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PINO SILVESTRE

Nome latino: Pinus sylvestris L.

Denominazioni locali: Dasa, Pino salvatico. Per il materiale di importazione le denomina­zioni sono: Pino di Svezia o del Nord, Pino del Volga, Ponenti no.

Denominazioni negli altri paesi europei: francese: Pin sylvestre; inglese: Scotch Pine Redwood; tedesco: Gemeine Kiefer, Fohre; spagnolo: Pino albar.

Areale di vegetazione naturale: In Italia: catena alpina ed Appennino settentrionale; in Eu­ropa tutta la fascia centro-settentrionale.

CARATTERISTICHE DEI FUSTI

In condizioni ottimali di ambiente l'albero può raggiungere l'altezza di 40 m ed il diametro a petto d'uomo di 70-80 cm: normalmente però i fusti sono considerati maturi quando hanno il diametro di 40-45 cm.

Il portamento e la forma dei tronchi sono fortemente dipendenti dalle caratteristiche am­bientali.

CARATTERISTICHE E ASPETTO DEL LEGNO

Largo alburno giallognolo biancastro nettamente differenziato dal durame roseo o bruno

rossastro chiaro, con anelli di incremento ben distinti, molto resinoso. Frequente presenza

di tasche di resina e di canastro; abbondante nodosità.

Peso specifico allo stato fresco: mediamente 880 kg/m3; dopo normale stagionatura: 550 kglm3.

Struttura istologica: tessitura da fine a media, fibratura condizionata dalle condizioni am­bientali: il materiale di foreste di modesta altitudine gestite razionalmente mostra fibratura diritta mentre nel materiale di alta quota di foreste poco regolari la fibratura appare spesso elicoidale.

Caratteristiche meccaniche: resistenza a compressione assiale mediamente 45 N/mm2, a flessione 95 N/mm2, durezza bassa; il comportamento all'urto è modesto.

Modulo di elasticità 13.700 N/mm2

Difetti strutturali ed alterazioni più frequenti: tasche di resina, canastro, deviazione della fi­bratura, abbondanza di nodi, azzurrature ed altre alterazioni cromatiche da funghi.

Durabilità: è influenzata dalla provenienza: mentre il materiale italiano è di facile degrada­zione ad opera soprattutto dei funghi, quello del Nord Europa mostra caratteristiche assai migliori in dipendenza di un diverso contenuto di estrattivi.

NORMALE PEZZATURA DEL MATERIALE

Vedesi quanto è detto circa le consuetudini italiane per il commercio del legname di Coni­fere nella Scheda n. 1.

Per il materiale, tondo o segato, di importazione la pezzatura dipende dalle Norme e con­suetudini dei paesi produttori.

LAVORABILITà

Il taglio è agevole: altrettanto può ripetersi per la piallatura e per la fresatura: i risul­tati di queste ultime operazioni non sono però sempre ottimi.

L’essiccazione avviene con discreta facilità, ma nel suo decorso si manifestano frequente­mente azzurrature ed altre alterazioni cromatiche da attacchi fungini.

La sfogliatura e la tranciatura si effettuano senza porre gravi problemi: sono però raramen­te applicate anche perché i fogli non possono essere ottenuti con spessori molto sottili. Le unioni con chiodi o viti si compiono agevolmente, ma sono di modesta tenuta: l'incol­laggio è da definirsi normale.

La tinteggiatura e la verniciatura non portano sempre a risultati eccellenti.

PRINCIPALI IMPIEGHI

Strutture costruttive di vario tipo, paleria, falegnameria, infissi, arredamento di interni, im­ballaggi, lana di legno, triturazione per pannelli e per carta e cellulosa.

Nota. Il legname di Pino silvestre consumato in Italia deriva per gran parte da importazio­ni provenienti dalla Scandinavia e dall'Unione Sovietica.