo a Mr.Nadi "
"Come la prenderà"
"Che cazzo ne so, non era suo figlio, ma, cazzo, gli dispiacerà"
"Si ma...stai calmo"
"Non ci riesco"
"E questo è strano"
Attraversano la breccia e si ritrovano sulle scale.
Intanto ecco arrivare Parrish urlante e sanguinante
"McQueen"
"Ohi, Caractacus. Che vuoi ?"
"Dammi i piani "
Dice prendendolo per la camicia
"Non capisco ... ma mollami"
Urla
"Dammi quei pia..."
Parrish comincia a rotolare sulle scale colpito in viso da un pugno di Brian
(la forza dell'acciaio).
"Ma di che piani parlava, Brian"
"Non lo so, ma vado a vedere di non averlo ucciso "
E così
"No, è solo svenuto"
"Meglio così, meglio, meglio così"
...
"Brian ?"
"Si ?"
"Sento dei rumori dabbasso"
"Eh be, andiamo a vedere "
E iniziano a scendere
140°
"Cosa..."
esclama Brian, rimanendo a bocca aperta, vedendo l'imbianchino Luke Zedman, dirigersi verso di loro, tutto sudato con una strana espressione nei suoi occhi gonfi.
"...scappate..."
dice con un filo di voce
"...siete in gravissimo pericolo..."
Zedman cade a terra, Douglas e Brian gli si avvicinano velocemente, ma si bloccano appena notano un grosso buco nella parte posteriore del collo, un morso, dal quale esce una grande quantità di sangue.
Douglas si allontana, ma Brian rimane vicino al corpo esanime e, dopo una breve analisi dice quasi sottovoce
"E' andato"
Si rialza, si volta verso Douglas e si guardano negli occhi per alcuni interminabili secondi, dopodiché Brian abbassa la testa e nota una chiazza di sangue sulla sua scarpa, si china rivelando alle sue spalle Zedman, in piedi, con gli occhi bianchi e le mani sudate protese in avanti.
Douglas grida
"Attento Brian !"
Brian si gira e il sangue gli si gela nelle vene, ma, con la freddezza che lo contraddistingue, gli tira un cazzotto all'altezza del collo.
La testa si stacca e rotola, il resto del corpo, inerme, si accascia al suolo vibrando per un paio di secondi, poi ...più nulla.
"Ma che aveva ?"
chiede Douglas in preda al panico
"Era uno Zombi, almeno credo "
"?"
"Bè, ho visto alcuni film al riguardo, e lui sembrava proprio uno di essi"
...rumori dal basso...
"Senti anche tu ?"
"Cosa Doug ?"
"Non so ...rumori ...come se si trascinasse qualcosa..."
"Se è così ,andiamo a vedere "
128°
Ciò che vedono li fa sbiancare
Brian non pensa che ad una cosa
"JENNY"
"Ci pensi dopo"
"JENNYYYYYY..."
urla Brian, Douglas lo prende per un braccio
"Corrisucorrisucorrisu "
Salgono fino al 143° e, mentre corrono per il corridoio, nel tentativo di chiamare un ascensore, dalle grate dell'aria escono improvvisamente fiamme.
Brian e Douglas si buttano a terra e iniziano a strascinarsi.
I lampadari esplodono.
I vetri scoppiano.
A stento raggiungono l'ascensore ,e con tutto quel fumo è quasi un miracolo che alla prima premono il pulsante di chiamata.
185°
Norman nota la lucina di chiamata ,e corre dal palco all'ascensore ,prende in mano la manovella.
Le porte si chiudono, l'ascensore comincia a scendere verso il piano di chiamata.
Douglas e Brian stanno per svenire, ma in quell'istante il "PLIN PLIN" dell'arrivo dell'ascensore li tiene ancora svegli.
Norman apre la porta e i due si trascinano dentro.
"Mr.Brian, Mr.Douglas, cos'è successo ?"
"Coff ...coff... portaci un ...coff...attimo al pianterreno. Devo vedere la...coff... situazione "
dice Brian tossendo ripetutamente.
"Sissignore, ma le fiamme"
"E' tutta colpa di Degà ?"
Conclude frettolosamente Douglas.
In pochi minuti raggiungono la Hall
"Cristo Santo"
esclama Douglas
"Tutto questo è surreale"
osserva Norman.
Almeno un migliaio di zombi, se non di più, hanno invaso lo Skyglass.
"JENNYYYYY..."
chiama, urlando, Brian mentre corre fuori dall'ascensore.
Douglas lo blocca al volo per il colletto della camicia, cosicchè Brian cade all'indietro, ma sempre all'interno dell'ascensore.
"Chiudichiudichiudi"
Dice Douglas a Norman
"Jenny..."
"Brian, mi spiace, ma hai visto la situazione probabilmente non.."
"NON DIRLO"
urla
"Lei è furba. Avrà trovato il modo di scappare "
"E' possibile"
Rincuorato ,si riprende e dice
"Vai, dobbiamo raggiungere il panoramico "
L'ascensore parte.
...87° piano...
da sopra il tetto dell'ascensore iniziano a provenire alcuni rumori preoccupanti
...127° piano...
il tetto ha un principio di sfondamento
...159° piano...
uno zombi penetra all'interno dell'ascensore. Douglas lotta e sta per essere morso ad un braccio. Brian trova una squadra all'interno della sua giacca e, senza esitare, la conficca nel cranio dello zombi
...173° piano...
il tetto viene completamente sfondato e altri due zombi invadono l'ascensore. Douglas cerca di fermare l'ascensore. Brian e Norman staccano dei pezzi di lamiere. Norman con un colpo preciso taglia di netto la testa a uno dei due, Brian all'altro gli squarcia l'addome e lo apre come un libro dalla gola a bacino.
...184° - 185° piano ...
l'ascensore si blocca tra i due piani.
Passano alcuni minuti di preoccupazione.
Poi, con qualche sforzo riescono a spalancare la porta dell'ascensore, e vedono metà della porta de 185°.
A fatica, molta fatica, riescono ad aprirla e, sempre dal di sopra arrivano cigolii inquietanti.
Brian si gira di scatto verso l'alto e, capisce tutto...
"Fuori, presto !"
Dà una mano a Norman che esce per primo, poi aiuta Douglas e per ultimo si tira su.
Alcuni secondi dopo si sente uno strappo di cavi metallici.
L'ascensore precipita per tutti i 185 piani con un sibilio agghiacciante .
"I ...i freni d'emergenza non hanno funzionato..."
dice con voce tremante Norman.
Comunque sono in salvo al 185°...
...per il momento.
"Aaaaaaaaaah..."
Urla la folla accortasi solo adesso dei tre uomini seduti per terra.
"Calma gente, sono gli uomini che ho mandato a controllare"
interviene Mr.Nadi.
"Non crederà a ciò che le dirò"
"McQueen, non me lo dica allora. Quassù abbiamo i nostri problemi. Goodmen è stato ucciso, così come Fairfax e tutti e due da Parrish "
"Parrish ...Cristo Parrish ...Doug, è rimasto laggiù ?"
" Suppongo di si "

Un attimo di pausa per riordiare le idee :
durante l'innaugurazione manca la corrente
dopo il ripristino Da Silva muore
Goodmen e Fairfax vengono uccisi da Parrish
sulle scale Parrish incontra Brian, lo prende per la camicia e Brian lo colpisce facendolo svenire
gli zombi invadono lo skyglass
scoppia un incendio
tutti noi immaginiamo la fine di Parrish
che altro può succedere ?

"Che cosa volevate dirmi voi ?"
"C'è un'invasione di zombi"
"Cosa ?"
"C'è un'invasione di zombi"
"COSA ?"
"C'E' UN'INVASIO..."
"Ho capito, era per dire Eh, Mah "
"C'è un'invasione di zombi "
Puntifica Brian
"Eh"
Dice Mr.Nadi, e Douglas da dietro
"Mah"
Poi Mr. Nadi chiede
"E Da Silva?"
"Andato"
"Mi dispiace...ma torniamo a noi: da cosa è causata l'invasione "
"Non lo so. Suppongo però che quel fulmine che ci ha colpito sia sceso attraverso i tubi fino a raggiungere il cimitero sottostante..."
"E poi?"
"E poi niente. Dobbiamo trovare il modo di portare tutti via di qui, e al più presto"
"Beh, prendiamo gli ascensori"
"Impossibile, gli zombi sono ad ogni piano compreso il pianter..."
Nominando il pianterreno a Brian non può che venire in mente Jenny, ma subito si riprende
"...reno !"
"Allora cosa possiamo fare ?"
"Ho un'idea un po' folle"
"Dica Campbell"
"Potremo scendere attraverso il condotto di ventilazione, è abbastanza largo per starci in ginocchio"
"Doug, sei tutto scemo"
"Perchè Brian?"
"Dobbiamo fare 185, ripeto 185 piani non trenta"
"...oh..."
"Mr. Nadi chiami Flagstarr"
"Perchè ?"
"C'è un incendio al 143°"
"Pure"
...Panico...
...le porte d'emergenza vengono sfondate...
...il panoramico viene invaso dagli zombi...
...scoppia una battaglia senza pietà, Philip Degà perde la vita assalito da più zombi, dopo averne eliminati a cazzotti una decina.
Flagstarr scaraventa zombi a destra e a manca, preoccupato perchè non vede il suo amico Engle.
La moglie del sindaco viene assalita.
Eric Flagstarr, capo dei pompieri, si butta addosso allo zombi.
La spinta è troppo forte e lui con lo zombi sfondando il vetro antiproiettile e precipitano per i 185 piani...
Mr. Nadi viene morso ad un braccio.
Brian, molto velocemente raccoglie la pistola da terra e, insieme a Douglas e Norman lo trascinano fino al montacarichi esterno e, iniziano a scendere.
...è mezzanotte, ormai è il 2000...
...la strage è in corso...
Si scende abbastanza lentamente e in una decina di minuti raggiungono il 142°.
"Brian, perchè ci fermiamo qui ?"
"Vedi, Doug, io propongo di scendere per la scalinata fina al 141°"
"Vuoi dire che rientreremo li dentro"
"Solo per riposarci"
"Ehi voi due, qualunque cosa purchè in fretta. Mr. Nadi non ce la fa più, e il nostro peso è superiore alla portata del montacarichi"
dice Norman.
Molto lentamente escono dal montacarichi, fino sul cornicione e iniziano a scendere per la scaletta.
Arrivano al 141° entrano dentro la finestra e, accortisi che fuori dalla porta della stanza ci sono 3 zombi, si acquattano al buio.
...sottovoce...
"Bisogna chiudere la porta, Doug"
"Le porte antiscasso le hai messe anche qui "
"Penso di si"
"Chi va ?"
"Fate tra voi, io devo star vicino a Mr. Nadi "
dice Norman da dietro.
"Doug, testa o croce ?"
"Testa"
"Croce"
Nel frattempo Mr. Nadi è svenuto.
Brian tira la monetina.
Il quarto di dollaro trilla per aria per pochi, ma interminabili, secondi.
Ricade in mano a Brian, che con voce ferma e impassibile dice
"CROCE"
Se lo aspettava che sarebbe toccato a lui, aveva più che un presentimento: aveva una certezza.
Attento a non far rumore, piano piano, si alza e inizia a camminare con passo accurato ma veloce.
Gocce di sudore gli colano dalla fronte.
La sua camicia bianca, sotto la giaccia di camoscio, è tanto bagnata da essere aderente al petto e alla schiena.
Raggiunge la porta, e con movimento veloce delle braccia la sbatte, chiudendola a chiave.
"UH UH"
grida di gioia.
Si alzano anche Douglas e Norman, e quest'ultimo dice
"Mr. Nadi si è ripreso"
Brian gli si avvicina
"Mr. Nadi ,sta bene ?...mi sente ?come sta?"
"Credo bene, ma lei chi è"
"Chi sono ?"
"Esattamente, mi favorisca il suo nome "
"Il mio nome ?"
Douglas si rivolge a Brian
"Ti cogliona"
Mr. Nadi allora
"Piacere signor Ticogliona, io sono Mr. Master Nadi, e questo grattacielo è mio... io sono il grande... sono il custode di Encard ... mi faccio il caffè per i cazzi miei ... solo io..."
"Sta delirando "
Dice Brian rivolto a Douglas e Norman.
Mr. Nadi sviene nuovamente.
Si guardano un po' in giro e scrutano l'ambiente: è una stanza completamente deserta, se non fosse per l'enorme specchio appeso alla parete di fronte a loro.
Passano 5 ... 10 ... 20 minuti e non succede niente.
I discorsi che si fanno sono tanto banali, che in poco tempo arriva una tremenda depressione.
Brian si alza e si avvicina allo specchio .
Lo seguono Norman e Douglas.
Nota qualcosa di strano, un dettaglio, al quale non aveva fatto caso prima.
E' di fronte allo specchio.
Dopo alcuni secondi di indecisione, alza il braccio destro e lo specchio, che essendo speculare dovrebbe alzare il sinistro, alza anch'esso il destro.
Guarda l'orologio sotto il polsino della sua manica sinistra, e nota con stupore che lo specchio ha l'orologio nel braccio sinistro.
Giunge alla conclusione che
"Lo specchio riflette al contrario"
Sta per appoggiarci una mano quando, da terra, si alza Mr. Nadi con gli occhi sbarrati .
Douglas sente il fruscio e si volta.
"Crista, Brian, è diventato zombi anche lui"
Oramai Mr. Nadi è addosso a Norman, gli appoggia le mani sulle spalle e dice
"C'è l'hai mica, Norman, una caramellina per l'alito: non devo aver digerito bene qualcosa "
"E' tornato normale "
urla Norman voltandosi verso gli altri.
Una frazione di secondo dopo, il redivivo Mr. Nadi, diventa redimorto.
Douglas lo acchiappa prima che possa addentare Norman e insieme a Brian lo scaraventa sullo specchio.
Mr. Nadi viene risucchiato nello specchio, come se fosse caduto in mare.
Brian, Douglas e Norman rimangono allibiti davanti a ciò.
Brian si avvicina allo specchio, allunga una mano, la quale sprofonda all'interno.
...stupore...
Con non poco timore ,molto lentamente, vi ci infila dentro anche la testa.
Dentro non c'è niente, il nulla assoluto, tutto quanto nero.
...poi, ad un certo punto la svolta...
Brian vede un qualcosa o un qualcuno dirigersi a tutta velocità verso di lui.
Fa un rumore terrificante, e ad ogni suo passo il pavimento, se quella cosa completamente nera si può definire così, trema.
Si tira fuori e grida con la paura dipinta nel volto
"Al montacarichi presto"
"Ma..."
"Dopo dopo"
Escono sul cornicione in fretta e furia, e si infilano dentro il montacarichi.
Norman smolla il freno, ma lo apre troppo e...
"Aaaaaaaaaaahhhhhhhhh..."
Il montacarichi inizia a scendere molto, molto velocemente.
Dentro tutto sballotta, ma Norman riesce a riprendere la manovella e la stringe.
Il montacarichi si blocca di scatto.
I tre si guardano negli occhi, e dopo un primo minuto di paura iniziano a ridere.
(che ci sarà da ridere poi ?)
Con non poco stupore si accorgono di essere a pochi metri dal piano della sicurezza, e con una manovra molto delicata, sbarcano al 93°.
Fortunatamente il piano è rimasto sigillato dall'esterno e gli zombi non l'hanno invaso.
Dopo alcuni minuti di silenzio, Douglas lo rompe chiedendo
"Ma cosa hai visto, Brian?"
"Non so come descriverlo, sai che abbiamo buttato Mr. Nadi nello specchio ?"
"Si ,e allora ?"
"Beh, stava arrivando a tutta velocità un qualcosa, te l'ho detto, non so come descriverlo ... aspe... ecco "
e mostra un disegno.
"Vedi, questo è il mostro di un videogioco, e ciò che ho visto era molto rassomigliante"
"Però"
esclama Douglas, e Norman da dietro
"Ma và"
...una decisione...
"Ragazzi, riposiamoci un po', poi riprenderemo a scendere"
"Ok, Norman"
risponde Douglas per entrambi.
Il tempo va, passano i minuti ...
TUMP
"Cos'è stato ?"
chiede Norman
"...non..."
TUMP
"Non lo so"
TUMP
"Santi numi"
"Cosa Doug ?"
"Sono loro, sentono la nostra presenza, e stanno tentando di entrare"
"Dobbiamo andarcene"
Escono nuovamente sul cornicione e mentre stanno per salire sul montacarichi, Brian li blocca
"Fermi"
Allunga un dito per toccarlo e, appena sfiorato, il montacarichi precipita e fa scintille dal lato che è aderente alla parete.
"La corda..."
"Cosa, Brian ?"
"Si Doug, la corda non ha retto la frenata di poco fa, e se fossimo saliti ...BUM ... ciao ciao Brian, Doug e Norman"
"Mio dio... tutto ciò mi fa rabbrividire"
"A chi lo dici, Norman, a chi lo dici !"
finisce Douglas.
Norman si volta, per rientrare, e scivola ...
...terrore...
Brian, fortunatamente, lo acchiappa per un braccio, ma sta per precipitare anche lui se non fosse per Douglas, che con uno sforzo estremo prende Brian per la cintura mentre si attacca alla grondaia .
...che situazione...
...cigolii...
"Oh no..."
"Cosa Doug ?"
"Tiratevi su, non ce la faccio più, e il tubo neanche "
...altri sforzi...
Riescono a tirarsi su e rientrano dentro
"Grazie Brian"
"Non ringraziare me, Norman. Ringraziamo piuttosto Douglas Campbell , L'EROE"
"Dai, mi fai arrossire, Brian "
"Ma è la verità..."
...il rumore si fa sempre più forte ...
"Non ci rimane che il condotto di ventilazione"
"Ma ci sono 93 piani "
"Lo so Brian, ma adesso non puoi negare che non ci rimane altro "
"...ok Doug, tentiamo !"
Svitano le viti che reggono la grata e nell'ordine di Brian, Douglas e Norman si infilano dentro.
Inizia così una discesa molto, molto lunga e molto, molto lenta.
Fortunatamente per scendere da un piano all'altro c'è una scaletta interna nell'angolo a nord-est di ogni piano, quindi raggiunto quel punto si può scendere di piano in piano un po' più velocemente.
Passa del tempo
"A che piano siamo ?"
"Norman... me l'hai chiesto all'81°, al 68° e al 52° ... stai un po' zitto"
"Si, ma belan fa caldo qui dietro"
"Togliti la giacca"
Norman si toglie la sua giacca rossa da ascensorista in pura lana Merinos e se la lascia alle spalle, anche Douglas vedendo ciò si leva la sua giacca del Thait e la molla per la strada, invece Brian, con la sua giacca di renna, pensando a quanto aveva dato a quel rabbino del negoziante, se la tiene addosso, con il sudore che gli esce da ogni poro.
Ore 02-12 del primo gennaio 2000
12° piano
"...basta... non ce la faccio più"
"Calma Doug, è stata tua l'idea"
"...mi sta venendo la scoliosi..."
"...ok...ok..."
"Non ne posso più di queste confetture ...? condutture ! di queste condutture"
"Dai, pochi piani e ci siamo"
"Quanti ?"
"Dodici"
"QUANTI ?"
"Dodici"
Douglas sfonda una grata e scappa fuori, trovandosi di fronte ad uno zombi.
Urla.
Lo zombi lo blocca e lo sta per mordere.
Brian vede la scena, e solo adesso si ricorda della pistola presa al panoramico.
Velocemente la estrae, punta e fa fuoco.
Allo zombi esplode la testa, macchiando completamente Douglas.
Escono dalla grata anche Brian e Norman.
"Scendiamo per le scale, ora ?"
"Si ,Norman ... e ... speriamo bene..."
"La speranza è l'ultima a morire, Brian"
"Si ,Doug, la speranza è l'ultima ...ma noi ?"
Dopo questa frase c'è un attimo di rabbrivimento generale.
Iniziano a scendere con passo felpato e, con fortuna non indifferente riescono a raggiungere il pianterreno senza incontrare nemmeno uno zombi.
"Cacchio !"
dice Norman accentuando il ca per finire quasi sottovoce il chio, senza quasi pronunciare la c nel mezzo, all'incirca così
"CA...chio".
"Ci sono troppi zombi"
esclama Brian, dopo essersi sporto dal muro delle scale.
"Si, ma guarda la"
"Che cosa ?"
"La porta del bagno è rimasta chiusa"
"Tu vuoi dire che se è chiusa, magari gli zombi non ci sono ancora entrati e che potrebbe essere un posto dove riposarsi un po', Doug ?"
"No, Brian volevo solo farti notare che era chiusa, ma comunque l'idea non è male. Basta che riusciamo ad aprirci una strada tra gli zombi ..."
"Ma se fosse chiusa a chiave ?"
"No ai problema, sono un asso a scassinare le porte, e comunque ho dietro il passe-partout"
dice Norman da dietro
"Beh...non resta che tentare"
conclude, serio, Douglas.
"Quando vuoi, Brian!"
dice Norman caricatissimo
"Dai, su. O la va o ci spaccano. Andiamo velocemente e freghiamocene di far rumore: solo la nostra lentezza può ucciderci"
"Si. O quella, o qualche decina di zombi"
Conclude ironicamente, ma spaventato, Douglas.
Escono e corrono per una ventina di metri fino alla porta.
L'attenzione degli zombi è oramai su di loro, e si muovono seppur lentamente nella loro direzione.
Provano ad aprire la porta ma, com'era prevedibile, è chiusa.
Norman estrae il passepartout, sta per metterlo nella toppa, quando, in un impeto di terrore, gli trema la mano e gli cade per terra.
Gli zombi sono vicini...
...molto vicini...
Brian, con notevole velocità, raccoglie da terra il passe-partout e lo infila con violenza nella toppa.
L'adrenalina è alle stelle.
"Daidai"
dice Douglas facendo, con le mani, segno di sbrigarsi.
Oramai il fiato fetido degli zombi è sul loro collo.
"TACLUNCK"
La serratura si sblocca.
Brian spalanca la porta, fa entrare Douglas e Norman, prende il passe-partout e si infila anche lui nel bagno, chiudendo la porta a chiave dall'interno.
"Fiu, ce l'abbiamo fatta"
dice Douglas
"Eh si, abbiamo corso un bel pericolo"
continua Norman
"Sicuramente l'abbiamo scampata, ma non siamo ancora in salvo: dobbiamo trovare il modo di uscire di qui"
finisce Brian.
"Woooooooschhhhh"
"Ho sentito tirare la catena del cesso, forse è qualcuno ... che ha fatto lo stronzo ... eh eh eh "
"Doug ... per favore... non è il momento di scherzare"
Esce dal cess... ehm...dal gabinetto J.J.Engle borbottando
"Quante volte ho detto a mia moglie di non farmi i panini col lassativo... mi sarò perso il meglio della festa..."
"Capo Engle ...lei che ci fa qui ?"
chiede Brian
"Oh, McQueen come va la festa ?"
"Glielo dico dopo, lei piuttosto ?"
"Belin, appena sono arrivato, ho sentito uno strano impulso provenire da dentro, e mi sono chiuso qui ..."
"Ma è stato più di cinque ore fa "
"E' stata una cosa molto lunga ... dovrei arrestare mia moglie perchè mi fa di continuo i panini col lassativo. Sa , il mio palato oramai è costituito da lamine d'alluminio, dopo le tre revolverate ricevute durante quella rapina al "Supermarket Vascinton"...e mia moglie mi fa gli scherzi perchè non sento più sapore"
"Ma allora non sa neanche cosa è successo ?"
chiede Douglas
"No, per niente! Ho sentito dei rumori, ma in gran parte era colpa mia ..."
"C'è stata un' invasione di zombi in seguito ad un temporale, e sono morti tutti tranne noi quattro "
dice tutto d 'un fiato Norman
"Ah ah ah, è una battuta vero ?"
poi, li guarda in faccia ed esclama
"...ovviamente no...CRISTO"
"Comunque sia, ora dobbiamo trovare il modo di uscire di qui ...lei ha una pistola ?"
"Ho la mia Beretta d'ordinanza"
"E siamo in due ...ha anche dei proiettili ?"
" 15 nel caricatore, uno in canna, ed una scatola da 50"
"Bene, ci apriremo la strada con queste"
"Perfect"
dice Douglas da dietro.
Aprono lentamente la porta e, uno zombi un po' invadente cerca di entrare.
Engle, gli punta la pistola in faccia, tira indietro il cane e preme il grilletto.
BANG
Il colpo rimbomba nella Hall.
La testa dello zombi si spappola ed il corpo crolla a terra inerme.
"Complimenti Engle, ottimo centro"
esclama Douglas
"Belin, dai ...ero a dieci centimetri, vorrei vedere se lo mancavo"
Gli altri 12 zombi si dirigono verso di loro e Engle, con la calmezza che lo contraddistingue, a una a uno gli fa saltare la testa, con Brian al suo fianco che gli da una mano.
Mentre sparano, iniziano una breve discussione.
"Mi dica, Brian ..."
"Cosa capo ?"
"Avete una buona donna delle pulizie ?"
"Non so ...non credo. No ,non mi pare che ne abbiamo ancora assunte, perchè ?"
"Vuole il nome di una ditta veramente brava ?"
"Grazie, ma ...perchè ?"
chiede incuriosito Brian
"Come perchè ? Ma guardi che casino stiamo combinando"
Dopo questa breve discussione, fatta solamente per scaricare i nervi, Norman e Douglas si dirigono verso il portone, seguiti da Engle.
Si bloccano davanti alla soglia.
Il portone ha qualcosa di strano, come se non avesse una presenza, e lo testimonia quel colore azzurrino nei bordi.
Brian va ,invece, verso la portineria .
Dal bancone non riesce a vedere molto, allora si sporge un po' all'interno con il rischio di scivolare sulle chiazze di sangue.
Nota, su una mensola interna, un libro, un diario forse.
Va dalla porta, gira la maniglia che, oliata dal sangue, emana un cigolio inquietante.
Dentro la portineria tutto sembra in ordine, se non fosse per il fatto che non c'è nessuno.
Arriva dalla mensola e nota con falso stupore, e un sorrisino idiota sulle labbra che quello è il diario di Jenny.
Sfoglia le pagine fino al trentun dicembre.

Martedì 31 Dicembre 1999
10.40
caro diario,
stasera ci sarà l'inaugurazione del palazzo dove lavoro: lo Skyglass Master.
speriamo che tutto vada bene.
16.30
è arrivata Bethany a tenermi compagnia.
qua sembra che il tempo non passi mai.
21.05
mi ha appena telefonato Brian, e mi ha invitato ad uscire .
io ho accettato! Sarà stata una scelta giusta ? Io spero tanto di sì.
Brian tira un sospira di sollievo, sapendo di piacerle un po', poi continua...
23.50
ho paura .
non so cosa stia succedendo, ma so cosa fare.
Io e Beth scapperemo nei piani sotterranei.
Brian, se mai leggerai questa pagine, ti prego, vienici a salvare ...
...AIUTO...
"AIUTO"
Questa parola resta impressa nella mente di Brian.
Esce dalla portineria, infilandosi il diario nella tasca della giacca.
Si dirige, quindi, verso gli altri, ancora bloccati davanti al portone.
"Che si dice , che si fa ?"
chiede
"Non sappiamo cos'ha questa porta, ma c'è di certo qualcosa che non va"
rispone Douglas, poi Norman, con un po' di coraggio, prova ad aprire la porta, ma appena la sua mano sfiora la maniglia, viene catapultato indietro.
"...un ...campo ...magnetico ...uuuuuh"
poi sviene tra lo stupore degli altri.
"SVEGLIATI !!!"
SCIAF
"SVEGLIATI !!!"
SCIAF SCIAF
Brian, con i suoi schiaffi, riesce a risvegliarlo.
"AHO ...non sono un sacco da pugile"
"Mmmmh, forse se provo a sparare sulla serratura ..."
"Non lo so Engle, forse non è un'idea brillante ..."
"Mah. Sa, Campbell, io sono un uomo d'azione e mi sento di provare ..."
"Si, capo, ma Doug ha ragione. Può essere pericoloso "
"McQueen, non so come dirlo, ma c'è un impulso da dentro che mi induce a tentare..."
"Okay ,capo ...PROVI"
dice con tono provocatorio Brian.
Tutti si spostano, Engle da le spalle alla porta e fa qualche passo avanti, dopodiché si gira .
E' a una quindicina di metri.
Alza la Beretta ...
...FUOCO
BANG ... BANG ...
I due proietti sparati vanno a colpire la serratura, ma inaspettatamente rimbalzano e tutti si buttano a terra, istintivamente, per evitare di essere colpiti.
"Visto ..."
dice Brian
"...da li non usciremo "
"C'è forse un'altra strada ?"
"Forse ... sì ecco. Qualche piano sottoterra ci deve essere uno sbocco per le fogne "
e dicendo questo non può non pensare alla scelta di Jenny.
In tutta fretta si dirigono verso un'ascensore.
"Che piano ?"
chiede Norman
"Sesto ...? "
pensa Brian ad alta voce
"Sì ,il sesto ST"
"Bene "
risponde Norman
... -1...
...tutto bene...
... -2 ...
...cigolii...
... -3...
...STOP...
Norman ferma l'ascensore prima di evitare altri guai.
"Ma possibile ...Doug"
"Eh, Brian, che ti devo dire ... sarà tutta colpa dell'invasione, del fulmine, dell'alluvione, delle cavallette ... no, forse questi ultimi due me li sono inventati ... comunque se stamattina funzionava ancora tutto bene, ed anche prima della festa...
"Ok, Ok ... ma adesso ?"
chiede Engle
"Usciamo e vediamo che problema c'è, non voglio precipitare per 45 piani"
dice Norman
"Ma ...quanti...piani...?"
sibila Engle
"Eh, sono quelli che sono. Questo non è un grattacielo ... E' UN MOSTRO"
esclama con un po' di fierezza Brian
...escono dall'ascensore...
Mentre Norman controlla l'ascensore, gli altri si guardano in giro per evitare altre sorprese sgradite ...
...BUM ... BAM...CLANG...PING...TRANG...
"Sento dei rumori provenire da quella porta..."
"Tu si che hai orecchio, Brian"
finisce Douglas.
Brian, camminando lentamente, si avvicina alla porta.
Allunga la mano sudaticcia e la appoggia alla maniglia.
Apre la porta di scatto, tirandola a se.
...TONG...
Per Brian McQueen tutto diventa nero, e crolla a terra svenuto.
"Ooooooh ...scusa Brian"
dice, in tono sorpreso, Jenny Carmiachel con in mano una padella.
...poi, si inginocchia, e lo abbraccia al collo, fa appoggiare la testa di Brian sulle sue gambe, e lo guarda...
"Che ci fai qui, Jenny ?"
"Senti Douglas, avresti preferito che non ci fossi ?"
"No, no...scusa, anzi mi fa piacere, almeno quello li non rompe più"
dice scherzosamente, Douglas
"Comunque come è finita qua sotto, signorina ?"
"Capo Engle, non l'avevo mica vista ...comunque ... ho sentito un rumore provenire da fuori, sono uscita con Beth e, con orrore, abbiamo visto quel che rimaneva di Da Silva ... poi, in pochi secondi iniziarono spuntare dal terreno, perchè il terreno da sempre buoni frutti,
(Questa non so davvero dove cacchio l'ho sentita L.G.) mani, arti e cadaveri ... allora siamo rientrate di corsa, Beth è scappata verso i sotterranei, io sono corsa in portineria per avvisare il panoramico, ma le linee erano completamente saltate ...così ho scritto un solo appunto per Brian ... poi anch'io ho seguito Beth e mi sono nascosta in questo armadio per le pentole ...ed eccoci qua..."
"E Beth ?"
"Non l'ho più vista da quel momento, Doug "
"...oooooooh...la mia testa...è per caso passata la Paola...no, sarei morto ...cioè ... volevo..."
"Stai bene, Brian ?"
chiede Jenny
"...dire ...che..."
"Si, sta bene "
dice Douglas.
Brian si inizia a rendere conto di avere la testa appoggiata a delle gambe, allora apre lentamente gli occhi e si trova in stato di imbarazzo vedendo Jenny così da vicino.
Gli occhi gli si riempiono di cuoricini.
Intanto dall'altra stanza
"POSSIAMO ANDARE"
grida Norman.
Brian si alza ,guarda Jenny, e sorridendo dice
"Fortuna che ho la testa dura ...eh eh"
"Scusami tanto..."
"E di cosa ?"
"Beh, della padellata..."
"Hai fatto bene...ti sei solo difesa, d'altra parte, no ?"
"...ma non puoi rispondere senza un'altra domanda ?"
e iniziano a ridere.
"A proposito, Jenny, ho qui una cosa che ti appartiene..."
E tira fuori dalla tasca della giacca il suo diario.
"Brian, grazie. Il mio diario "
"Non c'è di..."
Non fa a tempo a finire la frase che si ritrova Jenny attaccata al collo.
"Non credevo ci tenessi così tanto ..."
"Non è solo per questo..."
Poi seguono gli altri verso l'ascensore.
"Sono riuscito a programmarla in modo che vada da sola"
"Bravo Norman "
"Grazie Engle ... e ho fatto una prova: l'ho mandato al ventesimo, e poi la faccio ritornare indietro..."
"PLIN PLIN "
"Eccola qua"
"Prima le signore"
dice Douglas.
Jenny avanza con Brian alle spalle, apre la porta e ...
...l'ascensore non è al piano ...
Brian la acchiappa letteralmente per un braccio, una frazione di secondo dopo che lei ha messo i piedi nel vuoto.
Brian, nonostante la stazza, cade a terra, ma non molla la presa.
...Jenny urla...
...la situazione è molto complicata: Jenny sospesa nel vuoto, aggrappata solamente ad un braccio di Brian, il quale è sdraiato a terra...
A Jenny passa davanti tutta la vita, e rapidamente pensa
" ...e se non ce la facesse... Cristo, e se Brian non ce la facesse "
Brian inizia a scivolare verso la tromba dell'ascensore, trascinato.
Norman, Douglas ed Engle gli sono addosso per frenarlo.
"Dammi l'altra mano, Jenny, mi stai scivolando"
"Brian, ti prego non mollarmi..."
"Si, ma sbrigati, dammi l'altra mano..."
Non se lo fa ripetere ancora, e gliela porge.
Ora la presa è salda.
Brian, con notevole sforzo, riesce a tirarla su.
La pistola piomba giù nel vuoto.
"Grazie ... grazie"
dice Jenny in ginocchio, Brian si inginocchia anche lui
"...non c'è di che..."
...e si abbracciano in ginocchio...
"Non capisco..."
"Cosa Norman ?"
"...che non è al piano ... è strano ... allora non avrebbe dovuto neanche suonare, o aprirsi la porta..."
"In questo caso, c'è una sola spiegazione: sono riusciti ad entrare e nell'impianto centrale e al piano della sicurezza ..."
"E allora ?"
"Non capisce, Engle ?"
"Ma si, è chiaro..."
pensa ad alta voce Norman
"...ora è tutto chiaro. Staranno rompendo tutto e per ciò, tutto quello che dovrebbe funzionare, non lo fa più correttamente ..."
"E' esattamente quello che stavo per dire io, Norman."
finisce Douglas.
"Se è così..."
dice rialzandosi, Brian
"...scenderemo a piedi, non voglio correre altri rischi."
Porge una mano a Jenny e l'aiuta a rialzarsi.
Iniziano a scendere, con molta cautela.
...-4...
"Ho paura Brian"
"Stammi vicino, Jenny, allora, perchè anch'io ne ho tanta"
...-5...
La paura regna sovrana, infatti tutti ne hanno addosso una buona scorta.
Norman, si toglie anche la camicia, restando solo con la maglietta a mezze maniche.
Douglas, lo invidia, ma lui non se la può togliere: rimarrebbe a torso nudo, e a gennaio non è la cosa migliore, da fare.
Brian, oramai, non fa più caso al caldo e continua a tenersi la giacca di camoscio.
...-6...
"Ci siamo"
"Bene, Brian, ma quale è il condotto per le fogne: ci sono un sacco di tombini qua ?"
"Doug, te lo ricordi tu ?"
"...se non mi sbaglio, era il terzo partendo da destra, tu che dici ?"
"...non...non so, non mi ricordo ."
"Beh, apriamolo e vediamo"
dice Engle
"Sì, ha ragione "
conclude Norman rivolto verso gli altri, mentre indica il capo della polizia.
...si spalanca la porta del piano...
"AHHHHHHHHHH"
Entra Beth, urlando
"BETH, sei viva !"
esclama Jenny
"Aiutatemi, vi prego ...ho visto...ho visto..."
"Cosa ha visto? Ci dic ...oh oh"
"Engle, cosa significa quel 'OH OH' ..."
...poi anche lui vede...
"Ah : OH OH "
dice vedendo il mostro di Mr.Nadi.
"Attenta Beth "
grida Jenny, Beth si volta e, vedendo il mostro, sviene, crollando a terra.
Norman, che è il più vicino al mostro, grida
"Mi lanci la pistola, Engle "
che prontamente gliela tira.
Il mostro avanza.
Brian, cerca la sua, nella parte posteriore dei pantaloni, ma, ricorda di averla persa poco prima.
Norman inizia a scaricare colpi su colpi addosso al mostro.
Continua l'avanzata, sempre più lentamente, ma con un ultimo sforzo prima di morire, riesce a bloccare le braccia a Norman e a strappargliele da corpo.
Norman lancia un urlo soffocato dal dolore, poi crolla a terra con un tonfo sordo.
Il mostro rovina su di lui, morto.
"Cristo santo"
esclama stupefatto Brian, Jenny scoppia a piangere e si copre su una sua spalla
"Norman ha dato la propria vita per salvare le nostre, facciamo in modo che il suo sacrificio non sia stato vano: scappiamo per le fogne "
dice Douglas.
Dopo aver risvegliato Beth, Douglas, Brian ed Engle si dirigono verso il tombino, e con uno sforzo estremo, riescono a sollevarlo.
"Prima le donne "
"Molto gentile, Brian"
"Muoviti, Jenny, non ho intenzione di morire qua dentro"
dice frettolosamente Beth.
Scendono la breve scaletta di metallo e toccano il pavimento della galleria in ordine: Jenny Carmaichel, Bethany Nichols, Brian McQueen, Douglas Campbell e J.J. Engle.
La galleria è larga una ventina di metri, e infinitamente lunga e in salita.
Jenny e Bethany sono davanti di alcuni metri.
Dopo parecchi minuti di cammino, in fondo al tunnel, si vede la luce dell'alba .
Iniziano a correre, ma sbucano fuori all'improvviso due zombi che attaccano Jenny e Beth.
"Yaaaaaaaaahhhhhhhhhh... BANZAI"
Grida prendendo la rincorsa, Brian, catapultandosi sugli zombi.
"Lasciatele stare"
grida Douglas correndogli incontro.
Anche Engle non può evitare di buttarsi nella mischia.
Brian, in tuffo, riesce ad evitare che uno zombi morda Jenny.
Douglas ed Engle sono sull'altro e con dei pezzi di lamiere li per terra, lo riescono a decapitare.
Brian, intanto, rotola nel fango insieme allo zombi, il quale sta prendendo il sopravvento.
E' spalle a terra, con lo zombi sopra di lui.
Rischia ripetute volte di venire morso, ma riesce con la mano a tenergli il mento alzato e lontano da lui.
Sente il fetido alito dello zombi sempre più vicino.
...sempre più vicino...
Ad un tratto inizia a colare il sangue dello zombi in faccia a Brian, che con orrore inizia a urlare.
Da un occhio dello zombi inizia, a scatti, ad uscire un tubo di ferro.
Lo zombi cessa di muoversi.
Brian se lo scrolla di dosso e vede, in piedi davanti a lui, Douglas, con in mano una spranga di ferro.
"G...grazie Doug..."
"Ci mancherebbe, Brian !"
Dopo quest'ultima emozione, fortunatamente senza vittime, riprendono la corsa verso l'uscita.
Alle loro spalle odono un urlo rauco, agghiacciante.
Tutti si voltano e vedono...
...vedono ancora in piedi e più incazzoso di prima, il mostro di Mr.Nadi.
"VIA VIA VIA..."
grida Engle.
Corrono ancora più veloce di prima.
Il rumore è tanto: piedi nel fango, urla .
Brian sente solamente il rumore del suo cuore battere forte.
"PTUM...PTUPTUM...PTUM...PTUPTUM"
20...15...10 metri all'uscita.
Tutti se la danno a gambe verso l'esterno, tranne Brian, che si ferma dopo aver notato una catena bloccata, e dopo averla seguita con lo sguardo vede che è quella che sorregge il cancello di fine tunnel.
In pochi, ma interminabili secondi, la sblocca.
Vede il cancello che sta scendendo a scatti a pochi metri da lui.
Corre e spicca un salto.
Il mostro gli è alle spalle, e anche lui salta.
Brian passa sotto il cancello che si chiude alle sue spalle scintillando .
Il mostro passa dentro quella che sembra una porta dimensionale.
C'è subito uno stupore generale, ma subito dopo Brian si alza, sorride, e corre verso gli altri.
"Ce l'abbiamo fatta!!!"
grida Douglas
"No, non è finita. Dovremo far saltare lo Skyglass, per evitare una minaccia futura del male che è li dentro"
"Giusto"
dice Engle,
"Ma come faremo ?"
chiede Jenny.
"Semplice, ho installato sull'attico un dispositivo di auto distruzione, per facilitare gli artificieri in caso di abbattimento. Basta digitare il codice, premere il pulsante e scappare. L'unico problema e che ci serve un elicottero"
"Ce n'è uno alla stazione di polizia"
"Bene, Engle. Lo sa pilotare ?"
"Abbastanza, Brian. Abbastanza"
...silenzio...
"Ma non c'è nessuno in giro"
osserva Beth
"E' l'alba"
risponde Doug
"No, Douglas. Beth ha ragione, c'è sempre qualcosa o qualcuno in giro, invece niente, nessuno ...nessun rumore... solo qualche auto immobile"
Ad un tratto escono da dietro un angolo orde di zombi.
"Cacchio, no ...non è possibile "
"Invece si, Doug"
dice, con orrore, Brian.
Con tutta fretta si dirigono verso un'auto, fortunatamente aperta e con le chiavi nel quadro
"Neanche se la volevo rubare avrei avuto questo culo"
Brian mette in moto e parte verso la stazione non trovando alcun zombi sul suo cammino.
"Fortunatamente pare che gli zombi siano solo nella periferia Est, ma chissà quanto durerà"
esclama Brian.
Passa circa un quarto d'ora, quando finalmente arrivano alla stazione.
Entrano.
Nick O'Ulead, il piantone, si sveglia di soprassalto.
"C...capitano Engle , che ci fa qui ..."
poi osserva l'orologio
"...alle 6 e 40 ?"
"Lascia stare Nick. Sappi che c'è da dare l'allarme a tutta la città"
"Che allarme, Capitano ?"
"DI EVACUAZIONE IMMEDATA"
Tuona Engle.
"Dov'è l'elicottero ?"
grida Brian,
"Sul tetto"
risponde Nick.
Oramai la tensione si taglia col coltello.
"Presto, presto, presto..."
incita Douglas mentre corrono su per le scale.
Fitti corridoi si incrociano .
Giunti sul tetto, Engle, si mette ai comandi dell'elicottero, Douglas sale in tutta fretta.
Brian da una mano a Beth e Jenny, poi sale anche lui.
L'elicottero si alza in volo.
"Engle, la casa più vicina è a 150 metri, quindi non dovremmo correre pericoli..."
"Non lo so, sono pochini, ma speriamo che vada tutto bene"
"Beh ,c'è da sperare solo che imploda, altrimenti i pezzi arrivano nel Massachusetts"
"Non ti preoccupare, Doug. C'è anche questa opzione nel sistema "
Dopo qualche minuto di volo raggiungono il tetto dello Skyglass, Engle fa atterrare delicatamente l'elicottero sul tetto.
"VADO"
dice Brian.
Corre attraverso l'eliporto, fino a raggiungere l'impianto situato vicino all'ascensore.
Interagisce col computer e digita :

<<BrianMcQueen_16155_run>>
Il display mostra una risposta :


benvenuto_signor_BrianMcQueen
"Grazie K9"

(il computer si chiama K9)

cosa_posso_fare_per_lei_signor_BrianMcQueen_?

<<sky_9b68_exec_autodist_run>>

questo_non_posso_farlo_signor_BrianMcQueen

<<sky_9b68_exec_autodist_run>>

SI_FOTTA

<<sky_9b68_exec_autodist_run>>

SI_FOTTA_SI_FOTTA_SI_FOTTA


"Non è possibile non accetta i miei comandi, devo azzerare la memoria e ridigitare l'auto distruzione"


<<format_memory_run>>

Noooooooo....................
Il procedimento richiede un paio di minuti , ma alla fine K9 è di nuovo sotto controllo.
"OK"

<<sky_9b68_exec_autodist_run>>

implosione_o_esplosione_?

<<implosion_exec_run>>

prego_settare_timer
"Uhmm...vediamo...sì, 2 minuti bastano"


<<twominute_ok_run>>

Inizia a correre verso l'elicottero gridando
"Abbiamo 2 minuti".
Engle mette in moto, Brian sale al volo e l'elicottero decolla.
Si siede alla destra di Engle, con una mano fatta passare dietro a stringere quella di Jenny .
Si allontanano dirigendosi verso la stazione, alle loro spalle lo SKYGLASS, casa di una immane tragedia, cade, quasi al rallentatore, su se stesso facendo scomparire tutto ciò che aveva dentro...!!?
...Col cappero!...
" N..non è possibile! "
" Che c'è Engle ? "
chiede Brian, ancora col sorriso sulle labbra.
"Guarda tu stesso"
"Porca..."
il quartiere e parte della città sono ora invasi dagli zombi.
"Quanta benzina abbiamo nei serbatoi"
"Abbiamo due serbatoi colmi, ed uno a tre quarti"
"Ce ne andremo, allora. Scapperemo da qualche parte"
"Ma ...Brian ... e il resto dei cittadini ?"
interviene Douglas da dietro
"Ormai non c'è più scampo"
L'elicottero si allontana tra le nuvole, rischiarate dal fioco sole di un mattino d'inverno.

EPILOGO



Il silenzio a bordo regna tra i passeggeri, un silenzio di meditazione e di stanchezza, ma le emozioni e i sentimenti potevano leggersi nei loro sguardi.
Salivano alla loro memoria i vari momenti e le diverse persone coprotagoniste di quell'incredibile incubo, consumatosi nello Skyglass Master ... il sacrificio di centinaia di vite ... un peso troppo pesante da portarsi sulla coscienza.
"Ho avuto paura di non farcela, pensavo che sarei rimasta la dentro..."
Sospira Jenny
"Si, anch'io Jenny, ma grazie a Dio ci siamo salvati..."
dice Brian, stringendole nuovamente la mano.
"Lo Skyglass è finito, sarà solo un ricordo, una storia da raccontare ai nipotini quando saremo nonni..."
ribatte, sereno, Douglas osservando la città che si allontana.
Engle tira la cloche e il velivolo vira, lasciandosi alle spalle la città, e il sole d'un nuovo giorno.
"Non dovremmo avvertire le autorità ? ... il Governo ?"
Chiede Beth.
"Certo che le avvertiremo, non appena ci fermeremo all'aeroporto"
esclama Engle.
Molti metri più in basso, un'auto sfreccia per le strade oramai quasi totalmente deserte, per via dell'evacuazione.
Inizia il giornale radio
"Bangor News, giornale radio. Salve, sono il vostro Brendon O'Binner. Sono le 7 e qualche minuto, e questo è l'ultimo radio giornale della nostra emittente. Come saprete la città è quasi totalmente invasa dagli zombi , la tragedia ha avuto inizio all'interno dello Skyglass Master, ma si è propagata per la città. Alcuni impavidi uomini, improvvisati eroi, sono riusciti a fuggire e a dare l'allarme, poi con ancor più coraggio sono tornati nello Skyglass e l'hanno fatto saltare in aria. Ricordiamo questi eroi: il capo della polizia J.J. Engle, Brian McQueen, Douglas Campbell, Jennifer Carmaichel e Bethany Nichols.
Rimane comunque ancora misteriosa la causa e il vero responsabile dell'accaduto..."
"Io so il suo nome..."
dice il conducente dell'auto.
L'auto continua a correre fin fuori città .
E dopo alcune ore, la città è completamente deserta.
Ed ecco arrivare i caccia bombardieri del governo che, come è l'ordine dato, radono al suolo la città, cancellando ogni traccia di quella minaccia che ora pare solo un lontano ricordo.


Fine

Di Gulmini Luciano
08/10/1998-12/05/1999



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