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PINO PECE |
Più frequentemente usata, anche in Italia, la denominazione originaria di Pitch Pine. Nome latino: Pinus palustris Mill., P. caribaea Morelet, P. echinata Mill., P. taeda L. Denominazioni commerciali o locali: localmente sono usati svariati nomi, ma nel commercio si usa distinguere due gruppi indicati come Longleaf Southern Pines comprendente le prime due specie menzionate e Shortleaf Southern Pines comprendente le altre due. Areale di vegetazione naturale: Stati sud orientali degli Stati Uniti sino al Golfo del Messico, e Grandi Antille. |
CARATTERISTICHE DEI FUSTI |
Alberi di crescita abbastanza rapida che raggiungono altezze di 25-27 m con diametro a petto d'uomo di 70-80 cm. Nei boschi trattati secondo le buone norme selvicolturali i fusti sono slanciati, diritti e con sezioni regolari. |
CARATTERISTICHE E ASPETTO DEL LEGNO |
L’alburno è biancastro o di tonalità giallognola o rosea, nettamente differenziato dal durame giallo-rossastro o bruno miele, sempre molto resinoso tanto da presentare frequentemente grosse tasche ripiene di tale secrezione. Peso specifico allo stato fresco: mediamente 800 kglm3; dopo normale stagionatura: 620 kglm3 Struttura istologica: tessitura media, fibratura per lo più diritta, ma non molto regolare, particolarmente nelle immediate vicinanze delle inserzioni dei rami più grossi dove, d'altronde, compaiono anche tessuti abbondantemente imbibiti di resina. Ritiro: da basso a medio. Caratteristiche meccaniche: resistenza a compressione assiale mediamente 54 N/mm2, a flessione 95 N/mm2, durezza media; il comportamento all'urto è modesto. Modulo di elasticità 12.500 N/mm2• Difetti strutturali ed alterazioni più frequenti: marcata eterogeneità nello spessore degli anelli, presenza di legno di compressione (canastro), tasche di resina o totale impregnazione del legno con la stessa. Quest'ultima eventualità determina difficoltà di lavorazione, trasudamenti e particolare fragilità di fronte alle sollecitazioni dinamiche. Durabilità: mediocre per i tipi a legno più leggero, alquanto migliore per quelli a legno più pesante. |
NORMALE PEZZATURA DEL MATERIALE |
Vengono seguite le Norme emanate dalle Associazioni dei produttori e dei commercianti in legnami degli Stati Uniti. |
LAVORABILITà |
Il taglio non è agevole soprattutto se i tronchi mostrano forti permeazioni di resina: altrettanto può ripetersi per la piallatura e per la levigatura. L’essiccazione avviene senza gravi difficoltà: ricorrendo a forni ad aria calda conviene tenersi a temperature piuttosto basse. La sfogliatura e la tranciatura non sono normalmente praticate. Le giunzioni con chiodi o viti si effettuano abbastanza bene, ma con pezzi fortemente impregnati di resina conviene preforare le sedi. L’incollaggio è da definirsi normale: la coloritura e la verniciatura non riescono sempre molto soddisfacenti. |
PRINCIPALI IMPIEGHI |
Strutture per costruzioni edili, stradali, idrauliche e marittime, ponti di navi, imbarcazioni, traversine ferroviarie, infissi, pavimentazione, grossa falegnameria, dogane e recipienti vari. Nota. Ai legni delle specie precisate all'inizio del paragrafo sono assimilabili i legni di vari altri Pini propri delle foreste montane dell'America centrale (Messico, Guatemala, Nicaragua, San Salvador, Honduras) generalmente commerciati sempre con la dizione di Pitch Pines: delle molteplici specie le più importanti sono: Pinus lawsonii Roezl., P. oocarpa Schiede, P. teocote Schl. |