Conosci il mondo del Legno

Registrazione dominio, spazio web illimitato,
5 caselle di posta, a sole Euro 20.66+iva annue.
www. .

Diamo vita alle tue Idee

Tel.: +39 335444203

E-mail: worldstand@iol.it

Web: www.worldstand.it

FRASSINO

Nome latino: Fraxinus excelsior L. e Fraxinus ornus L.

Denominazioni locali: Fraissu, Lusa, Fersena, Frosso, Frascinu, Orniello.

Denominazioni negli altri paesi europei: francese: Frene; inglese: Ash; tedesco: Esche; spa­gnolo: Fresno.

Areale di vegetazione naturale: in Italia ed in Europa (con esclusione della fascia più set­tentrionale) presente sporadicamente nelle formazioni boschive a Latifoglie miste, dalla pia­nura alla media montagna.

CARATTERISTICHE DEI FUSTI

L’albero raggiunge l'altezza di 30-32 m e diametro a petto d'uomo di 50-60 cm. Il fusto è slanciato, ma non sempre perfettamente diritto; la chioma non è mai molto espansa essen­do formata da rami di diametro relativamente modesto. Frequenti le tensioni interne.

CARATTERISTICHE E ASPETTO DEL LEGNO

L’alburno di colore biancastro giallognolo si differenzia dal durame leggermente più scuro: talvolta poi compare una zona centrale nerastra, a contorno irregolare (frassino olivato) pre­sumibilmente provocata da attacchi fungini. Le superfici radiali appaiono di lucentezza ma­dreperlacea grazie ai numerosi e finissimi raggi midollari.

Peso specifico allo stato fresco: mediamente 960 kg/m3; dopo normale stagionatura: 720 kg/m3

Struttura istologica: tessitura media, fibratura generalmente diritta. Ritiro: medio.

Caratteristiche meccaniche: resistenza a compressione assiale mediamente 50 N/mm2, a flessione 105 N/mm2, durezza media; il comportamento all'urto è elevato.

Modulo di elasticità 12.500 N/mm2

Difetti strutturali ed alterazioni più frequenti: tensioni interne, alterazioni cromatiche. Durabilità: discreta.

NORMALE PEZZATURA DEL MATERIALE

Trattandosi di specie arboree che non compaiono in formazioni forestali pure e sono per­tanto commerciate meno frequentemente mancano norme precise di pezzatura, tanto più che si cerca sempre di sfruttare al massimo i fusti oppure di soddisfare le richieste del com­pratore. In linea di larga massima può tuttavia dirsi che raramente si trattano tronchi con lun­ghezza minore di 1 ,80 m o superanti i 6 m. Per quanto concerne le tavole le lunghezze so­no normalmente comprese tra 2 e 5 m; la larghezza deve essere non minore di 16 cm men­tre gli spessori coprono la seguente gamma: 25, 32, 40, 50, 60, 70, 80 e 100 mm, con mag­giore frequenza dei 50, 60 ed 80 mm.

LAVORABILITà

Il taglio, la piallatura e la levigatura non presentano difficoltà e portano a buoni risul­tati.

L’essiccazione è abbastanza agevole, ma nel suo decorso possono verificarsi serie defor­mazioni: occorre quindi procedere con prudenza e al termine far subire ai segati una buo­na ricondizionatura.

La sfogliatura è praticata molto di rado: la tranciatura deve essere preceduta da un adeguato ammorbidimento: non possono comunque ottenersi fogli molto sottili .

Le unioni con chiodi o viti esigono la foratura preventiva delle sedi: una volta eseguite ri­sultano di buona efficienza. L’incollaggio avviene normalmente.

La tinteggiatura e la verniciatura richiedono un elevato impiego di turapori ma danno buo­ni risultati finali.

PRINCIPALI IMPIEGHI

Il legno di Frassino è particolarmente adatto per lavori di falegnameria i cui prodotti finali debbano resistere a sollecitazioni meccaniche: veicoli, sci, pattini di slitte, mazze ed altri at­trezzi sportivi o di uso agricolo. Il piacevole aspetto estetico lo fa anche apprezzare per mo­bili ed arredamento di interni: per queste ultime applicazioni trovano impiego anche le im­piallacciature tranciate.

Nota. Il consumo italiano di legno di Frassino è coperto in parte dalle disponibilità interne ed in parte da importazioni provenienti dalla Francia e dalla ex Jugoslavia.