La storia di Dracula: il Conte Vlad



Quando l'imperatore Sigismundo di Lussemburgo concesse il governo della Valacchia a Vlad II, diede al suo protetto una collana e un medaglione dorato con inciso un drago; era il simbolo dei cavalieri dell'Ordine del Drago.
Il medaglione aveva un drago inciso, raffigurato con con due ali spiegate e quattro artigli aperti, con le fauci mezze spalancate, con la coda avvolta intorno alla testa e con la schiena spaccata in due, prostrato di fronte a una doppia croce. Questo era un simbolo della vittoria di Cristo sulle forze del male. Il medaglione in questione non doveva mai essere tolto se non dopo la morte; successivamente esso doveva essere sistemato nella bara assieme al cadavere. (Solo che ne' il corpo ne' la bara di Vlad III sono mai stati trovati.)
Aspettando l'incoronazione, Vlad II e la sua famiglia si trasferirono in Transilvania; qui Vlad fece costruire una zecca. Per le prime due emissioni Vlad usò il suo emblema, il drago, perciò il popolo rumeno, lo soprannominò Dracul (dal latino Draconis; mentre in rumeno Drac significa diavolo .
Vlad III nacque nel dicembre del 1431.
E' così che lo descrive un suo contemporaneo Papa Pio II:
"era bello", dice, "alto e forte, nato per comandare gli eserciti; ma era anche un grande intellettuale, legato alla tradizione esoterica, all'alchimia, all'evocazione degli spiriti." Insomma la perfetta incarnazione dell'uomo totale del rinascimento.
Dopo la morte del padre Vlad III fu fatto prigioniero dai turchi e successivamente servì come ufficiale nel loro esercito, imparando alcune delle tecniche di tortura di cui poi si sarebbe servito abbondantemente.
Una volta fuggito, si rifugiò presso uno zio e più tardi Vlad ne sposerà la figlia.
Dopo svariati tentativi di salire al trono della Valacchia a soli 25 anni. L'inizio del suo regno fu caratterizzato dal passaggio di una cometa sull'Europa; per molti fu un cattivo presagio, ma non per Vlad, il quale lo prese come un buon auspicio, al punto di far incidere la cometa su una faccia delle monete, mentre sull'altra appariva l'aquila valacca.
Vlad iniziò una riorganizzazione dello stato, dell'esercito, e una riforma delle leggi, in primo luogo applicando la pena capitale per impalamento a tutti coloro che egli considerava nemici: banditi, ladri, mendicanti, preti astuti, nobili traditori, e usurpatori sassoni, i quali miravano a rimpiazzarlo o con il cugino (Dan il Giovane) o con il fratello naturale (Vlad il Monaco).
Gli storici ottomani lo soprannominarono Vlad Tepes ovvero Vlad l'Impalatore .
Successivamente, Vlad fu arrestato da suo cognato Matei Corvin a causa di un traditore e passò più di 10 anni in prigione.
Tornato poi al trono grazie a (Stefano il Grande), Principe di Moldavia, Vlad riprende la sua lotta contro gli ottomani, ma verso la fine dello stesso anno viene assassinato da Laiota Basarab, il quale gli successe al trono della Valacchia.



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