Megere mangia bambini, fatali donne sessualmente attraenti, misteriose creature della notte, pericolosi limiti fra il visibile e l'invisibile, sataniste dai morbosi gusti sessuali, fanciulle plagiate o vampire volanti le streghe sono sempre esistite nelle paure moderne e antiche. Altrettanto arcaica è però la loro accezione più ottimista: sciamane, prevegenti, curatrici, strateghe, sacerdotesse, donne-medicina, erboriste, illuminate, sagge.
Il termine italiano strega deriva dal latino strix, uccello notturno, che con il tempo divenne strega. Le streghe nella nostra cultura sono persone capaci di fare incanti, legature e fatture in grado di far piovere, nevicare o grandinare se non di piegare il volere delle persone a loro piacimento.
La parola witch, strega in inglese deriva invece da wicce, poi wicca, che
significa saggia.
Quindi le streghe nordiche non sono prevalentemente incantatrici ma sciamane e consigliere, temute e rispettate magari ma sempre di buon augurio (in Irlanda si diceva che se le streghe ballavano il Sabbah su un campo questo avrebbe avuto buon raccolto, in Italia che le messi sarebbero bruciate o marcite).