Streghe tra storia e cinema

di Hermes

rahoorkuit@tiscalinet.it

 

Le streghe, nella moderna cinematografia del genere magico-horror, hanno sempre avuto un ruolo molto importante. I film dedicati al soggetto strega direttamente o no sono stati innumerevoli. Tanto per citare alcuni esempi molto famosi come: Rosemary baby, le streghe di Eastwitck, The Blair Witch Project, c’è anche la famosa Giovanna d’Arco di Besson anch’essa finita sul rogo con l’accusa di stregoneria, per non dimenticare il recente e televisivo "STREGHE" e tanti altri ancora. La personalità di queste improbabili streghe varia da quella: pasticciona/seducente ma buona a quella feroce assetata di sangue con la doppia variante seducente o vecchia stregaccia tipo Biancaneve.. Non si sfugge a questa logica. Domanda…ma le streghe erano veramente così?…oppure no, ma allora com’erano e chi erano in realtà le streghe e perché la moderna cinematografia le rappresenta sempre in maniera negativa e tutt’altro che realistica? Non è facile rispondere a queste domande senza sfuggire ad una serie di riposte articolate, comunque ci proverò lo stesso. Per prima cosa cercherò di spiegare il concetto di stregoneria. In inglese Witch sta per strega, ma attenzione in inglese per Witch si intende conoscenza, sapienza e in questa lingua il termine Witchkraft cioè stregoneria sta per potere della conoscenza. Qui da noi invece per stregare si intende ammaliare, quindi strega significa colei che ammalia, che affascina spesso con l’aiuto di pratiche magiche o con l’intercessione di potenze ultraterrene. In ultima analisi si potrebbe dire che in tutti e due i casi le streghe siano donne a conoscenza di certe forze ai più sconosciute. In sintesi nella terminologia italiana la strega è una donna che fondamentalmente seduce mentre quella anglosassone è più una donna saggia che conosce i misteri della natura, una guaritrice insomma. Nella cultura mediterranea quindi prevale più un aspetto demoniaco/seducente, mentre nell’altra prevale l’aspetto conoscitivo/solare. Una bella differenza! Ma passiamo adesso dai luoghi comuni all’antropologia culturale.

Margaret Murray, nota antropologa inglese (1860-1960) scrisse un famoso trattato sulle streghe dell’Europa occidentale del medioevo e dintorni (Il Dio delle streghe). Nel testo si fa una ardita (ma non troppo) ipotesi per spiegare i motivi e le dinamiche della tristemente famosa persecuzione a streghe e stregoni di quei tempi. In sostanza la Murray sostiene che gli obiettivi delle persecuzioni avevano come scopo l’eliminazione fisica e culturale della casta sacerdotale di quella che veniva considerata l’Antica Religione ovvero tutta la conoscenza sopravvissuta del Paganesimo e che continuava a convivere con la croce di Cristo in maniera semiclandestina sino a quasi tutto il 1300. La chiesa, consapevole del pericolo che questa cultura alternativa poteva rappresentare per lei decise di eliminarne i capi, sacerdoti e sacerdotesse più comunemente definiti e demonizzati come streghe, stregoni e servi del maligno. Sicuramente non può non saltare all’occhio il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi a finire sui roghi furono donne. Effettivamente questo fatto coinciderebbe con l’abitudine di delegare alla donne del Clan o congrega, più adatte a incarnare le spoglie della Dea Madre il compito sacrale di Gran Sacerdotessa e quindi di guida carismatica del villaggio o della comunità… un vero e proprio conflitto di interessi con le gerarchie ecclesiastiche maschili della chiesa cristiana. Da lì la demonizzazione costante di avere a che fare con il diavolo che in realtà e in origine altri non era che il Dio pagano Cernunnus… il Dio cornuto, l’amante di Diana, e ovviamente niente di più facile che demonizzare un soggetto che ha già di suo le corna in testa. La feroce persecuzione che durò per secoli e che causò milioni di vittime innocenti fu solo una campagna di sterminio pianificata ed estesa su larga scala. Naturalmente queste appena esposte sono le tesi di M. Murray, tesi che destarono allora un coro di critiche ma che personalmente non ritengo del tutto infondate. In ultima analisi si potrebbe dire che l’immagine negativa delle streghe nella cinematografia è stata in buona parte influenzata dai rimasugli di quella grande criminalizzazione di stampo satanico di cui sono state vittime le sacerdotesse della Antica Religione.

Ma che dire delle moderne streghe? E che cosa è sopravvissuto delle antiche conoscenze sciamaniche. La moderna stregoneria si è ripresentata nel mondo moderno in varie forme. La Wicca, fondata da Gerard Gardner e che ha dato vita ad un vasto movimento culturale di stampo neo-pagano e molto sviluppato nei paesi anglosassoni, ne è l’espressione più nota. La New Age per esempio racchiude una parte di questa conoscenza perduta e ritrovata. L’angiologia, i cristalli, il neo-sciamanesimo ed altro ancora sono solo una piccola parte di un sapere rielaborato (spesso in modo confuso) e riproposto in una chiave più moderna, più leggibile e quindi più vendibile. Ci sarebbe molto da dire su questo argomento, ma per il momento mi fermerei qui in attesa di un vostro commento su questo articolo.

Hermes




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